Casatenovo: l'ultimo saluto a Elio Penati in una chiesa gremita. Don Marco, ''mai privo dell'olio buono''. Il grazie di Galbiati e Lupi

''Chi ascolta la parola di Dio e la mette in pratica, è saggio. Chi compie la volontà del Padre, entra nel regno dei cieli''. Ha scelto la lettura del brano di vangelo che racconta la parabola delle vergini sagge e stolte, don Marco Rapelli, nel pronunciare l'omelia dedicata ad Elia ''Elio'' Penati, l'imprenditore di Casatenovo mancato nei giorni scorsi a 81 anni.

Il feretro di Elio Penati all'uscita dalla parrocchiale

Parole pronunciate con emozione perchè il sacerdote, così come tante persone del territorio, gli erano legate da un rapporto di amicizia sincera. Lo dimostra la chiesa di San Giorgio, gremita come non la si vedeva da tempo; in tantissimi hanno voluto testimoniare attraverso la propria presenza, il cordoglio per la scomparsa di un uomo che ha senza dubbio lasciato un segno indelebile.

''Il Signore accoglie chi ha vissuto nel suo abbraccio di vita: l'olio di cui si legge nel vangelo, sono le opere buone, mentre la fede si traduce in atteggiamenti pienamente umani'' ha proseguito don Marco, tratteggiando così l'immagine di Elio Penati. ''Le intemperie possono esserci, ma chi pratica la sua parola riceve una qualità di vita che fa superare la morte. La sua fede gli è servita per affrontare con lo spirito giusto i momenti di difficoltà, tra i quali la malattia. Ogni macchina che si rispetta non funziona senza olio: e allora possiamo dire che Elio è stato capace ed attento a non restarne mai privo''.

Una conoscenza, quella fra Penati e il sacerdote, maturata nel contesto del CRE Pegaso di Barzago, realtà di cui l'imprenditore è stato tra i fondatori e che sosteneva con impegno e generosità. ''E' stato capace di tradurre la sua fede in opere buone: in famiglia, sul lavoro, nella filantropia. Oggi ognuno, alla luce della sua esistenza, è in grado di giudicare la qualità dell'olio di Elio, ben superiore a quello delle auto'' ha detto ancora don Rapelli.
Poi, rivolgendosi ai suoi familiari, in particolare alla moglie, ai figli e ai nipoti, li ha invitati a ''credere che non è morto, ma sta sperimentando le nozze con il Signore. Elio è qui con noi a pregare perchè impariamo a essere saggi, e non stolti o privi di questo olio''.

Una vita, quella di Penati, dedicata alla famiglia e al lavoro. La "Penati Auto spa" era partita dalla piccola officina fondata dal papà e dallo zio negli anni 30. Pian piano era cresciuta, aveva sfidato il mercato diventando l'attuale realtà di concessionarie automobilistiche rinomate in tutto il territorio, portata avanti con i figli e i nipoti.

L'81enne si era tuttavia speso per il territorio, affiancando alla sua vita privata, una densa attività filantropica e culturale, facendo parte di tante associazioni e organizzazioni locali, impegnate nella promozione sociale, locale e imprenditoriale tra cui Vera Brianza, Lions Club Brianza Colli, CRE Pegaso Brianza Onlus, Costruiamo il Futuro.

Un'apertura al territorio e un attaccamento alla ''sua'' Casatenovo che ha evidenziato il sindaco Filippo Galbiati, prendendo la parola sul finire della funzione. ''Se lui in questo momento fosse qui e potesse parlare, sono sicuro che mi sgriderebbe affettuosamente perchè sto indossando la fascia tricolore. Non è semplice per un sindaco, decidere quando indossarla o meno, ma oggi credo sia doveroso perchè sono qui ad esprimere una gratitudine ad Elio che non è solo personale, ma è quella di un paese intero che in questi anni ha sentito la sua presenza forte. E' una gratitudine forte e vera'' ha aggiunto l'amministratore, rivolgendosi soprattutto ai nipoti, di cui Penati parlava spesso e che considerava elemento prezioso per il futuro. ''Non ricordo un'attività sociale in cui non si sentisse la presenza di Elio e questo dice tanto della persona che è stata. Ci ha insegnato come un imprenditore può vivere all'interno di una comunità, sempre con umiltà e modestia. Ha generato ricchezza per il territorio, guardando sempre al paese''.

Il parroco don Antonio Bonacina

Parole di stima, che hanno preceduto l'intervento di un altro amico di Elio Penati, l'onorevole Maurizio Lupi. Insieme ad altri imprenditori, oltre vent'anni fa, avevano creato la Fondazione Costruiamo il Futuro. ''Sin dall'inizio mi è stato a fianco per farmi conoscere la sua terra: la Brianza che amava e la cui cultura, il lavoro, il cristianesimo come suo dna, il volontariato come espressione della vivacità e del protagonismo della gente di Brianza, la politica come servizio al suo territorio e costruzione del bene comune'' ha detto il presidente di Noi con l'Italia, ricordando le telefonate, puntuali e immancabili, dell'amico Elio a seguito di ogni sua apparizione pubblica. ''La critica più grossa era: devi alzare la voce, devi farti rispettare, noi siamo con te ricordati che sei forte perché ci rappresenti. Hai una grande responsabilità" ha aggiunto, evidenziando il cuore grande dell'imprenditore.

Al termine della funzione il feretro di Elio Penati ha lasciato la parrocchiale, preceduto dal parroco don Antonio Bonacina, per dirigersi in corteo verso il camposanto. Ad accoglierlo, schierati, i volontari della Protezione Civile, altra realtà - insieme all'USD Casatese e alla Pro Loco - che l'imprenditore aveva sostenuto nel corso della sua intensa esistenza.
G. C.
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