Missaglia: musica, cibo e moda, successo per il festival giovanile BriUp

Lo slogan dell'edizione 2023 recitava “BriUp. Dove nascono i fiori”. E vi possiamo assicurare che, nelle giornate da venerdì 23 a domenica 25 giugno, i fiori piantati lo scorso anno sono sbocciati davvero. Il festival giovanile, che quest’anno è stato ospitato nel contesto del Monastero della Misericordia di Missaglia, ha infatti riscosso tantissimo successo, attirando ragazzi da tutto il lecchese.


“Siamo davvero grati della grande partecipazione, sicuramente superiore alle aspettative” ci ha detto Davide Tagliabue, del comitato organizzatore. “L’affluenza dei giovani è simbolo della voglia che abbiamo di metterci in gioco, socializzare e vivere di musica, cibo e moda”. Tante le novità presentate nel corso di questa edizione, più grande e più ricca rispetto a quella del 2022, quando il festival si era svolto nella cornice di Villa Sironi di Oggiono.




Quest’anno sono infatti raddoppiati gli spazi e anche i contenuti, coinvolgendo in primis i due palchi – uno posizionato nel giardino esterno e uno nella chiesa sconsacrata – sui quali, nel corso delle serate, si sono esibiti gli artisti. Tutte e tre le serate sono state accompagnata dalla musica, in ogni suo genere e forma, con gare tra gli artisti a tema libero.




Impossibile citare tutti i cantanti, musicisti e stilisti che hanno preso parte all’iniziativa: ognuno dei presenti ha potuto trasportarsi in un mondo in cui l’arte la faceva da padrona, scoprendo tecniche di pittura, scultura e ancora abiti realizzati con materiale riciclato e musica alternativa. Ampio spazio è stato dunque dato al settore della moda, ospitando anche una sfilata che si è svolta nella serata di sabato 24 giugno e che ha dato modo di assistere a creazioni di stilisti locali emergenti. “Questo aspetto è una delle novità di quest’anno, ci è piaciuta molto l'idea di inserire la moda nell’ambito artistico, proprio perché siamo convinti che sia necessario dare modo ai giovani di esprimersi a trecentosessanta gradi” ha proseguito Davide.




Il chiostro del Monastero, poi, ha ospitato una serie di opere e progetti realizzati da diversi collettivi della zona, di cui ricordiamo Teste d’Idra, Aleph, Heart Young, Simone Giai e Rossana La Verde e Scarpellini Giacomo. Passeggiando al suo interno, i presenti hanno potuto godere di tante piccole e grandi installazioni, anche in linea con il contesto all’interno del quale sono state esposte.




Sempre restando nell’ambito delle iniziative culturali, inoltre, interessante ricordare le due conferenze organizzate dall’associazione giovanile RIFUGIO, che ha invitato le attiviste di Cibosupersonico Francesca e Chiara nella giornata di venerdì 23 e il rapper Murubutu nel pomeriggio di domenica. Non va tralasciato nemmeno l’aspetto enogastronomico, che sta molto a cuore al comitato di BriUp.



“Abbiamo deciso di proporre pietanze e birra locali, proprio perché sentiamo l’esigenza di sottolineare la qualità dei prodotti della zona” ci hanno raccontato i ragazzi. Fondamentale in questo senso la stretta collaborazione con diverse realtà del territorio. Insomma, la buona riuscita dei tre giorni di festival è stata possibile grazie allo spirito di intraprendenza dei giovani di BriUp: come ci ha spiegato Davide Tagliabue, infatti, sono stati più di settanta i volontari che nel corso delle serate hanno dato una mano perché tutto filasse liscio.
“Abbiamo già alcune idee per la terza edizione” ci ha svelato infine il team di BriUp. “Dopo un periodo di pausa, ci rimetteremo subito al lavoro per organizzare al meglio le novità”.
S.L.F.
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