Oggiono: cose della vita, progetto teatrale interattivo site-specific anima villa Sironi

Storie che si intrecciano, intrecci di storie. Fili che si incrociano, fili che si uniscono. Villa Sironi a Oggiono, il capolavoro in stile liberty-coppedé progettato dall'architetto Enrico Barbieri sita sopra la località Laguccio, su quello che un tempo era il "castellazzo", ha ospitato un progetto teatrale interattivo site-specific, ovvero una rappresentazione pensata per essere inserita in un preciso contesto.

 

L'iniziativa si è tenuta sabato 29 aprile ad opera di Stendhart Teatro di Nicola Bizzarri e Stefano Panzeri, con il patrocinio del comune di Oggiono e il contributo del fondo sostegno "Arti dal vivo" erogato da fondazione comunitaria del lecchese, Acinque e Lario Reti Holding.
In "Cose della vita", questo il titolo del progetto, si incontrano un custode di storie e narratori di storie e, tra questi, figura anche il pubblico, coinvolto direttamente.

 

Quattro gruppi di partecipanti hanno seguito, portando con sé le valigie trovate sul percorso, i fili del gruppo di appartenenza che si dipanavano per tutto l'interno della villa. In ciascuna sala, un lettore faceva immergere in un pezzo di storia: tutte convergevano poi in un'unica sala che era lo spazio della narrazione. I gruppi, a turni, spiegavano la storia ascoltata mentre Nicola Bizzarri ha ricordato, grazie agli oggetti custoditi nella sua valigia, la vita di Guido Sironi, proprietario della villa, dimora che per lui era la baita, edificata nel 1911. Nato nel 1865 dall'amore di Luigi Sironi e Regina Rogora, è secondo di sei figli e la sua fortuna finanziaria ebbe inizio quando il titolare della banca milanese Feltrinelli gli offrì un pacchetto di azioni dicendogli: "se andranno bene saranno tue, se andranno male saranno mie". Guido Sironi su anche presidente della STEL, la società di tranvie elettriche e ferrovia della tratta Monza-Oggiono, che attraversa la collina, la "pancia" della villa e fu anche sindaco e consigliere della Pirelli: le riunioni della ditta avvenivano in baita.

 

Guido Sironi fu anche un benefattore per la comunità di Oggiono: nel suo testamento del 1932 lasciò come erede universale la congregazione della Carità cui chiede di realizzare un asilo infantile e una casa di riposo con i nomi dei genitori, ancora oggi presente sul territorio.

Dopo la condivisione di tutte le storie ascoltate dai gruppi, i partecipanti hanno potuto aprire le valige e ricercare l'oggetto che riconducesse alla storia ascoltata in precedenza. Una volta riconsegnato al proprietario, hanno ascoltato la seconda parte della narrazione e, prima di lasciare la villa, hanno lasciato in un cassetto un messaggio contenente l'oggetto dal quale potrebbe cominciare la propria storia personale. D'altra parte come ha detto lo stesso Panzeri, nella veste di custode, siamo tutti composti di storie. A volte si possono incontrare, unire, o non trovarsi mai ma queste storie, anche se piccole, vanno protette e collezionate perchè si possano ricordare. Sta poi a noi decidere in che modo farle riemergere. Sono le cose della vita.
M.Mau.
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