Nibionno, Mons.Delpini in visita al CODIC: ''l'amore di Dio irriga anche la terra delle fragilità''

Settimane piene di emozioni e festeggiamenti che si sono concluse con la solenne celebrazione della messa presieduta dall'arcivescovo di Milano, Monsignor Mario Delpini, quelle che si sono svolte fra maggio e giugno a Nibionno, per ricordare i cinquant'anni dalla nascita della Fondazione Casa Maria delle Grazie (CODIC).

Monsignor Mario Delpini tra i chierichetti ed il parroco don Mario Carzaniga

La struttura, situata in località Cibrone, svolge da mezzo secolo attività di accoglienza per donne con disturbi di ordine psichico, fisico, sociale, economico e familiare le cui condizioni impediscano la gestione di una vita indipendente e autonoma.
Era il 1972 quando la dottoressa Adele Bonolis, anche con l'aiuto di vie provvidenziali, riuscì a fondare Casa Maria delle Grazie, attiva poi dall'anno successivo, offrendo prestazioni di riabilitazione e ergoterapia.

Adele, nata a Milano nel 1909 da una famiglia cristiana non praticante, accetta sin da subito la sua vocazione nell'ambito medico e in particolar modo in quello educativo e psicologico, occupandosi direttamente della gestione del personale nell'ambito della direzione delle quattro case di assistenza che fonda nel corso della sua vita, che collaborano direttamente ancora oggi con enti e istituzioni locali.

Il direttore del CODIC, Matteo Sozzi

Come hanno spiegato ai presenti il presidente della Fondazione Angelo Negri e il direttore Matteo Sozzi, la grande devozione alla Chiesa Cattolica e all'assistenza ai malati guidano l'operato del CODIC, ricordando anche il supporto fornito da Papa Paolo VI negli anni della fondazione della struttura nibionnese.
I festeggiamenti, che hanno preso il via nella giornata di sabato 27 maggio e sono proseguiti per quasi un mese tra concerti, cabaret, spettacoli teatrali e convegni, si sono chiusi dunque nella giornata di ieri, alla presenza delle autorità del territorio ed in particolare del sindaco Laura Di Terlizzi affiancata dall'assessore Davide Biffi e dal consigliere regionale Gian Mario Fragomeli.

Il presidente Angelo Negri

Nel corso della cerimonia presieduta dall'Arcivescovo Delpini, molte parole sono state dedicate proprio ad Adele Bonolis e alla struttura CODIC, descritta come il giardino dell'Eden.
"Alcune disabilità paralizzano il corpo, altre confondono il pensiero e rendono imprevedibili e sconvolgenti le azioni di alcuni di noi" ha esordito il religioso. "Il fiume di Dio, che parte dal giardino dell'Eden, irriga anche la terra della fragilità, dando modo ad ognuno di noi di comprendere la potenza di salvezza che viene da Dio. Il suo amore è ancora più intenso laddove vi sono figli e figlie più bisognosi" ha continuato il religioso.

Come ha affermato, Casa Maria delle Grazie è espressione dell'attenzione che Dio pone sulle diverse forme di fragilità, mostrando come la scienza e la tecnica possano essere a servizio di uomini e donne curando malattie e ferite dell'anime del corpo. Parole davvero profonde, che hanno toccato le corde più sensibili della autorità e del personale presenti.
L'Arcivescovo ha poi dedicato un'importante riflessione al tema della ricchezza materiale, considerando Adele Bonolis come un esempio di persona abbiente che mette i propri beni materiali a disposizione di coloro che necessitano aiuto, contribuendo alla costruzione di un mondo migliore.

"Quando le persone si muovono nella volontà di aiutare il prossimo, la grazia di Dio riesce a raggiungere anche gli abissi più spaventosi e le ombre più cupe che abitano i cuori delle persone" ha proseguito Delpini. "Molte famiglie, di fronte a difficoltà di questo tipo, avvertono un senso di impotenza desolante e paralizzante. Dobbiamo imparare ad aiutare ogni persona sulla terra, compiendo il cammino della salvezza" ha concluso.

Al termine delle celebrazioni, le ospiti della Casa si sono portate all'altare per consegnare all'Arcivescovo un cartellone realizzato da loro, simbolo della gratitudine, per poi donare un piccolo presente all'educatrice Beatrice Gusmeroli, che opera nella struttura da più di 25 anni.

Spazio dunque alle parole del direttore Matteo Sozzi, che ha voluto ricordare il legame con la Chiesa di Milano nel lavoro quotidiano svolto dalle operatrici. "Un grazie speciale va alle educatrici ed in particolare alla coordinatrice Stefania Sormani, che ogni giorno spendono le loro capacità in sostegno delle ospiti della struttura" ha ricordato Sozzi.

Il sindaco Laura Di Terlizzi

Anche il presidente Negri ha dunque ricordato l'importanza del "mettere il cuore" in ogni cosa. "Professionalità e cuore sono due elementi che vanno di pari passo nella nostra struttura, se manca uno dei due aspetti, manca anche buona parte del progetto perseguito dalla nostra casa" ha concluso, prima di passare la parola al sindaco Di Terlizzi.

"Le ospiti entrano qui spaventate, ma trovano immediatamente un sentimento di convivialità e amore fraterno che fa sparire ogni risentimento" ha affermato il sindaco, sottolineando anche come la struttura sia un orgoglio per Nibionno.
Le autorità presenti, accompagnate dalla musica della Banda Santa Cecilia di Costa Masnaga, si sono dirette verso il monumento dedicato alla Madonna, dove la cerimonia si è conclusa con la benedizione.
S.L.F.
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