Dolzago: l'autismo raccontato in un libro da Mauro Meroni, ospite di Comune e Alpini

''10 agosto: finalmente Diego è tornato a mangiare la pasta dopo mesi. Ieri si è divertito molto con la sua piscinetta sul balcone. Costy è uscita con le amiche per cui io e Diego siamo soli! Ore 21.00 mi dice: papà nanna! e ci addormentiamo insieme''. Sono questi i brevi frammenti di quotidianità raccontati da Mauro Meroni, originario di Galbiate, all'interno del suo diario dal titolo ''Io ci sarò sempre'' dedicato al figlio Diego. Un libro che racconta con autenticità le sfide di una famiglia, di una madre e di un padre, che piano piano accompagnano con delicatezza il proprio figlio alla scoperta della vita.

Al centro Mauro Meroni durante l'incontro di sabato pomeriggio

''La diagnosi di autismo ci è giunta quando Diego aveva da poco compiuto i tre anni. Quel giorno mia moglie Costanza mi ha letteralmente dovuto reggere in piedi, è stato un colpo al cuore, come una doccia fredda. Avevamo immaginato ci fosse qualcosa, magari solo un carattere particolarmente difficile, ma mai ci saremmo aspettati una diagnosi di questo tipo. Mi sono concesso dieci minuti di cedimento, di disperazione, poi mi sono rialzato e ho fatto una promessa a me stesso, a mio figlio, alla mia famiglia: io ci sarò sempre e ci metterò tutto me stesso ogni giorno'' ha detto Mauro in apertura dell'incontro svoltosi sabato pomeriggio nel Parco degli Alpini a Dolzago, promosso dall'amministrazione comunale in collaborazione con l'associazione Edo is One, ente che si occupa di aiutare le famiglie creando ponti di sostegno e aiuto.

Il sindaco Paolo Lanfranchi

Un momento, come ha ricordato il sindaco Paolo Lanfranchi, per approfondire una storia che possa essere per molti motivo di riflessione. ''Ho accettato molto volentieri l'invito di Mauro quando mi ha proposto di organizzare una serata per approfondire insieme il tema dell'autismo, e tutti quelli che ne conseguono rispetto alle politiche di inclusione sociale, scolastica e lavorativa, anche all'interno dei nostri comuni. Abbiamo pensato di organizzare una serata un po' particolare, coinvolgendo anche la società sportiva DD Gym Academy di Missaglia che interpreterà le colonne sonore che hanno accompagnato le pagine del diario'' ha introdotto il sindaco Lanfranchi prima di lasciare la parola all'autore e alla dottoressa in logopedia esperta in analisi del comportamento Cristiana Proserpio.

Mauro ha raccontato le difficoltà ed il dramma del primo periodo, quando senza strumenti lui e la moglie Costanza si sono ritrovati ad affrontare situazioni molto difficili. Con Diego alcuni momenti e gesti, magari semplici per molti bambini, divenivano complessi: mangiare insieme al ristorante per festeggiare un compleanno, imparare ad apprezzare alcuni cibi nuovi, sedersi sul seggiolino, aspettare il proprio turno di gioco al parco, persino camminare a piedi scalzi nella sabbia.
''Diventare genitori è un evento che sconvolge la vita di chiunque, si riadattano i tempi, si stabiliscono nuove priorità e cambiano gli equilibri nella coppia e nella famiglia. Ho scritto questo libro come un diario personale in cui giornalmente ho annotato i momenti difficili ma soprattutto ogni piccola conquista in cui la vita torna a riappropriarsi di senso e valore. Nonostante tutte le difficoltà quotidiane vedere Diego che cammina nella sabbia tranquillo, si sporca i piedi, e li bagna divertito nel mare è stato per noi un attimo di pura gioia, un momento in cui come genitori ci siamo guardati e abbiamo pensato di star andando nella direzione giusta'' ha detto l'autore, spiegando, con l'aiuto di Cristina, i tratti caratteristici di questa sindrome, tra cui comportamenti ripetitivi, tendenza all'isolamento, rigidità comportamentale e nell'interazione sociale.

''Indipendentemente dalla gravità del disturbo, la conoscenza è la chiave. E mi riferisco alla conoscenza e alla preparazione dei genitori, degli insegnanti, degli educatori e di tutti coloro che ruotano intorno alla vita del bambino. Il consiglio primario, quando una diagnosi investe una famiglia, è di riuscire comunque a trovare del tempo personale per tutti i componenti, perché si il bambino è il centro di una famiglia, ma una famiglia non può stare in piedi ed essere realmente di supporto se non sono in equilibrio tutti i suoi componenti. Dopo questa fondamentale premessa tutto l'aiuto ed il supporto si sposta sul bambino, in chiave riabilitativa e preventiva: tramite uno studio anche di carattere comportamentale si può realmente essere di sostegno ai bambini affetti da questo disturbo, con una buona conoscenza della materia da parte di tutte le figure si ottengono realmente dei risultati'' ha aggiunto, evidenziando la tendenza purtroppo in crescita di questo tipo di diagnosi. In provincia di Lecco solo lo scorso anno le diagnosi sono state infatti più di 80. Questo tema assume quindi una rilevanza anche sociale, è importante far si che tutta la rete funzioni per garantire a questi ragazzi il giusto supporto. Con quest'obiettivo Mauro propone iniziative come questa, di supporto e sensibilizzazione per abbattere quel muro di solitudine che spesso si crea attorno al bambino ed alle famiglie.

È l'obiettivo anche dell'Associazione Edo is One, presente all'iniziativa, fondata di recente da Francesco Castigliego, papà di Edoardo, che nella gestione della quotidianità e nella comprensione dei reali bisogni di suo figlio, nella ricerca di aiuto e di opportunità da offrirgli e nella comunicazione con gli enti e le istituzioni si è sentito spesso solo e abbandonato. E' dunque proprio il  bisogno di sentirsi parte di una rete sociale  che includa i bisogni di questi bambini ma anche di tutte quelle persone che ruotano intorno alla loro vita, che lo spinge a fondare l'associazione.
Dopo la presentazione, il gruppo alpini ha organizzato una cena di beneficenza per tutti gli ospiti, ricevendo molti complimenti per l'ottimo cibo. L'amministrazione ha rivolto in chiusura un grande grazie a tutti i numerosi partecipanti ed agli organizzatori per la collaborazione.
Sara Ardagna
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