Annone: tutte le opere di Paolo Polli racchiuse in un volume

Dopo aver ottenuto pochi mesi fa un premio alla carriera del museo MIT e Italia Arte, ora Paolo Polli ha idealmente dato ordine alla vastità della sua opera, inserendola in un catalogo ragionato.
"L'aggettivo potrebbe apparire, ad una prima analisi, persino fuori posto - spiega il pittore e scultore di Annone Brianza - La produzione artistica è infatti frutto dell'animo, di uno stimolo che lo permea e che lo porta poi, attraverso le mani dell'autore, a creare. Da questo misterioso meccanismo, di ignota ed affascinante origine, sembra dunque del tutto esclusa la ragione. Così non è tuttavia. Per rendersene conto, basta riflettere su cosa significhi "catalogo", vale a dire "elenco ordinato". Ebbene l'ordine, lungi dall'essere incompatibile con l'estro, incanala invece l'attenzione del lettore in un alveo tale da condurlo a comprendere la totalità dell'opera e le sue singole articolazioni e persino la certezza autoritaria dell'autenticità dell'opera. Per impiegare una metafora è come se un visitatore, estasiato ed incuriosito, procedesse in una valle circondata da monti, balze e da altre configurazioni del paesaggio. Di ognuna coglierebbe aspetti salienti e peculiarità, ma, alla fine, il suo sguardo non potrebbe che spaziare sul tutto e bearsene".

Paolo Polli, agli inizi della sua carriera, si è dedicato a opere pittoriche figurative per passare, negli anni Novanta, a grandi interpretazioni simbolico-surrealiste e fino al 2006 ha realizzato paesaggi con acrilico. Si è anche avvicinato alla scultura, realizzando bassorilievi e tutto tondi, nonché opere ambientali da esterno, sculture innovative ad alto contenuto espressivo e di grandi dimensioni come, ad esempio, il monumento all'uomo realizzato nel 2004. L'artista è rinomato anche a livello internazionale e, in merito al catalogo ragionato, ha aggiunto: "Così come avviene poi in natura, altrettanto deve essere per una rassegna appunto di opere d'arte, la quale non può subire disarmonia o anche solo mancanza di equilibrata progressione, temporale, nonché dell'approccio, da parte dell'artista, al mondo della realizzazione culturale. Ecco, dunque, perché un "catalogo" deve essere "ragionato": l'inelegante disordine è infatti evitato proprio dalla ragione che costituisce benefico argine alla tumultuosità delle sensazioni e porta dunque ad un appagante senso di pace interiore, oltre che di approfondita e formante contemplazione. Felice dunque della mia scelta di adottare questo accostamento tra sostantivo e aggettivo che induce a sfogliare, con rispetto e pudore, le pagine del testo, ricco peraltro di quella solennità che l'arte sempre emana".
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