Nibionno: il comune monetizza il PIP di loc. Mazzacavallo, ma l’ex assessore si oppone

Il comune di Nibionno monetizzerà le opere non eseguite del piano insediamenti produttivi in località Mazzacavallo, al confine con Veduggio, ma la decisione fa accendere qualche scintilla tra gli amministratori. Nel consiglio comunale di martedì 27 giugno, l’amministrazione ha provveduto ad acquisire i beni in attuazione della convenzione stipulata il 28 marzo 2006, imprimendo la svolta su una lunga vicenda, alla quale si è però opposto il consigliere Roberto Gemetto.

Il consiglio comunale

“Si tratta di una convenzione ventennale, che al termine prevedeva la restituzione di un capannone e delle aree – ha spiegato l’assessore esterno al bilancio Marta Casiraghi - La società proprietaria della concessione è in liquidazione: le opere non sono state completate e manca un valore di opere di 21.000 euro. Anziché fare l’opera, l’azienda ha proposto di versare 27.000 euro. Anche l’inerzia ha un prezzo e il comune ha accettato il tappetino di usura. Ci verranno concessi il capannone e l’illuminazione in cambio dei 27.000 euro che è la contro prestazione dell’opera di oltre 500.000 euro che non hanno fatto (pari al 4%). Queste risorse le useremo per l’asfaltatura”.

A destra l’ex assessore Roberto Gemetto

Dopo una richiesta di chiarimento da parte del consigliere di minoranza Davide Piazza sulla sistemazione di una porzione ammalorata del piazzale (sarà a carico alla ditta e non al comune), il consigliere di maggioranza è sbottato: “Quando l’avevo proposto io, Marta aveva fatto il bastian contrario. C’era l’obbligo in convenzione di fare il tappetino, quindi va cambiata la convenzione e non portata avanti così” ha commentato anticipando il voto contrario. Ha replicato l’assessore Casiraghi: “Avevo detto che non potevamo accettare una cosa non collaudata, senza tappetino. Come si può dire che questa proposta economicamente non è valida?”. Il sindaco Laura Di Terlizzi ha precisato, mettendo fine al diverbio: “Stiamo chiedendo di modificare la convenzione per fare questa cosa”.
M.Mau.
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