Barzanò: debutta il servizio di telefonia sociale con garanzie e tutele per i cittadini

"Il servizio di telefonia sociale rientra in un progetto più ampio pensato dopo la pandemia, periodo di forte chiusura in cui i legami sociali si sono sfilacciati". Cristina Caroi - assessore ai Servizi Sociali - ha aperto la serata di presentazione del progetto di "telefonia sociale" spiegando le motivazioni che hanno spinto l'Amministrazione comunale a siglare l'accordo con Auser per l'erogazione del servizio: "vogliamo mettere energie e risorse per stimolare e far ripartire le attività, i contatti e la socialità".



Cristina Caroi, assessore ai Servizi Sociali del comune di Barzanò, Claudio Dossi presidente di Auser Lecco

Questo nuovo servizio a cui i cittadini barzanesi potranno accedere, permetterà alle persone anziane di avere una figura con cui dialogare telefonicamente. Dall'altro lato del telefono il personale di Auser - attentamente formato all'interlocuzione con gli anziani - garantirà un supporto sociale, umano, ma soprattutto sarà in grado di individuare delle problematiche più complesse che verranno segnalate all'assistente sociale comunale. Auser, infatti, non interviene direttamente e non compie mai visite nelle case dei cittadini.





"La telefonia sociale è una forma di lotta alla solitudine" ha spiegato Claudio Dossi - presidente provinciale di Auser - enunciando alcuni numeri: 60 volontari attivi, 1200 persone prese in carico, 33mila telefonate ogni anno nel solo territorio provinciale.
Due sono i valori aggiunti del servizio. Il primo concerne il confronto costante con il comune, per cogliere e affrontare le situazioni di maggiore difficoltà. Il secondo è dato dalla qualità del servizio stessa. La "telefonia sociale" di Auser nasce, ed è inquadrata, in un sistema di relazioni con la pubblica amministrazione. Una caratteristica che fa sì che il personale sia altamente formato e si confronti con gli anziani secondo schemi fissi, previsti e concordati. Nulla è lasciato all'improvvisazione. Inoltre, Auser garantisce un alto livello di tutela della privacy, attraverso complesse procedure e un sistema di protezione dei dati avanzato.



Claudio Dossi presidente dell'Auser lecchese

"La raccolta delle esigenze degli anziani e la risposta a queste necessità è la parte più complessa" ha chiarito Dossi. Proprio per questo motivo il confronto con la pubblica amministrazione è parte integrante e fondamentale del progetto di "telefonia sociale".
Per affrontare meglio questo compito l'Auser lecchese ha avviato nel 2021 degli speciali servizi di telefonia sociale attraverso videochiamate, già sperimentati in comuni del territorio, ad esempio presso la città di Oggiono.





Giulia Spreafico, assistente sociale attiva nel comune di Barzanò

A fronte di una rapida dinamica di invecchiamento della popolazione, con la quota di persone ultrasessantacinquenni in crescita rispetto al totale degli abitanti, la sfida di Auser è quella di offrire, oltre alla "telefonia sociale" anche altri servizi - in modo coordinato con i comuni - per far sì che la condizione di non autosufficienza dell'anziano si manifesti "il più tardi possibile".
Nelle fasi conclusive dell'incontro, Giulia Spreafico - da pochi mesi assistente sociale attiva nel comune - ha invitato i presenti a "dialogare con l'ufficio Servizi Sociali per individuare meglio le persone con problematicità e necessità particolari".
L. A.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.