Cesana: consegna delle pigotte Unicef ai bimbi e saluto alla maestra Vittoria Pozzi

Il benvenuto alla nuova vita e il saluto a chi ha cresciuto generazioni di bambini. Nel pomeriggio di sabato 10 giugno, nel giardino di Villa Borroni a Cesana Brianza, con affaccio diretto sul lago di Pusiano, si è tenuta la cerimonia di consegna delle pigotte Unicef ai 18 bebè nati nel 2022. Un momento tradizionale che quest’anno si è arricchito del saluto alla maestra Vittoria Pozzi, insegnante per decenni alla scuola primaria.


I bambini nati nel 2022 e le loro famiglie con i rappresentanti dell’Amministrazione comunale e di Unicef

''È per me una gioia grande essere qui con voi genitori e tutti i bambini nati nel 2022'' ha detto il sindaco Luisa Airoldi. ''Ringrazio come sempre Unicef di Como per questa costante collaborazione, che dà così maggior prestigio alla distribuzione della pigotta. Vogliamo valorizzare il grande significato di questa iniziativa permettendo che tutti i bimbi nati nell'anno si ritrovino insieme in questa nuova location, per un momento di gioia, di amicizia e di scambio di auguri, di benvenuto''.


Da sinistra Enrico Ganzerla, Claudia Colombo, Luisa Airoldi e Maureen Valsecchi

La prima cittadina ha poi spiegato il significato del dono. ''La pigotta, in dialetto lombardo, è la bambola di pezza comune a tutte le culture del mondo di cui si dice: "Avrà pure un cuore di pezza. Ma ogni anno salva migliaia di bambini". È stata la compagna di giochi dei più piccoli nel dopoguerra e oggi è la bambola unica e irripetibile dell'Unicef che rappresenta un bimbo che, in un Paese in via di sviluppo, aspetta il nostro aiuto. Sono realizzate a mano con fantasia e creatività da nonni, genitori e non solo, a casa, a scuola, presso associazioni e centri anziani di tutta Italia''.


 Alla destra del sindaco la maestra Vittoria Pozzi, referente della scuola primaria di Cesana Brianza,
insieme ad alcuni ex alunni presenti alla cerimonia di consegna delle pigotte


A Cesana, come indicato sulla carta d'identità, sono state create da due mani artigiane che da anni si occupano di vestire le bambole, Claudia Colombo e Maureen Valsecchi. ''Ogni pigotta apre un cerchio di solidarietà che unisce chi ha realizzato la bambola, chi l'ha adottata e coloro che, grazie all'Unicef, verranno inseriti in un programma di lotta alla mortalità infantile denominato "Strategia Accelerata per la sopravvivenza e lo sviluppo dell'infanzia''. Con una pigotta le amministrazioni comunali, come sta facendo la nostra da diversi anni, possono festeggiare un lieto evento salvando allo stesso tempo la vita a un bambino di un Paese lontano grazie all'apposito kit che include vaccinazioni, vitamina A, sali per la reidratazione, antibiotici nonché zanzariere per prevenire la malaria e assistenza alle madri durante la gravidanza e il parto. L'iniziativa si chiama "Per ogni bambino nato, un bambino salvato". La pigotta dell'Unicef diventa così un simpatico gesto di benvenuto a un nuovo cittadino e alla sua famiglia, e al contempo un importante e concreto atto di solidarietà. Vorrei allora concludere dicendo a tutti voi, bambini nati nel 2022: siete con i vostri genitori la speranza e il futuro del nostro Paese". 



Enrico Ganzerla, rappresentante dell’Unicef di Como, ha poi ringraziato l’Amministrazione comunale per aver proseguito anche quest’anno la collaborazione attiva da tre lustri. ''I fondi raccolti vengono utilizzati per combattere le malattie vaccinando più bambini possibili - ha affermato -. Per ogni bimbo, viene data acqua pulita e un posto sicuro in cui crescere. 450.000 milioni di minori nel mondo vivono a contatto con l’acqua contaminata, mettendo a rischio la loro salute e il loro sviluppo''.




Prima della consegna delle pigotte, il sindaco Airoldi ha espresso anche un pubblico ringraziamento alla maestra Vittoria Pozzi. ''Quando un insegnante va in pensione, ci sono tanti studenti che vorrebbero esprimere a parole quello che provano nel loro cuore dopo gli anni vissuti insieme. Quando il rapporto tra docenti e classe è molto forte si crea un legame indissolubile, che di solito dura anche quando i bambini sono cresciuti e non frequentano più quella scuola. Grazie, maestra, per aver accolto i nostri figli come se fossero i suoi, per averli fatti sentire amati e per aver incrociato per un periodo il loro cammino di crescita. Le auguriamo che la pensione sia per lei un nuovo inizio, carico di esperienze e passioni che sicuramente le terranno compagnia. Sappiamo che penserà sempre ai suoi cari alunni e loro penseranno sempre a lei, perché ha lasciato un segno indelebile nel loro cuore''.



La maestra Vittoria Pozzi, ricevendo un mazzo di fiori e l’orobollo del Comune, ha commentato: ''Ringrazio l’Amministrazione con cui ho lavorato da referente per più di 15 anni e da cui ho avuto sempre disponibilità verso la scuola. Grazie per tutto quello che avete fatto''.
Il momento di festa si è concluso con giochi per bambini grazie a Paola della cooperativa Sineresi nel giardino e un rinfresco per tutti.
M.Mau.
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