Casatenovo: prende una multa a Messina, ma non ci è mai stato. Il rimborso arriva dopo quasi 4 anni

Vincenzo Campanella
Finalmente il rimborso è arrivato, seppur a distanza di quasi quattro anni dall'episodio contestato. Una decina di giorni fa il casatese Vincenzo Campanella, noto pensionato particolarmente attento alle questioni ambientali e connesse al decoro urbano, ha infatti ricevuto un rimborso dal Comune di Messina che ha bonificato sul suo conto corrente 32.70 euro.
Una cifra irrisoria, ma che in qualche modo chiude una vicenda iniziata nel lontano 2019; nel settembre di quell'anno il postino aveva recapitato presso l'abitazione di Campanella una raccomandata. Si trattava di una sanzione elevata dal corpo di polizia locale della città siciliana che contestava appunto al casatese, il fatto di aver posizionato sul parabrezza della Fiat Panda di proprietà, un disco orario scaduto.
''Sapevo bene di non essermi recato a Messina in quell'occasione, ma piuttosto che addentrarmi nella selva dei ricorsi e della burocrazia, ho preferito pagare la multa, utilizzando il bollettino precompilato che mi era stato inviato via raccomandata insieme al verbale'' ci ha raccontato il casatese. ''Nei giorni successivi, nell'inoltrare via mail all'ufficio di polizia locale la ricevuta di pagamento della sanzione, ho precisato di non essere mai stato in Sicilia in quella data. Ero sicuramente vittima di un equivoco''.
In effetti di lì a poco, è giunta la risposta del Comune di Messina che, effettuate le opportune verifiche, ha accertato l'errore commesso nella trascrizione della targa: l'auto che aveva commesso la violazione del codice della strada, non era quella di Campanella che a quel punto ha inoltrato la documentazione richiestagli dall'ufficio di PL per poter avviare la procedura di rimborso, come da indicazioni.
''Dopo qualche mese di silenzio, ho chiamato il Comune per capire se ci fossero novità: il 22 aprile 2020 la pratica era in coda, poi non ho saputo più nulla'' ha proseguito il casatese che aveva ormai perso ogni speranza di recuperare la cifra versata all'ente, ma non dovuta.
Invece un mese fa, la sorpresa del tutto inaspettata. Al recapito telefonico di Campanella è pervenuta una chiamata dagli uffici del Comune messinese, con il funzionario che gli chiedeva conferma dei dati bancari per poter effettuare il bonifico di 32.70 euro, accreditato lo scorso 9 maggio.
Dopo più di tre anni e mezzo, il pensionato di Casatenovo è riuscito a rientrare in possesso della cifra attesa che sicuramente non gli ha cambiato la vita, ma che ha messo la parola fine ad una vicenda che si trascinava da tempo.
''Se il cittadino non paga quanto gli viene richiesto entro i termini indicati, incappa in sanzioni ed ulteriori esborsi economici. Quando a sbagliare è un ente pubblico, l'attesa è ben più lunga: nel mio caso sono passati quasi quattro anni'' ha concluso Campanella, tutto sommato felice di essere riuscito a farsi giustizia seppur i tempi non siano stati per nulla celeri.
G. C.
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