Colle B.za: siglato l'accordo fra il Comune e i privati. Si chiude dopo vent'anni la vicenda Besa

Si è definitivamente chiusa la vicenda del piano attuativo Besa rimasta irrisolta per decenni. Lo scorso lunedì 8 maggio le parti coinvolte si sono ritrovate presso il municipio di Colle Brianza dove è stato siglato l'accordo per la cessione delle aree standard.
La vicenda del ''PA Besa'' riguarda un'area resa edificabile fra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli anni Ottanta. Non immediatamente sviluppata nella sua interezza, dal punto di vista edificatorio, il piano attuativo era stato sottoposto ad un'opera di revisione nel 1999. Una successiva modifica agli accordi era stata apportata nel 2004.
''All'epoca si andò a specificare alcuni aspetti non definiti in precedenza, tra i quali l'allargamento della strada, da dove porta alla zona interessata dalla lottizzazione'' ha spiegato Ettore Anghileri, vicesindaco di Colle Brianza con delega all'urbanistica, in riferimento a un tratto di Via San Donnino, in località Giovenzana. ''Per realizzare questo allargamento il Comune si impegnava a reperire le aree necessarie a realizzare materialmente i lavori di ampliamento del calibro stradale'' ha ricostruito Anghileri. ''Recuperate le aree, il Comune le avrebbe dovute mettere a disposizione dei lottizzanti che a loro volta avrebbero dovuto realizzare le opere di allargamento''.

Il vicesindaco e assessore Ettore Anghileri

Due passaggi - il reperimento delle aree e l'allargamento della strada - che non andarono a buon fine e non furono realizzati. Negli scorsi anni il Comune di Colle Brianza non emise più permessi a costruire riguardanti le altre aree facenti parte del piano attuativo e ancora da edificare.
''Quando si è insediata questa amministrazione - ha proseguito il vicesindaco - ha ripreso il confronto con i lottizzanti, mettendo anche in mora la compagnia assicurativa che aveva rilasciato le polizze fideiussorie perché le opere di urbanizzazione, di fatto, non erano state concluse''.
Dopo questo passaggio tecnico, il Comune ha riaperto il dialogo con le altre parti interessate nella vicenda. ''Con i lottizzanti e i proprietari - ha continuato Anghileri - si è instaurato un ottimo rapporto di collaborazione basato sulla volontà reciproca di "sbrogliare questa matassa" e andare risolvere definitivamente una situazione che si trascinava da vent'anni''.
Un dialogo che si è sviluppato intorno ad una considerazione avanzata dai soggetti privati: l'allargamento della strada, oltre che risultare oltremodo oneroso, vista la necessità di ''sbancare''una parte della scalinata e delle mura di contenimento della piazza della chiesa, nonché di demolire alcuni edifici, non avrebbe comunque portato alla risoluzione del problema.
''Superato il primo tratto con il primo restringimento sarebbe rimasto comunque un secondo restringimento, causato da altre abitazioni e quindi non risolvibile'' ha chiarito il vicesindaco che ha quindi spiegato il compromesso raggiunto fra amministrazione e privati. ''È stato valutato di mantenere il calibro della strada così come concepita fra fine Ottocento e inizio Novecento. Come compensazione per la mancata realizzazione dell'allargamento i privati hanno versato al comune un corrispettivo economico pari a 50mila, risorse che sono state utilizzate per realizzare un altro allargamento e messa in sicurezza stradale di via Europa''.
''Inoltre - ha aggiunto - è stato chiesto ai lottizzanti di terminare alcune opere di urbanizzazione che da un sopralluogo effettuato con i tecnici non risultavano ultimate''.

Nell'immagine il notaio Oggioni che sta raccogliendo le firme dei proprietari e in primo piano Elisabetta Tavola
che ha coordinato il rapporto tra i proprietari e l'amministrazione comunale


Grazie all'accordo raggiunto verrà anche superato lo stallo fra proprietari privati, lottizzanti e comune sul versante del rilascio di nuovi permessi a costruire. Alla sigla dell'atto in municipio, di fronte al notaio, erano trentasei soggetti privati a vario titolo coinvolti. Il testo dell'accordo era già stato vagliato e approvato dal consiglio comunale nel mese di febbraio 2021.
''Devo ringraziare il vicesindaco Ettore Anghileri per aver affrontato questa situazione fin dalle prime fasi di insediamento della nostra amministrazione e per averla risolta positivamente dopo un lungo lavoro'' ha concluso Tiziana Galbusera, prima cittadina di Colle Brianza.
L. A.
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