Sirone, IterFestival: la dottoressa Viola spiega l'invecchiamento e come stare in salute

Invecchiare bene. Il tema di come arrivare a una vecchiaia in salute è stato al centro dell'incontro che ha visto protagonista Antonella Viola, scienziata, biologa evoluzionista e divulgatrice scientifica che sabato 13 maggio a Sirone ha presentato, per la prima volta in pubblico, il suo ultimo libro "la via dell'equilibrio, scienza dell'invecchiamento e della longevità".
Dopo l'introduzione dell'assessore a cultura e istruzione Irma Rotti, è intervenuta Lucia Urbano, presidente del Consorzio Villa Greppi che promuove IterFestival, la rassegna culturale nella quale questo appuntamento si è inserito.

Lucia Urbano, l'assessore Irma Rottoli e alle loro spalle la dottoressa Antonella Viola con Martina Garancini

Martina Garancini, de Lo Sciame Libri di Arcore e direttrice artistica del progetto, presentando l'ospite ha detto: "Antonella Viola è una donna di scienza che ha scritto un saggio scientifico, dove ci sono termini medici, numeri e tante domande. Le domande sono urgenti ed essenziali che abbiamo paura a porci e che riguardano la nostra vita. Ci sono anche tante risposte, chiare e documentate: sono risposte semplici e non semplicistiche. In ogni capitolo, la scienziata, rispetto ai precedenti volumi, ha messo un po' di lei: si è confrontata con la fragilità e l'età che avanza".

La definizione di invecchiamento è domanda difficile alla quale gli scienziati tentano di ancora oggi di rispondere. "È una maggiore fragilità, che aumenta il rischio di morte - ha spiegato Antonella Viola - Noi invecchiamo perché invecchiano le nostre cellule: è un programma impostato geneticamente nel nostro corpo. Noi nasciamo da un'unica cellula, da cui si forma tutto il corpo. Questa cellula si divide tanto e tende a specializzarsi e differenziarsi. A furia di specializzarsi, la cellula perde la capacità di rigenerare i propri danni. Invecchiare accade perché significa essere esposti a un danno: lo stress, le radiazioni, il fumo, gli incidenti e quello che mangiano mettono a dura prova le nostre cellule. Il danno viene riparato e si torna allo stato di partenza, ma con il tempo non si ripara più. L'invecchiamento è quando il danno si accumula più velocemente di quanto il nostro corpo riesce a ripararlo".

Il concetto di invecchiamento è anche culturale e non solo biologico. "La nostra società ci vuole eternamente giovani e performanti. Passiamo il tempo a curare il nostro aspetto esteriore e non ci curiamo delle "rughe sul cuore, sui muscoli", come la perdita di densità ossea, l'occlusione dell'arteria a causa dei grassi, il cervello che va in atrofia. Dobbiamo combattere questo perché ci rende fragili. Le rughe, i capelli bianchi non sono problema. Perché non riportiamo il discorso su quello che conta? Invecchiare bene in salute significa vivere a pieno tutti gli anni che abbiamo davanti".

L'ospite con gli organizzatori e gli amministratori comunali di Sirone

Il discorso non si limita solo alla sfera persona, ma si amplia a quella collettiva. "L'Italia è uno dei paesi più longevi al mondo, ma anche dei più malati - ha proseguito la scienziata - Trascorriamo gli ultimi 20-30 anni della vita in malattia, con malattie spesso invalidanti. La vita media dell'essere umano è cambiata: dalla preistoria fino all'Ottocento, la vita media è stata tra 35-40 anni. Solo nel Novecento, grazie a vaccini, antibiotici, acqua potabile e scoperte scientifiche, la vita media fa un balzo in avanti e oggi continua ad aumentare. Ci sono sempre più persone che vanno oltre i 100 anni e c'è meno mortalità infantile. Cosa succede a una società che invecchia sempre più? Se invecchiamo in salute, non è un grosso problema. Il ruolo dell'invecchiamento nel tutelare la riproduzione oggi è essenziale: il welfare oggi delle giovani coppie sono i nonni. Dobbiamo però avere dei nonni sani, che possano prendersi cura dei nipoti. Se si invecchia in salute, è un vantaggio per tutti. In una società con tante persone anziane, vecchie e malate, i costi della sanità sono altissimi. Già oggi l'Italia non è più capace di stare dietro a una popolazione di anziani, che ha bisogno di una sanità più capillare. Invecchiare quindi è un tema sociale e collettivo".

Le donne, inoltre, vivono più a lungo rispetto agli uomini, ma la loro qualità della vita è inferiore. "Non sappiamo perché le donne vivono di più, ma sono più forti e resistenti. Di questo vantaggio non riescono a beneficiarne perché c'è un tema di medicina di genere che non funziona: finora la medicina non si è occupata del corpo femminile. Ci sono tanti motivi che portano alla salute delle donne in vecchiaia: ora, con la medicina di genere, speriamo di essere in grado di cambiare le cose".

La dottoressa ha trattato anche il tema del digiuno, a cui si fa cenno nel libro, ma fonte di incomprensione: "Il digiuno è molto serio e ha approccio molto scientifico. Nei modelli animali, c'è una sola cosa che fa vivere più a lungo ed è la restrizione calorica, cioè mangiare meno. Mangiare poco attiva una risposta protettiva che ci fa vivere più a lungo. Per le persone è faticoso però mangiare poco. In vecchiaia uno dei problemi è la perdita di muscolo: se si mangia poco, c'è il rischio si perda ancora di più. Gli scienziati hanno pensato di avvicinarsi alla restrizione calorica, inserendo periodi di digiuno nell'arco delle giornate. Si chiama digiuno circadiano e prevede almeno dodici ore di digiuno al giorno, quindi, dalle 20 alle 8, non bisogna mangiare. Chi non mangia di notte ha meno diabete e meno problemi cardio circolatori, meno insonnia, meno problemi metabolici. Questo digiuno non nasce per dimagrire, ma per stare bene, per essere in salute".

Il libro racconta quello che la scienza ha a disposizione in questo momento per dire alle persone di allungare la vita. "Dobbiamo imparare a volerci bene e a trovare un equilibrio tra il piacere e il benessere del nostro copro, fare scelte consapevoli. La socialità è importante per la salute del nostro corpo: è un cibo stare insieme, avere compagnia. Abbiamo bisogno di tutti questi aspetti e abbiamo bisogno di integrarli e stare con l'ambiente. L'ambiente è legato al tema della salute da tutti i punti di vista. Non ci muoviamo, mangiamo troppo, sporchiamo l'ambiente: tutto questo infiamma il nostro corpo. L'infiammazione del nostro corpo è causa del nostro stile di vita".

Proprio come sintetizza il titolo del libro, dunque, sarebbe bene cercare un proprio equilibrio per invecchiare in salute.

M.Mau.
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