Oggiono: ornitologia urbana tema della passeggiata per le vie del centro

La scorsa domenica l'Associazione Monte di Brianza, in collaborazione con il CROSS di Varenna e il patrocinio del Comune di Oggiono, ha proposto alle famiglie del territorio...l'ornitologia urbana. L'iniziativa, con punto di ritrovo al parco del Lazzaretto, prevedeva una camminata attraverso le vie del centro storico, alla scoperta delle specie di uccelli che vivono a contatto con l'uomo, in occasione del lancio del progetto ''Sulle ali dei rondoni''.

''Oggi - ci ha spiegato Franco Orsenigo, esperto di ornitologia - volevamo entrare in una dimensione un po' diversa perché, di solito, ci si aspetterebbe un'escursione in campagna, nei laghi o nei boschi per osservare questi animali. Di certo nessuno penserebbe minimamente a una camminata tra edifici e strade trafficate. Ma, per dare maggiore enfasi a questa iniziativa, abbiamo deciso di venire in una delle più cittadine dei paesi del Monte di Brianza, cioè Oggiono che, per caratteristiche, si può fregiare del titolo di città, dopo Merate, in provincia di Lecco. Quindi, non si tratta di un paesello, ma di una città vera e propria per dimostrare come sia possibile fare considerazioni interessanti nonostante la distrazione, il traffico, il ritmo della città non lo consentano. Il titolo è stato scelto proprio per dare questa concezione, ma, in realtà, è sbagliato perché la storia dell'uomo, così come l'acquisizione dell'abitazione come la intendiamo adesso, è recente. Per questo, bisogna capovolgere questa idea: è l'uomo che si è accaparrato un territorio dove da sempre c'erano stati gli animali, tra cui gli uccelli; quindi, si tratta di un percorso inverso con la finalità di far comprendere che da una parte c'è la capacità di adattamento, talvolta pericoloso per gli uccelli, dall'altra le difficoltà che questo fattore comporta''.

Fatta questa premessa, l'esperto si è rivolto direttamente ai bambini e agli adulti mostrando diversi nidi di queste specie, per rilevare come l'uomo abbia influito negativamente sulla natura. Per ogni tipologia, Franco Orsenigo mostrava una prima versione di un nido costruito con elementi naturali, seguita da una seconda realizzata con nylon o la plastica degli imballaggi, dannosi per gli uccelli, che rimangono intrappolati fra questi fili. Questo pratico esempio ha rivelato come l'uomo abbia poco rispetto per l'ambiente che lo circonda, destinato a subire queste azioni dannose.

''Come associazione proponiamo diverse attività per la conoscenza del territorio, con il fine di avvicinarsi e rispettare la fauna e la flora dell'ambiente. Secondo questo obiettivo, abbiamo in programma anche l'organizzazione di campi di lavoro per la manutenzione dei sentieri del Monte di Brianza. Inoltre, promuoviamo azioni in tutela dell'ambiente, in collaborazione con i parchi o con le istituzioni che si impegnano in questa direzione. Prossimamente collaboreremo con il Parco di Montevecchia, il CAI di Calco e altre associazioni della Brianza per allestire questi campi di lavoro, gestiti da volontari. Abbiamo anche intenzione di contattare le singole istituzioni rispetto alla conservazione del territorio e ad eventuali ingressi nei parchi regionali del territorio'' ci ha spiegato Paolo Barbieri.

E' questo l'intento dell'associazione, presieduta da Luigi Panzeri: cercare un dialogo con le diverse istituzioni e associazioni impegnate in questo progetto di sensibilizzazione, puntando altresì sull'educazione e consapevolezza dei bambini e dei giovani.
V.I.
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