Monticello, a Cuba mancano i farmaci: nuovo appello di don Adriano

Don Adriano Valagussa
La situazione a Cuba si fa sempre più difficile. A testimoniarlo è don Adriano Valagussa, già parroco di Cassago e vicario per un breve periodo fra Torrevilla e Monticello, che da circa un lustro vive a Palma Soriano, nel Paese dell'America Centrale, come ''fidei donum'' inviato dalla Diocesi di Milano.
In una missiva inviata negli scorsi giorni agli amici delle parrocchie in cui ha vissuto durante il suo ministero sacerdotale, don Adriano ha messo nero su bianco la sofferenza di un popolo che sta vivendo una crisi economica particolarmente gravosa.
''In questa situazione ciò che innanzitutto ho chiesto al Signore è il vivere tutto questo con fede, anche per non lasciarmi travolgere dalle cose da fare. In questo sicuramente sono stato sostenuto dalle vostre preghiere e dalla comprensione della gente della parrocchia. Quando il Signore mi dà la grazia di tenere una coscienza attenta alla sua presenza non solo il lavoro è meno pesante, ma mi dà la possibilità di riconoscere i tanti segni che Lui mi mette davanti'' scrive don Adriano, rimasto temporaneamente solo poichè don Marco Pavan ha dovuto rientrare per un breve periodo in Italia.
Eppure, nonostante i problemi difficilissimi che i cubani devono affrontare, la fede in loro non manca, come spiega il sacerdote, raccontando con parole semplici, quanto sta accadendo in questo periodo non semplice. ''Sono rimasto sorpreso da come la gente ha partecipato alla settimana santa: non solo per il numero, e tra di essi un buon numero de gente nuova, ma soprattutto per il clima di preghiera che si respirava. In un momento di grave crisi economica che ferisce tutte le famiglie, sorprende vedere come le persone un po' attente cerchino il Signore. Vi chiedo di continuare ad accompagnarci nella preghiera''.
Il racconto di don Adriano, ad un certo punto, si trasforma in appello. A Cuba infatti, mancano le medicine: per questa ragione il religioso originario di Verderio chiede agli amici in Italia di dare una mano secondo le proprie necessità, inviando farmaci. ''Per ora il governo ci fa pagare poco alla consegna del pacco, per cui ne vale la pena. La dottoressa che ci aiuta nella distribuzione mi ha dato un elenco di medicinali più necessari'' prosegue il suo scritto che si conclude con un lungo elenco e con l'indirizzo di una delle segretarie della curia dell'arcivescovado di Santiago, alla quale inviare eventuali pacchi di medicinali. ''Vi ringrazio di cuore. Sosteniamoci nella preghiera. In Comunione. Ciao. Don Adriano''.
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