Casatenovo, UTE: associati in visita alla chiesa di Rossino
La chiesa ha una struttura architettonica che mostra forme tipiche della prima metà del XII secolo benché le prime attestazioni riscontrabili nelle carte medievali risalgono agli inizi del secolo XIV. Edificio a navata unica rettangolare con abside trapezoidale, copertura lignea a vista e campanile con monofora in tufo, la vecchia chiesa di San Lorenzo ha subito numerosi interventi nel corso delle varie epoche tra cui spiccano i due altari laterali.
Pregevoli le decorazioni ad affresco interne, recentemente restaurate, che risalgono ai secoli XIV, XV, XVI e XVII: San Lorenzo, San Sebastiano e il Cristo Pantocratore presso il presbiterio; San Lorenzo alla graticola e una Crocifissione presso la parete sud.
Alcuni cenni storici. Rossino fu sempre legata al territorio bergamasco, infatti già lo statuto di Bergamo del 1331 legava il territorio alla facta di Porta Sant'Alessandro, in particolare era parte della Valle San Martino, dove era già inclusa nel 1435, come si può leggere dagli statuti della Val San Martino. Il comune, durante il dominio della Repubblica di Venezia fu retto da un console e da due sindaci, eletti dal consiglio generale; la popolazione era contenuta infatti nel XVI secolo contava 265 abitanti e alla fine del XVIII secolo ne contava solo 390. Con l'arrivo dei francesi il comune di Rossino fu allocato nel dipartimento del Serio nel distretto della Sonna con capoluogo Caprino.
Nel maggio del 1801 la Repubblica Cisalpina sottopose Rossino al distretto I di Bergamo del dipartimento del Serio. Nel 1802 fu aggregato a Carenno e Erve localizzato nel distretto X di Pontida, il 24 maggio 1804 Rossino tornò comune. Nel 1853 la popolazione era ormai raddoppiata a 544 abitanti. Alla costituzione nel 1861 del Regno d'Italia, il comune aveva una popolazione residente di 508 abitanti, veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio ed era parte della provincia di Bergamo. Nel 1921 la popolazione arrivò a 734 abitanti e a partire dal 1926 fu amministrato da un podestà. Nel 1928 il comune di Rossino fu aggregato al comune di Calolziocorte.
Accanto a questo edificio vi è a chiesa nuova di San Lorenzo. Oltre a pregevoli tele dipinte all'interno (in particolare la Madonna del latte) sono da segnalare particolari tesori del museo: stendardi dalmate, vari paramenti liturgici di notevole pregio e valore. Infatti parecchi sono ricamati con fili d'oro. Da visitare e rimanere stupiti della bellezza e cura, nonché pazienza, degli artigiani che tessevano questi paramenti
L'UTE propone la prossima visita culturale a Cividate Camuno, mercoledì 7 giugno, tutto il giorno (centro museale camuno, con visita al museo romano, teatro/anfiteatro, santuario di Minerva, santa Maia al ponte con interessanti dipinti, etc.).
Chi fosse interessato a passare una giornata culturale ed in compagnia, è pregato di rivolgersi in segreteria per informazioni circa l'organizzazione della giornata.