Bulciago: bilancio del sociale preoccupante ed in crescita. Per i minori le cifre più alte

Non accenna a scendere il bilancio delle spese legate al comparto del sociale per il Comune di Bulciago. Durante l’ultima seduta consiliare dello scorso 28 aprile, Nicola Corsaro, consigliere con delega alla delicata tematica, ha dipinto una situazione preoccupante ed in costante crescita.
''Questo comparto cresce di anno in anno e ci fa stare sempre più attenti a come gestire le risorse e indirizzarle perché si avvertono alcuni disagi e situazioni preoccupanti nella nostra popolazione'' ha esordito Corsaro.


Il consigliere con delega al sociale Nicola Corsaro

Al momento la spesa annua per il sociale a Bulciago si attesta attorno ai 350mila euro. Tra le voci più consistenti quelle dedicate alla popolazione che invecchia sempre di più, con grosse difficoltà a livello fisico e psicologico; ai disabili, in costante aumento e fin dai primi anni di vita; ai minori. Per questi ultimi, in particolare, vengono stanziati 130mila euro annui per l’affido in comunità di quattro minori residenti in paese“.
''Su questa tematica si deve fare qualcosa a livello nazionale perché non è più sostenibile per un paese piccolo come il nostro doversi sobbarcare una spesa così importante. Se solo si aggiungesse un altro minore potremmo chiudere il budget su altri interventi'', ha dichiarato preoccupato Nicola Corsaro.
Un’altra cifra in aumento è quella dedicata alla voce dei servizi educativi e scolastici. Se inizialmente il Comune di Bulciago versava alla Cooperativa Sociale Girasole circa 84mila euro, ora la stessa voce in bilancio è pari 110mila euro.



D’altra parte, l’amministrazione bulciaghese sta cercando di investire in più progetti strategici e fondamentali dal punto di vista del sociale, come la presenza costante degli assistenti sociali e del custode sociale, figura fondamentale perché funge da occhio vigile nelle famiglie e intercetta situazioni di difficoltà in maniera puntuale.
Inoltre, dall’8 maggio riaprirà lo ''Spazio Salute'' uno sportello già avviato prima dell’avvento del Covid-19, che, oltre al monitoraggio dei parametri basilari, servirà da punto di riferimento per i cittadini che negli ultimi mesi hanno perso le figure di riferimento dei medici di base. Il giorno successivo, il 9 maggio, aprirà invece un patronato. La spinta all’implementazione di questo servizio è venuta direttamente dall’associazione Terza Età, che ha evidenziato come fosse necessario per alcuni anziani godere di servizi di prossimità raggiungibili a piedi.
È stato reso chiaro dall’assemblea che, al di là delle cifre stanziate molto alte, è intento dell’amministrazione comunale non lesinare su un comparto così importante come quello del sociale, che tocca le fasce più fragili della popolazione.
M.Bis.
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