Costa: Avis festeggia il 70° anniversario di fondazione con il ritrovo a Villa Beretta

70 anni di Avis Costa Masnaga. La sezione che comprende i soci donatori di 7 comuni - Bulciago, Costa Masnaga, Garbagnate Monastero, Molteno, Nibionno, Rogeno e Sirone - ha festeggiato l'importante anniversario con una festa nella giornata festiva più vicina alla giornata del donatore, domenica 11 giugno.

Alcune immagini della giornata di festa per l'Avis Costa

Alla cerimonia, oltre al direttivo dell'associazione e ai soci, hanno presenziato il vicepresidente Avis Provinciale Giorgio Grassi e i rappresentanti delle amministrazioni comunali: i sindaci Luca Cattaneo di Bulciago, Sabina Panzeri di Costa, Mauro Colombo di Garbagnate Monastero, l'assessore ai servizi sociali Davide Conti di Molteno, Laura Di Terlizzi di Nibionno, Matteo Redaelli di Rogeno, Emanuele De Capitani di Sirone.
Ad accompagnare la cerimonia c'erano gli alfieri delle altre sezioni comunali e il corpo musicale Santa Cecilia di Costa Masnaga.

La festa ha preso avvio a Villa Beretta, nella stanza dove i 19 soci fondatori costituirono l'associazione il 4 ottobre 1853. "La madre superiora Suor Bernardetta, insieme a suor Fausta, ci ha aperto le porte della villa. Il suo sorriso è disarmante: ci ha messo da subito a nostro agio facendoci sentire a casa nostra" ha detto il presidente di Avis Costa Gabriele Muzzi che, nel suo intervento, ha rimarcato uno dei valori che ha portato a fondare quest'associazione: "In questa villa, un gruppo di persone lungimiranti ha dato vita all'Avis Comunale Costa Masnaga, un'associazione nata con lo scopo di donare il proprio sangue e renderlo disponibile per chiunque ne avesse bisogno. Questo è un andare oltre ogni recinto mentale, è la consapevolezza di appartenere tutti ad una sola famiglia, l'umanità. Con generosità, altri hanno seguito l'esempio dei fondatori, e con tale impegno da far lievitare il numero da 19 soci il giorno della fondazione, a 1.250 soci di oggi. Ringraziamo per tale crescita tutte quelle persone che in questi 70 anni hanno donato o lavorato per la nostra comunale".

Il pensiero è andato ai presidenti che lo hanno preceduto nel ruolo (Achille Ripamonti, Luigi Riva, Sergio Mauri, Lucia Mevio e Daniele Isella), alle amministrazioni comunali e al centro trasfusionale dell'ospedale Manzoni di Lecco. "Da qui vogliamo ripartire e vogliamo esserci finché ci sarà bisogno di donare. Forse nei prossimi 70 anni l'industria farmaceutica troverà un surrogato, qualcosa che potrà sostituire il sangue. Noi vogliamo esserci fino a quel momento, fino a quando servirà l'ultima donazione".

Il direttore sanitario dell'associazione Luca Bonacchini ha letto il messaggio che il dottor Alessandro Gerosa, a nome di tutto il personale di Medicina Trasfusionale dell'ASST di Lecco, ha inviato alla sezione definendo l'anniversario come "una sosta breve per una nuova ripartenza, con sempre più entusiasmo e voglia di fare bene". Il medico, non potendo presenziare, ha scritto una lettera di vicinanza alla sezione, inviando "un pensiero per ringraziarvi del grande lavoro che fate, ciascuno per la sua parte, per sostenere la donazione del sangue, e in particolare per sostenerla con grande intelligenza; viene in mente in questa circostanza uno di voi che ci ha insegnato tanto, il Sig. Luigi Riva che è stato per tanti anni una guida sicura e un maestro della donazione, non solo per la vostra Avis ma anche per tutto il personale di medicina trasfusionale che ha avuto la fortuna e il piacere di incontrarlo e conoscerlo".

La figura dell'ex presidente venuto a mancare lo scorso anno è stata rievocata dal dottor Gerosa "perché ha insegnato la cura per la donazione e per il donatore, l'impegno e la dedizione per una organizzazione efficiente, un lavoro preciso e costante di cerniera fra Avis, donatori e servizio di medicina trasfusionale, per favorire una donazione e tante donazioni nei tempi e nei modi più sicuri ed efficaci per tutti, per il donatore, per la cura dei pazienti, per il sistema sanitario. Visti i risultati di Avis Costa Masnaga, sia per la quantità ma soprattutto per la qualità delle donazioni, possiamo dire che il suo insegnamento prezioso non è andato perso, che ha trovato terreno fertile che continua a produrre frutti buoni, che ha dato una grande impronta ad una Avis Comunale che partecipa in modo significativo a garantire la cura della malattia non solo nel nostro territorio ma anche oltre i suoi confini. L'impegno di ciascuno di noi, donatori, Avis Comunale con la guida del suo consiglio direttivo, personale di medicina trasfusionale, vuole essere allora l'impegno a continuare e a sviluppare nel tempo attuale sempre più il mondo della donazione di sangue, un mondo consapevole di lavorare alla costruzione della salute, al servizio della grande risorsa di donatori del nostro territorio e al servizio di tutti quei pazienti che grazie a loro possono continuare a essere curati".

La cerimonia è proseguita con un corteo che ha sostato in piazza Confalonieri, dove si è tenuto l'alza bandiera, fino a raggiungere la chiesa di Santa Maria Assunta per la celebrazione. Il parroco Don Adriano Colombini è un donatore che si apprestava l'indomani a fare la centesima donazione. "Durante la messa abbiamo fatto l'offerta con pane e uva e, al termine, don Adriano ha spezzato il pane in tanti pezzetti e suddiviso gli acini di uva, distribuendoli alle prime file. È stata una bella idea di condividere una comunione come era in origine" ha detto il presidente che ha ringraziato di cuore i componenti del direttivo per l'impegno. La festa si è conclusa con un pranzo in compagnia.
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