Barzanò, parla Mons.Giovanni Crippa: dopo l'alluvione torna la speranza in Brasile

Sono stati mesi difficili, quelli appena trascorsi, per la comunità di Ilhèus (Brasile), dove da quasi due anni opera il missionario della Consolata Monsignor Giovanni Crippa, originario di Barzanò.

Monsignor Giovanni Crippa

Tornato in Brianza per un periodo di riposo, il religioso ha condiviso con i fedeli la complessa situazione che sta affrontando la popolazione del Paese dell'America Latina, in seguito ad un'alluvione che sul finire del 2021 ha colpito il territorio, causando danni ingenti. La diocesi, facente parte dello stato brasiliano di Bahia (precisamente nella zona Sud), ha dovuto dunque vivere il dramma della morte, ma anche rimboccarsi le maniche per la ricostruzione delle case, considerando peraltro le difficoltà economiche che versano sulla popolazione.

Fin da subito si è rivelato fondamentale l'aiuto della Chiesa, della Caritas Brasiliana e della comunità europea, che hanno fornito alimenti e beni di prima necessità, così come l'impegno di organizzazioni umanitarie e di privati; fra queste anche i fedeli della comunità pastorale SS.Nome di Maria che comprende le parrocchie di Sirtori, Barzanò e Cremella.
Una situazione, quella vissuta in Brasile, che ha tanti punti in comune con la tragedia che sta interessando in queste settimane l'Emilia Romagna, gettando nello sconforto la popolazione, ma allo stesso tempo spingendola a reagire.

''Attraverso aiuti internazionali siamo riusciti ad andare incontro a centinaia di famiglie, organizzandoci per fornire generi alimentari e investendo sulla fornitura di mobili, letti, cucine'' ha detto Monsignor Crippa riferendosi alla situazione vissuta in Brasile. Come ci ha spiegato il religioso, la scelta della Chiesa è stata quella di investire in particolar modo sugli arredi, i quali sono stati realizzati da artigiani locali, per assicurare una maggior qualità. ''In questi mesi ci siamo organizzati anche per un piano di manutenzione e sostentamento dei sacerdoti delle quarantuno parrocchie che fanno parte della Diocesi, che si estende su più di 11 mila chilometri quadrati'' ha continuato.

Per quanto riguarda invece l'aspetto religioso, Monsignor Crippa ci ha riferito che nel corso dell'anno sono stati raggiunti molti traguardi: basti pensare ad esempio che ben quaranta laici si sono diplomati al corso di Teologia organizzato dalla Diocesi con la collaborazione dell'Università Statale di Bahia, della durata di tre anni. ''Saranno i futuri animatori, catechisti e agenti pastorali nelle varie parrocchie sparse sul territorio, una risorsa fondamentale per poter gestire al meglio la comunità'' ha aggiunto il barzanese, che proprio ieri sera ha incontrato i fedeli della comunità pastorale presso l'oratorio Paolo VI.

Sta prendendo inoltre il via in queste settimane l'anno vocazionale, che ha come scopo quello di creare una cultura religiosa in tutto il Brasile, coinvolgendo sacerdoti, laici, volontari.
''Molte diocesi non hanno i preti sufficienti per l'organizzazione delle messe, che spesso si possono celebrare solo una volta al mese'' ci ha spiegato Monsignor Crippa. ''Proprio per questo motivo, invitiamo i cittadini a seguire ognuno la propria vocazione religiosa. Dobbiamo camminare insieme, con le varie espressioni di fede, lavorando al servizio della Chiesa''.

La Diocesi di Ilhèus, ha aggiunto il missionario, ha bisogno di essere accompagnata dal punto di vista amministrativo ma anche da quello economico e vocazionale.
''Stiamo costruendo un percorso insieme, che ci porta a fondere le varie espressioni della fede cristiana lavorando a servizio della Chiesa. Ci vogliono tempo e pazienza, ma la fede in Dio ci aiuta ad affrontare questi percorsi'' ha concluso il religioso, speranzoso che le difficoltà per la popolazione brasiliana possano concludersi al più presto.
S.L.F.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.