Oggiono: il Comune inaugura il murale di Canali realizzato a pochi passi dal lago

Dopo ''Jack il luccio'', mosaico realizzato da Daphne Newton, il Comune di Oggiono inaugura il murale ''Fondale lacustre'' del pittore Cesare Canali.

Al centro Cesare Canali e l'assessore alla cultura Giovanni Corti

La manifestazione, avvenuta nella mattinata di domenica 18 giugno sul lungolago, rientra nel programma di ''Domeniche d'arte'', iniziativa che prevede l'esposizione collettiva di arte libera, pittura, scultura, fotografia, che proseguirà anche domenica 25 giugno in Piazza Manzoni.

Alcune immagini della mattinata artistica sul lungolago di Oggiono

''Siamo qui soprattutto per dire un grandissimo grazie'' ha dichiarato il sindaco Chiara Narciso, durante il discorso di apertura. ''É la terza volta che nel giro di un paio d'anni ci troviamo in questa zona del lungolago di Oggiono - quando lo dico, qualcuno ride, ma a me piace chiamarlo così - per un'inaugurazione: siamo partiti dalla panchina ''Butterfly'', poi passati per ''Jack il luccio'', fino ad arrivare al "Fondale lacustre" di Cesare Canali. L'artista oggionese ha voluto completare l'opera di Daphne, realizzandone un fondale come ambientazione del mosaico. Da parte mia, in qualità di sindaco, è rivolto un grande ringraziamento perché l'artista ha donato gratuitamente quest'opera al Comune di Oggiono, condividendo l'opera di abbellimento di questo tratto di lago, in modo renderlo un punto di attrazione sia per gli oggionesi sia per persone esterne''.

A rendere questo spazio ancora più attrezzato è stata anche l'associazione AVIS, alla quale è stato rivolto un messaggio di gratitudine da parte dell'amministrazione comunale. ''Colgo inoltre l'occasione per dedicare un plauso alla vicepresidente Cristina Corti e al consigliere Battista Arrigoni, che, qualche mese fa, mi hanno contattata per una donazione. Avis ha voluto regalarci dei bidoni per la raccolta differenziata, che abbiamo posizionato con l'idea di completare questo luogo e renderlo il più accogliente possibile. Si tratta di un "work in progress", quindi c'è ancora tanto da fare, ma, nonostante questo, voglio ringraziare anche questa associazione preziosissima sia per la loro finalità sia per il supporto che offrono a tutte le iniziative del Comune, come anche in questo caso. Questa partecipazione attiva alle iniziative del territorio rende grande la nostra città'' ha concluso Narciso.

La parola è poi passata all'assessore alla cultura e all'istruzione Giovanni Corti, che ha spiegato come è nata questa proposta. ''L'idea di realizzare un murale era bella, ma allo stesso tempo difficile da realizzare perché spesso il murale rappresenta un elemento che opprime un zona specifica. Invece, l'idea di Cesare si è rivelata perfetta per questo luogo, soprattutto per i colori utilizzati, che si mimetizzano nel lago, valore aggiunto di questa opera, al di là della bravura e del disegno. Anche io lo ringrazio moltissimo proprio perché è stato un dono, così come anche la panchina e il mosaico, due progetti che non sono nati da una collaborazione, ma che sono stati in grado di legarsi l'uno all'altro. Da questa considerazione, vorrei lanciare a tutti l'invito di proporre e realizzare qualcosa anche sull'altra parete bianca. Dal momento che a Oggiono ci sono numerosi artisti, mi piacerebbe proporre questa alternativa nell'ottica di rendere la nostra passeggiata sul lago gradevole dal punto di vista sportivo, ma anche artistico, per lasciare qualcosa di bello creato da noi stessi''.

In seguito al momento dei ringraziamenti è stato invitato a prendere parola anche l'artefice stesso del murale. ''Volevo dedicare poche parole per ringraziare il Comune per questa opportunità, da cui è nata l'idea di dipingere un murale in tema lacustre. L'idea, in realtà, è nata in modo spontaneo e, in un luogo come questo, non si poteva rappresentare diversamente. Ho pensato di dipingere sia pesci del nostro lago sia alcuni non autoctoni, come il pesce siluro o i granchi americani: a questo proposito, un aneddoto interessante è collegato proprio a questo perché, mentre dipingevo, alcuni pescatori riconoscevano i soggetti rappresentati. Questo è stata una spinta a proseguire nel mio lavoro e rappresenta anche un impulso per far conoscere il territorio, con la flora e la fauna, alle generazioni future, in modo da rispettare e mantenere la natura di questo ambiente, valore prezioso per la comunità'' ha detto Canali.

L'immedesimazione dell'opera nel paesaggio è stata, quindi, la parola chiave del progetto, reso possibile anche dall'associazione ''KubeArt'' e dal Circolo Culturale Angelo Tenchio che hanno collaborato per invitare anche artisti esterni alla città.

V.I.
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