Nibionno: al CODIC convegno sul tema delle comunità alloggio

Un convegno sul tema delle Comunità Alloggio con la partecipazione di svariati relatori che hanno discusso di integrazione sanitaria, sociosanitaria e sociale, cercando di superare la frammentazione dei servizi offerti per le persone con disabilità mentale.
''Il ruolo delle comunità alloggio nel tessuto sociale e sociosanitario'' era il titolo del convegno, aperto ai professionisti del settore, promosso da Casa Maria delle Grazie - con sede a Cibrone di Nibionno - all'interno del calendario di eventi per celebrare il 50esimo anniversario di fondazione della struttura che si occupa di accogliere donne adulte con problemi di salute mentale al fine di aiutarle a esprimere la propria unicità e a sviluppare autonomie non ancora espresse. Il convegno è stato un momento di incontro tra professionisti, per discutere del tema della disabilità mentale e della attuale risposta residenziale ai bisogni emergenti.
Lo scorso venerdì 9 giugno Angelo Negri e Matteo Sozzi, rispettivamente presidente e direttore della Comunità Casa Maria delle Grazie a Cibrone di Nibionno, hanno dato il via alle relazioni salutando anzitutto la ricca presenza delle istituzioni.

Da sinistra Angelo Negri, Mauro Piazza e Matteo Sozzi

Erano infatti presenti il sottosegretario di Regione Lombardia Mauro Piazza (per conto del presidente Fontana), la presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann e il sindaco di Nibionno Laura Di Terlizzi. Non mancavano neppure gli altri due consiglieri regionali del territorio lecchese: Gian Mario Fragomeli e Giacomo Zamperini.
La tematica del convegno si è sviluppata attraverso interventi di esperti e professionisti coinvolti a diversi livelli con le comunità alloggio. Anzitutto il contributo di ATS Brianza (Azienza di Tutela della Salute): il direttore sociosanitario Antonio Colaianni ha descritto il modello di presa in carico delle persone con fragilità illustrando le risorse che attualmente si stanno mettendo in campo per poter passare dalla logica della persona che deve adattarsi ai servizi sociosanitari, ad unità d'offerta che devono saper adattarsi alla persona, cercando cioè di modificare l'obiettivo del garantire i bisogni con l'obiettivo di promuovere la salute: "I servizi devono tendere a garantire il benessere fisico, psichico e sociale cercando sinergie e collegamenti tra loro" interno delle comunità̀, sia rafforzando la rete che coinvolge altri centri, agenzie cooperative sociali e servizi di ambito, sia nella realizzazione di progetti specifici per gli utenti. Simonetta Martini, medico Psichiatra responsabile del CPS di Lecco, ha sottolineato quanto una realtà come Casa Maria delle Grazie sia preziosa per il servizio di sanità pubblica grazie al suo essere un luogo per l'accoglienza delle persone fragili in un contesto familiare e accogliente dove, in una condivisione di vita quotidiana, aiuta la persona ad attingere alle proprie risorse residuali nel rispetto e supporto dei suoi limiti; un posto cioè dove il limite, il deficit non è di scandalo, dove il deficit non ha la parola definitiva sulla persona, ma diviene la soglia dove lavorare per riconoscere nuove opportunità, anche nella relazione di convivenza , di accoglienza e sostegno della disabilità.
La aree di intervento che necessitano un'attenzione particolare, secondo Fabio Muscionico - direttore del Dipartimento di Programmazione Integrazione tra sociale e sociosanitario (ATS Brianza) - sono prevalentemente il supporto alle autonomie finalizzate al reinserimento sociale nella disabilità intellettiva di grado lieve/moderato, gli interventi per la cura e la riabilitazione dei disturbi psichiatrici emergenti quali i disturbi del comportamento associati a disturbi di personalità o ad altre comorbidità, le doppie diagnosi e gli interventi per i pazienti psichiatrici anziani con gravi disabilità, patologie organiche e compromissioni fisiche che li rendono incapaci di vita autonomia.

Prima da sinistra Stefania Sormani

Stefania Sormani, coordinatrice di Casa Maria delle Grazie, ha sottolineato quanto l'importanza del PEI (Progetto Educativo Individualizzato) non sia da relegare ad un semplice documento richiesto di prassi ma sia concentrare tutti gli sforzi educativi, assistenziali, sanitari perché ogni persona venga valorizzata appunto nella sua individualità.
Molto ricchi di spunti anche gli interventi di Ruggero Plebani responsabile dei Servizi di Ambito nella provincia di Lecco, che ha riportato all'importanza dell'abitare, anziché dell'essere ospitati, abitare cioè nell'accezione di un esercizio della propria libertà di azione, di affermazione e di raggiungimento dei propri obiettivi personali. Infine Carlo Colombo, presidente dell'impresa sociale Girasole ha illustrato tutti gli spazi possibili in cui le persone con fragilità possono impiegare se stesse in un'attività lavorativa, anche supervisionata e guidata, in cui esperire un senso di autoefficacia.
Quali conclusioni per una giornata così ricca? Per ogni realtà abitativa l'imperativo è porre la persona al centro di tutte le risorse che il sistema mette a disposizione, così come da 50 anni fa Casa Maria delle Grazie - che domenica 18 giugno alle ore 17.30 accoglierà Monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano - sulle orme della fondatrice Adele Bonolis.
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