Molteno, Nameless: anche per la PL è andata bene

Positiva la valutazione dell'organizzazione esterna di Nameless Festival. A pochi giorni di distanza dalla chiusura dell'evento che sul territorio ha richiamato 100.000 giovani, la polizia locale di Molteno ha tracciato un bilancio della gestione. Grazie all'attivazione di un centro operativo comunale (COC) della protezione civile, è stato possibile avere una presenza più capillare sul territorio.
''Cominciamo con il dire che siamo il comune più urbanizzato interessato da Nameless Festival e per questo è stata presa in considerazione la circolare del 2018 che si rifà a una direttiva nazionale del 2012 del dipartimento di protezione civile in base al quale il sindaco ha possibilità di interpellare la protezione civile provinciale quando ci sono grosse manifestazioni vicine al centro abitato. Per attivarlo abbiamo partecipato a un incontro alla Provincia di Lecco con il funzionario Elena Conti, il dirigente Fabio Valsecchi e alla presenza dell'assessore Stefano Simonetti. Tutti sono stati disponibili - ha spiegato il comandante di polizia locale Walter Cecco - L'anno scorso non si era fatto in tempo ad attivare in quanto non si prevedeva la protezione civile potesse essere fondamentale, come invece si è dimostrato quest'anno dove, oltre alla pioggia che ha creato disagi con l'allagamento di un parcheggio, c'è stato anche un incremento giornaliero del numero di accessi al festival. Avevamo destinato 1.000 posteggi per l'evento che sono più diventati 1.200/1.300 fuori dai vari passi carrai, grazie alla presenza dei volontari che dialogavano con i ragazzi''.

A supporto dei colleghi della protezione civile di Molteno, sono intervenuti i volontari delle protezioni civili di Rogeno, Annone e Galbiate, per un impiego di circa 30 persone.
''Se non ci fosse stata l'attivazione del COC saremmo stati in difficoltà. Le lamentele sono state ridotte: molti componenti della protezione civile hanno già fatto assistenza a eventi importanti come la camminata dell'amicizia e danno un valore nel rapporto con i cittadini, visto che gli stessi volontari sono appartenenti al tessuto sociale. Ringrazio quindi quei corpi che hanno accolto il nostro appello e si sono subito attivati''.
Ottima anche la collaborazione con la polizia stradale: ''Ero costantemente in contatto con la comandante della stradale, la dottoressa Valleriani, che era sulla parte esterna al paese. È sempre stata presente tutti i giorni ed è stata molto gentile con i nostri operatori, disponibile anche in caso di necessità nel breve tempo - ha proseguito Cecco - La protezione civile faceva riferimento a noi e a mia volta mi interfacciavo con la dottoressa per la viabilità considerando che, per esempio, in uscita verso Milano facevano passare da Sirone o dal sottopasso di Luzzana. Il sistema non solo ha retto, ma ha dimostrato che è essenziale anche per il futuro. Speriamo che anche le protezioni civili degli altri comuni l'attiveranno: avere i componenti degli altri comuni, è stato fondamentale. Sono molto contento di com'è andata''.
Una prima prova dunque superata per il COC, tenendo conto che l'ultimo giorno alcune forze sono venute meno per la partenza dei volontari verso l'emergenza in Romagna. ''Abbiamo avuto tantissime auto e abbiamo dimostrato di avere una struttura efficiente, anche alla prova del nove con un temporale all'ultima sera. Quando arriva la pioggia, tutti corrono e si genera un caos maggiore, tuttavia la domenica sera all'1.30 era tutto finito, anche grazie alla grande organizzazione'' ha concluso il comandante.
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