Missaglia: 32 coppie di sposi rinnovano il loro ''SI'' davanti all'altare

Mattinata di festa nella basilica di San Vittore a Missaglia, dove domenica 18 giugno trentadue coppie della Comunità pastorale Maria SS.Regina dei Martiri hanno ricordato gli anniversari di matrimonio.

Le coppie di sposi sull'altare al termine della liturgia

La cerimonia è entrata nel vivo nel corso dell'omelia, durante la quale il parroco don Carlo Pirotta ha paragonato il matrimonio all'Eden, luogo meraviglioso ma anche di dimostrazione delle fragilità umane, a causa della presenza dell'albero della verità.
"Per dire che l'uomo era stato destinato alla felicità, gli Israeliti descrissero l'Eden, un giardino ricco di frutti e di fiori" ha affermato il sacerdote in apertura. "Voi vi siete sposati sognando la felicità e poi, in mezzo a quel giardino, avete trovato lo sciagurato albero della conoscenza del bene e del male. Nonostante l'umanità già sappia cos'è la felicità, vuole sempre scoprire qualcosa di più, rischiando di avvicinarsi alla cattiveria".

Il parroco don Carlo Pirotta

La medesima ricerca del male, come ha spiegato il religioso, può nascere nel corso del matrimonio. Si sta bene, si è felici, poi però si inizia a litigare anche del nulla e ci sono momenti di fatica e di incomprensione.
"Alle vostre famiglie, così come all'umanità, è stata data un'occasione di riscatto: abbiamo la possibilità di vedere ciò che è buono e ciò che è male, scegliendo sempre la seconda strada" ha proseguito. Sul finire dell'omelia, poi, don Carlo ha rivolto un pensiero speciale verso le coppie di sposi presenti. "Vi auguro di compiere sempre la verità, stare nella luce. Questo vale anche per il cammino d'amore: siate capaci di essere amore, in ogni sua forma" ha concluso.

Galleria fotografica (36 immagini)


Spazio dunque al momento di ricordo delle promesse nuziali, nel corso del quale i mariti e le mogli presenti hanno letto una preghiera. Tutte le coppie, da quelle che hanno pronunciato il fatidico ''sì'' solo cinque anni fa, fino a quelle che ricordavano i sessant'anni di matrimonio, hanno partecipato con grande emozione al momento.

Prima dell'eucarestia, si è dunque tenuta la benedizione delle fedi, un simbolo centrale è rappresentativo del legame matrimoniale ricordato anche dalle parole del parroco.
"L'anello nuziale deve essere inteso come catena. Nono una che limita la libertà, che non permettere il movimento, bensì che lega una nave alla sua ancora" ha asserito don Carlo. "Quando guardate la fede, dovete sempre sentirvi in porto, tranquilli, sereni, in pace" ha detto in chiusura, tra gli applausi dei presenti.

Al termine della celebrazione il sacerdote si è occupato di consegnare una rosa e una pergamena nel ricordo di questa giornata speciale.
S.L.F.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.