Castello-Dolzago: open day per presentare l'oratorio estivo. Già 170 iscrizioni raccolte

Don Walter Brambilla
''Non ci si può improvvisare educatore o animatore. Dall'autunno in avanti bisognerà fare un percorso. Del resto, le catechiste hanno i loro momenti formativi''. Non ha nascosto le sue preoccupazioni don Walter Brambilla a margine dell'open day del Campo dell'amicizia, ovvero del nuovo oratorio estivo, svoltasi domenica pomeriggio in oratorio a Dolzago.
''Non è bello che le persone si facciano vive solo quando c'è l'oratorio feriale. Durante l'anno gli adolescenti latitano dalla vita parrocchiale e penso che non sia dovuto solo alle conseguenze della pandemia'' ha aggiunto il parroco della Comunità Pastorale San Giovanni Paolo II.
Tali problematiche hanno imposto un cambiamento rispetto allo scorso anno, quando prima, seconda e terza elementare stavano a Dolzago mentre i ragazzi più grandi a Castello. ''Quella sarebbe stata la soluzione migliore. L'oratorio di Dolzago è un luogo molto più raccolto, dove gli animatori possono sorvegliare meglio i ragazzi. A Castello, invece, c'è il campo sportivo dove i più grandi possono correre e giocare in libertà'' ha spiegato don Walter. ''Tuttavia, quello schema non è riproponibile oggi. Pertanto, tutti i partecipanti al Campo dell'amicizia staranno in un solo oratorio. La prima e la terza settimana si starà a Dolzago mentre la seconda e la quarta a Castello''.
Due i problemi sollevati dal parroco: la mancanza di dati certi su quanti animatori saranno disponibili e l'assenza di ragazzi più grandi che possano affiancare Riccardo, proveniente da Leggiuno, nel ruolo di coordinatore del campo. ''Avevo in mente qualche nome di ragazzi in gamba ma quest'anno fanno la maturità'' ha sottolineato il parroco. Al termine dell'open day di domenica, le iscrizioni al campo dell'amicizia erano già quasi 170.

Alcune immagini dell'open day di domenica pomeriggio

In base alla disponibilità di risorse, soprattutto quelle umane come detto, verrà stabilito il numero massimo di iscrizioni accettabili. Sarà data precedenza ai bambini e ai ragazzi che frequentano il catechismo nella comunità pastorale mentre per i piccoli di prima elementare il criterio sarà quello della residenza. Il via è previsto il 12 giugno per un'iniziativa che, lo ricordiamo, gode del patrocinio delle due amministrazioni comunali.
''Quest'anno per la prima volta riusciamo a proporre anche la vacanza in montagna. Da un lato è un modo per mantenere vive le relazioni di squadra e di amicizia che si formano durante l'oratorio estivo'' ha evidenziato don Walter. ''Dall'altro lato un soggiorno in montagna ha un valore educativo enorme. La montagna, infatti, è un'ottima parabola della vita: la fatica, il sacrificio, l'importanza dell'essenziale, il procedere in cordata''.

Proprio per poter curare al meglio la dimensione educativo - spirituale, il parroco e i suoi collaboratori hanno organizzato un soggiorno specifico per un numero ristretto di bambini, circa venticinque per ognuno dei due turni. In particolare, la baita a valnontey, vicino a Cogne in Valle d'Aosta, accoglierà i bambini di terza, quarta, quinta elementare dal 15 al 22 luglio e i ragazzi delle medie la settimana successiva.
''Attraverso queste due proposte riusciamo da un lato ad alleviare l'impegno delle famiglie in un periodo molto delicato e dall'altro lato a strutturare dei percorsi educativi completi con i bambini'' ha concluso don Walter.
A. B.
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