Ucraina: bombe sulla regione di Chernihiv. Il messaggio di sostegno di Armando Crippa
Non c'è fine alla distruzione, all'orrore, alla morte. Da oltre un anno l'Ucraina è in ginocchio a causa del conflitto promosso dalla Russia, che sembra davvero proseguire a tempo indeterminato. Il bilancio di vittime è pesantissimo e proprio in questi ultimi giorni ha conosciuto una nuova ferita.
''Abbiamo ospitato diverse volte, in occasione delle vacanze terapeutiche, bambini che risiedevano in quel paese'' ci ha detto Armando Crippa, addolorato per l'accaduto. ''Non pensavamo che le bombe potessero tornare a colpire la regione di Chernihiv, invece è successo: la scuola è stata rasa al suolo con conseguenze pesantissime. Ci siamo subito messi in contatto con i nostri partner in Ucraina, manifestando loro il nostro cordoglio''.
Lo scorso 1°maggio le bombe hanno colpito Lyzunivka, un villaggio che si trova nella regione di Chernihiv: la scuola ormai è un lontano ricordo, spazzata via dalla violenza dell'attacco militare.
Le immagini del villaggio di Lyzunivka, con la scuola rasa al suolo
Quel che è successo al villaggio di Lyzunivka, nella provincia di Novgorod-Siversk, è un duro colpo anche per l'associazione Cassago chiama Chernobyl, che quel territorio lo conosce bene.
Il paese colpito dall'attacco russo peraltro, è molto vicino a Koryukivka, città destinataria degli aiuti sanitari inviati dall'associazione cassaghese. Nell'ospedale sono stati infatti consegnati, lo scorso mese di marzo, ben 120 letti di degenza che Cassago chiama Chernobyl si era aggiudicata attraverso un bando regionale.
Le operazioni per l'imballaggio dei letti ospedalieri
Una grande catena di solidarietà aveva consentito di completare nel più breve tempo possibile, i lavori di imballaggio della strumentazione sanitaria, dismessa dagli ospedali dell'Asst di Lecco. Un aiuto a questo proposito era stato fornito dai volontari dell'associazione Vaj e della Terza Età di Bulciago, ma anche dai ragazzi cassaghesi di FrecciaRossa. Come non ricordare poi, il fondamentale sostegno di Aleandro Bonanomi titolare de Il Trasporto, che ha messo a disposizione i suoi mezzi ritirando i letti dai presidi ospedalieri di Lecco, Merate e Bellano, coadiuvando tutte le operazioni logistiche.
I volontari di Cassago chiama Chernobyl davanti ad un carico spedito in Ucraina. Terzo da destra il presidente Crippa
A questo proposito è giunta negli scorsi giorni una lettera da parte del direttore dell'ospedale, Serhii Pyvovar, in cui si ringrazia Cassago chiama Chernobyl per il fondamentale apporto concesso. ''Siamo molto grati alla vostra associazione e a tutti i collaboratori ed a lei personalmente per aver trovato l'opportunità e averci fornito un gran numero di letti funzionali. Ora è in corso il processo d'installazione e distribuzione nei reparti ospedalieri. Questi letti permeteranno ai nostri pazienti, nonostante la guerra di sentirsi a proprio agio e accoglienti'' si legge nella missiva. ''Per il nostro ospedale, è molto evidente che più di cento pazienti sentiranno immediatamente il miglioramento delle condizioni di cura, gran parte dei quali sono pensionati, militari, profughi, madri con bambini e altre categorie della popolazione che hanno bisogno di cure speciali''.
Un grazie significativo, che motiva l'azione dei volontari cassaghesi, in un quadro che tuttavia continua ad essere drammatico soprattutto per la popolazione locale. ''Speriamo che si riesca davvero a trovare una modalità diplomatica per chiudere questa carneficina: non si può andare avanti così'' ha concluso Armando Crippa, auspicando che il conflitto in Ucraina possa cessare al più presto.
Un grazie significativo, che motiva l'azione dei volontari cassaghesi, in un quadro che tuttavia continua ad essere drammatico soprattutto per la popolazione locale. ''Speriamo che si riesca davvero a trovare una modalità diplomatica per chiudere questa carneficina: non si può andare avanti così'' ha concluso Armando Crippa, auspicando che il conflitto in Ucraina possa cessare al più presto.
G. C.