Casatenovo, UTE: depositato il ricorso alla multa di Bergamo. Una petizione attende risposta

Ad un mese dall'invio al sindaco di Bergamo, Giorgio Gori e alla comandante della Polizia Locale della città, Gabriella Messina, non ha ancora ricevuto risposta la petizione sottoscritta da sei associazioni culturali fra cui l'Università per Tutte le Età (UTE) di Casatenovo. Un documento steso a seguito dell'ormai celebre episodio che ha visto coinvolta la professoressa Rosita Corbetta, multata dai ''ghisa'' bergamaschi (su segnalazione di alcune guide turistiche del capoluogo) per aver illustrato le bellezze del Duomo e di città alta agli amici dell'UTE, con i quali si era recata appunto in visita sul finire del mese di marzo, per scoprire da vicino le bellezze della capitale della cultura 2023 insieme alla vicina Brescia. Una condivisione di conoscenze e saperi artistico-culturali che è costata cara alla volontaria.

La comitiva di UTE in visita a Bergamo sul finire del mese di marzo

A questo proposito la petizione era nata anche per invitare il Comune di Bergamo a revocare (o annullare) il verbale attraverso il quale era stata elevata alla docente casatese in pensione, una multa di ben 1333,33 euro, a cui si sommano 18.75 euro di spese di notifica; obiettivo sfumato, dal momento che il documento è stato nel frattempo recapitato all'indirizzo della professoressa Corbetta che proprio in questi giorni ha depositato (attraverso i propri legali) il ricorso, nella speranza che la vicenda possa chiudersi senza
Samuele Baio, presidente di UTE
ulteriori strascichi e per puntualizzare soprattutto il prezioso ed inestimabile valore del volontariato che non dovrebbe essere colpito, semmai valorizzato.
''Preferisco non entrare troppo nel dettaglio di quello che è il contenuto del ricorso, che ho presentato la scorsa settimana: a questo punto non resta che attendere la decisione delle autorità di cui non conosco ancora le tempistiche. Potrebbe volerci un bel po' di tempo'' ci ha detto la volontaria, membro del direttivo UTE, che in queste settimane ha ricevuto chiamate e mail di solidarietà un po' da tutto lo stivale, così come Samuele Baio, presidente dell'associazione con sede a Casatenovo. ''Spero perlomeno che questa storia aiuti a fare chiarezza sulla normativa vigente e su quello che è consentito fare a noi volontari'' ha aggiunto la professoressa Corbetta.
Nel frattempo l'UTE e le altre associazioni che hanno sottoscritto la petizione sperano che le richieste inoltrate al sindaco Gori possano essere recepite. Nel documento, fra i vari aspetti, i volontari hanno ribadito quella che è la determinazione ''a proseguire nella promozione di visite assistite, aperte e rigorosamente gratuite ai siti culturali, monumentali, museali e architettonici, sia in quelli presenti nei rispettivi territori che in quelli di libero accesso e fruizione (ovunque situati), liberi da anacronistiche incrostazioni di sapore feudale'' sottolineando ''l'imprescindibile ruolo del volontariato nel campo del mantenimento gratuito dell'apertura, della visitabilità e della conoscibilità dei siti culturali del territorio''.

Di seguito il testo della petizione inviata lo scorso mese di aprile:
PETIZIONE AL SINDACO DI BERGAMO GIORGIO  GORI
E AL COMANDANTE DELLA LOCALE POLIZIA MUNICIPALE


Le sottoscritte associazioni culturali bergamasche e bresciane, impegnate da decenni nella promozione e valorizzazione senza finalità di lucro dei beni culturali esistenti nei rispettivi territori,

MANIFESTANO

stupore e apprensione per il Verbale di Ispezione Commerciale (con preannuncio di sanzione) elevato il 28 marzo 2023 dalla Polizia Locale della Città di Bergamo nei confronti della Prof.sa Rosita Corbetta, consigliera ed esperta artistica dell’associazione “Università di Tutte le Età” di Casatenovo (Monza-Brianza), dietro sollecitazione di tre agenzie di “Guide Turistiche” cittadine, paradossalmente nell’anno in cui Bergamo, insieme a Brescia, è Capitale italiana della Cultura. Un precedente inquietante che, ove non prontamente rintuzzato, rischia di riproporsi nel tempo e altrove;

