Casatenovo: la poesia di Andrea Panuccio per il primo incontro con l'autore in Biblioteca

Al via la seconda edizione della rassegna letteraria promossa dalla biblioteca civica di Casatenovo che per tutto il mese di maggio ospiterà ogni sabato scrittori e giornalisti. ''Frammenti di una mente precaria'' è il titolo della raccolta di poesie di Andrea Panuccio che ha interessato il primo appuntamento.
Dopo l'apertura all'insegna della riscoperta di un grande classico, il romanzo ''Cent'anni di solitudine'' di Gabriel Garcia Màrquez interpretato da Ivano Gobbato, il giovane autore si è raccontato al pubblico.

Andrea Panuccio durante l'incontro di sabato scorso in biblioteca
(immagini a cura di Valentina Caspani)


Accompagnato dal libraio Ayoub Bouzka, Panuccio ha spiegato ai presenti il significato del titolo, denso e suggestivo, che dà il nome al volume: ''Inizialmente il titolo doveva contenere la parola "poesie", poi ho deciso di sostituirlo con frammenti perché proprio nel momento in cui stavo pensando a come titolare la mia raccolta mi imbattei nuovamente in un testo che oggi mi è molto caro che è "frammenti di un discorso amoroso" di R. Barthes. Il mio titolo acquista quindi tutta una significanza semantica e di essere, proprio perché la poesia è sempre il frammento di una sensazione, di una percezione: così come la vita io non posso esprimerla, non posso completamente circoscrivere un dolore o una sensazione''ha spiegato l'autore che con la sua raccolta vorrebbe solo provare a raccontare: guardare le cose per quello che non sono, per quello che sfugge, che non si riesce ad afferrare.

L'intervento di Ivano Gobbato

Andrea si avvicina alla scrittura creativa in un periodo della sua vita delicato e nella poesia trova un modo autentico per esprimere quello che sente. ''Il dolore rimane sconosciuto perfino a me stesso che ne provo a tratteggiare un contenuto, una forma e una ragione. Ho scoperto certamente nella poesia la mia cifra. La poesia è la forma che deve essere riempita di significato, per questo forse più di ogni altra forma d'arte appartiene precipuamente alla vita ed io è la vita nella sua purezza che voglio raccontare. Voglio accostarmi alla verginità del mondo. Le figure nella poesia sono vuote, è il lettore che le va' via via riempiendo, colmando, imprimendo di un senso, di un'immagine, di una sorta di rappresentazione'' ha aggiunto, spiegando come la poesia permetta al singolo di divagare, esprimere le sue personali emozioni, sensazioni ed impressioni, e al tempo stesso formi il mondo.

Secondo l'autore quando veniamo al mondo chiediamo allo stesso una sorta di riconoscimento, e lo chiediamo per il fatto di essere uomini senzienti che si rapportano a ciò che vedono e vivono in modo razionale, scientifico. "Eppure nella poesia non ci sono colori, linee, forme o prospettive ma solo la ricerca dell'espressione. Io posso razionalmente stabilire che in quell'espressione, che quell'espressione soddisfa razionalmente i criteri di dolore ma io non so che cosa è quel dolore. Oggettivamente lo saprò pensare ma sarei sempre impossibilito a raccontarlo. Io riconosco semplicemente di soddisfare tutti i criteri espressivi della manifestazione di quel dolore, ma per cogliere quel dolore, anche per cogliere quel mio dolore io devo cogliere altro, devo cogliere la sua espressione e la devo tradurre. La poesia che ha il suo sistema, e il suo sistema sono le lettere, le parole, le figure retoriche, la poesia ha la possibilità quindi di avvicinarsi il più vicino possibile a quella rappresentazione dell'espressione di quel dolore" ha aggiunto, raccontando l'esigenza quotidiana che lo porta a scrivere indirizzando le sue poesie alle persone più vicine della sua vita ma anche a ciò che vive quotidianamente, più genericamente alla vita stessa.

''Vogliamo, con questo ciclo di incontri che interesserà tutto il mese di maggio, creare un appuntamento letterario con cadenza settimanale in cui avremo modo di scoprire gli autori della nostra zona e approfondire diversi aspetti del mondo della letteratura. Siamo molto contenti della partecipazione numerosa di questo primo incontro, siamo certi che anche i prossimi saranno certamente interessanti'' hanno aggiunto in chiusura i promotori dell'iniziativa.

Domani toccherà al giornalista Gianluca Morassi - intervistato da Silvia Golfari - presentare il proprio volume. Seguirà l'intervento dell'autore casatese Pierangelo Colombo.
Sa.A.
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