Nameless Festival: il commento del sindaco Chiarella

Il sindaco Giuseppe Chiarella
Nameless Festival
richiama i giovani e porta il nome del territorio persino fuori dai confini nazionali. Al termine della tre giorni, o quasi visto che al momento della scrittura di questo articolo, si sta svolgendo - sotto la pioggia, che da sempre accompagna le edizioni del festival - la fase conclusiva con gli ultimi artisti sul palcoscenico, abbiamo chiesto alcune impressioni al sindaco di Molteno, Giuseppe Chiarella rispetto alla percezione dei residenti, all'indotto e al significato per il territorio di ospitare un evento di tale portata. Quest'anno, all'ingresso della Poncia, si sono presentati più di 30.000 giovani ogni giorno. Molti di loro provengono dal territorio circostante tra Lecco, Como e Milano, ma tanti altri hanno percorso già strada, dalla Lombardia, al Veneto passando per l'Umbria, senza contare i ragazzi europei e persino americani.
"I cittadini, lo abbiamo già visto l'anno scorso sono contenti di questa manifestazione perché porta sul territorio tanti giovani: è bello vedere il paese attraversato da queste flotte di giovani'' ha dichiarato il primo cittadino. ''C'è certo un po' di disagio: domenica avevamo il centro di Molteno completamente intasato per il fatto che il parcheggio numero 1 si è allagato a seguito della pioggia della notte di sabato, favorendo così un surplus di macchine su Molteno. Però posso dire che la stragrande maggioranza dei cittadini sono contenti. Questa manifestazione non crea problemi: c'è sempre qualcuno che si lamenta, ma questo rientra nella tipicità dell'individuo. C'è chi si è lamentato per la stazione piena di macchine parcheggiate, ma questo accade anche quando c'è la festa dell'oratorio. C'è sì qualche bottiglia in giro ma lunedì mattina sarà tutto interamente pulito. Ad oggi non abbiamo subito danni: c'è stato solo un cartello divelto. Nel complesso è andato tutto bene. Ci sono alcuni aspetti da migliorare, come i parcheggi e la viabilità. Per quanto riguarda l'indotto, i nostri bar hanno lavorato e sicuramente per loro c'è stato un incremento dell'attività. Questo festival porta il nome di Annone Brianza, in parte anche di Molteno, alla ribalta nazionale: è una manifestazione che non avremmo mai pensato di ospitare sul nostro territorio e ormai ha una rilevanza internazionale, quindi bello averla qui".
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