CONSTATANO

l’abnormità dell’episodio e come lo stesso rappresenti un vulnus al principio costituzionale (articolo 33 della Carta) della piena e intangibile libertà dell’arte e della scienza e del loro insegnamento, rischiando con ciò di compromettere l’attrattività dei siti culturali della Città e della provincia bergamasca, come pure del capoluogo e della provincia bresciana, per promuovere i quali le rispettive amministrazioni hanno investito fior di denari al fine di attrarre visitatori e suscitare le aspettative culturali dei  turisti e dei fruitori di cultura in senso lato;

ESPRIMONO

la profonda convinzione che: a) l’accesso e la fruizione esplicativa dei beni culturali (chiese, musei, palazzi, centri storici e quant’altro), in quanto espressioni dell’identità storica italiana,  non possa e non debba diventare una esclusiva di chicchessia e, b) non si possa precludere alle organizzazioni culturali a base associativa la facoltà di promuovere e guidare visite dedicate ai propri iscritti, mettendo a frutto le competenze accademiche e di ricerca dei medesimi, e vieppiù intimidendo le dette organizzazioni con un approccio di carattere poliziesco;

SEGNALANO

che la vigente normativa regionale (Legge n. 27 del 1° ottobre 2015) pone come unico discrimine tra “volontariato” in campo culturale e “guide” in campo turistico quello dell’onerosità o meno della prestazione, e ciò all’esclusivo fine di tutelare il turista “consumatore” nei confronti degli “abusivi” a pagamento, non meno che del “professionista” che dall’incarico trae un reddito;

SOTTOLINEANO

l’imprescindibile ruolo del volontariato nel campo del mantenimento gratuito dell’apertura, della visitabilità e della conoscibilità dei siti culturali del territorio, altrimenti destinati alla chiusura e all’abbandono, grazie al quale il 5 dicembre di ogni anno si celebra, anche in Italia, la giornata internazionale del VOLONTARIATO, con profluvio di riconoscimenti e attestazioni di benemerenza, altrimenti destinate a suonare ipocrite e ingannevoli;

CHIEDONO PERTANTO

all’amministrazione comunale di Bergamo, da Lei autorevolmente presieduta e incarnata, e al Comandante del Corpo di Polizia Locale cittadino di non lasciare che la problematica suscitata dalla vicenda, di cui è rimasta vittima la Prof.sa Rosita Corbetta, sia ridotta a una questione di contrasto all’abusivismo, adottandosi da parte di codesto Comune, in via di autotutela, le opportune misure di revoca e/o annullamento del Verbale di Ispezione nei confronti della medesima e della ventilata )o già emessa) sanzione pecuniaria;

RIBADISCONO

la determinazione a proseguire nella promozione di visite assistite, aperte e rigorosamente gratuite ai siti culturali, monumentali, museali e architettonici, sia in quelli presenti nei rispettivi territori che in quelli di libero accesso e fruizione (ovunque situati), liberi da anacronistiche incrostazioni di sapore feudale;

E CONFIDANO

di trovare in Voi (Sindaco e Comandante del Corpo di Polizia Locale) degli interlocutori attenti e costituzionalmente orientati alla preservazione della risorsa rappresentata dalla libera nutrizione spirituale della Grande Bellezza di cui gli italiani tanto amano fregiarsi, liberi dalle insidie del risorgente corporativismo.
Nell’attesa di un cortese riscontro e a disposizione per un colloquio diretto, porgiamo i più cordiali saluti.

Breno, 21.04.2023

Circolo culturale Guglielmo Ghislandi
Breno (Valcamonica-Brescia)
La presidente Mariella Minini

Circolo culturale Baradello
Clusone (Valseriana-Bergamo)
Il presidente Giacomo (Mino) Scandella


Università per Tutte le Età
Casatenovo (Lecco)
Il presidente Samuele Baio


AUSER Insieme Camuna
Università della Libera età
Cividate Camuno (Valcamonica-Brescia)
Il presidente Stefano Sandrinelli


AUSER Comprensorio
Valle Camonica Sebino
Il presidente Vincenzo Raco


A.R.D.E.S.
Associazione per le Ricerche e la Divulgazione
Ardesio (Bergamo)
Il presidente Martino Bigoni


G. C.
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