Barzanò: ''Folgori'' è la raccolta di racconti di Riccardo Rossi, al debutto come autore

Riccardo Rossi, classe 1995, ha presentato presso PeregoLibri di Barzanò la sua prima raccolta di racconti dal titolo ''Folgori'': originario di Casatenovo, dove ha frequentato le scuole, si è poi trasferito ad Olgiate. Ha recentemente preso casa a Merate ed è perciò legato a tutto il nostro territorio, che compare come sfondo e location di alcune tra le sue storie ed è fonte di ispirazione, come si può notare in ''Bugie d'estate'', vicenda di una donna che abita a Brivio e scopre il tradimento del marito, uno dei racconti a cui l'autore si dichiara più affezionato, scritto nel 2019.
Durante gli anni di università ha frequentato un corso di scrittura e anche quando ha iniziato a lavorare ha continuato a coltivare la sua passione, iscrivendosi al corso dal titolo Scrivere di notte, presso una scuola milanese.
''Sicuramente nella scrittura dei miei racconti ho applicato quanto imparato nell'ambito della mia formazione, ma tanto fa la lettura'' ci ha raccontato Riccardo, sottolineando la necessità di essere curiosi, spaziando tra generi e autori diversi per poter avere una fonte da cui trarre ispirazione ed essere più consapevoli della propria scrittura.

Riccardo Rossi

Il genere a cui più si sente vicino è quello fantastico, che ha apprezzato attraverso le opere di autori come Bernard Quiriny, Marcel Aymé e Calvino con la lettura in particolare della raccolta di racconti fantastici ''Le cosmicomiche''. Altri scrittori importanti che lo hanno appassionato ed ''educato'' alla lettura e alla scrittura sono Michele Mari, Dumas, Roahl Dahl. Ma la sua fame di storie non si pone limiti, è la trama ad appassionarlo, a condurlo alla scelta di quale libro leggere e ad arrivare fino in fondo. Lo stesso entusiasmo lo guida nella scrittura che per lui è divertimento, è la possibilità di dare spazio alla propria immaginazione, creando un mondo soltanto tuo, a partire dalla storia: ''solo la letteratura può darti questa capacità di immaginare, per questo vale la pena ancora leggere oggi nel 2023. Quello che si legge inoltre rimane più impresso rispetto a ciò che si guarda in un video''. Il desiderio di Riccardo è che le persone leggendo possano divertirsi e scoprire quanto di bello c'è nella lettura per lasciarsi travolgere da un mondo che si costruisce intorno a noi.
Entrando più a fondo nel suo laboratorio di scrittore, si scopre che Riccardo scrive la prima stesura dei suoi racconti a mano; infatti, il suo quaderno lo segue ovunque vada, così da poter annotare l'illuminazione che, come una folgore, può nascere da diversi spunti che la realtà quotidianamente offre: questo è il motivo del titolo della raccolta "Folgori", che sta proprio a indicare la modalità con cui nascono le sue storie. A seguito della prima intuizione, sottopone i suoi racconti a revisione, spesso li alleggerisce, eliminando le parole ridondanti, o modificando la punteggiatura nel tentativo di rendere il più efficace possibile ciò che vuole comunicare: ''aspetto almeno una settimana per dimenticarmi il racconto e poi rivederlo, per trovare le parole giuste per quel personaggio, o sistemare la struttura della trama. Qui inizia il vero lavoro dello scrittore'' ci ha spiegato Riccardo.

Importante per la genesi di questa raccolta è stato anche il riscontro delle persone che hanno letto i racconti di Riccardo sul giornalino dal nome ''Dabbawalla'', progetto nato all'interno della libreria PeregoLibri di Barzanò, in cui lavora da cinque anni come libraio: è stato proprio lui a riprendere in mano il progetto del giornalino, dando ascolto alla sua passione per la scrittura, proponendo di aggiungervi dei racconti. Complimenti e critiche hanno aiutato l'autore a selezionare i migliori, a modificarli e riscriverli fino ad arrivare ai 27 racconti che compongono la raccolta, di cui alcuni inediti. Il giornalino ha aiutato Riccardo a finire le storie, avere un limite di spazio gli ha permesso di concludere la trama e questa opera prima potrebbe essere solo l'anticipo di altre opere; il suo obiettivo è infatti quello di arrivare a scrivere un romanzo, di cui i racconti sono sicuramente un ottimo esercizio preparatorio.
I racconti mostrano registri stilistici e anime differenti: c'è l'introspezione, il reportage, il mistero, l'ironia che Riccardo riconosce come sua cifra caratterizzante. Il pubblico a cui si rivolgono è ampio e comprende adulti, ma anche bambini: l'autore non si vuole porre limiti in merito ai lettori a cui rivolgersi, perché la scrittura non ha confini, è piacere e divertimento e non può essere incasellata.

A destra Mattia Conti che ha intervistato l'autore durante la presentazione del libro

''Folgori è una raccolta variegata, ricca e sfaccettata'' ha sottolineato Mattia Conti, noto scrittore, conduttore televisivo moltenese che ha intervistato Riccardo nella serata di presentazione dell'opera, nella quale l'ultimo racconto rivolge lo sguardo al presente. Si intitola "Primavera virale" e descrive un amore nato in ospedale durante il covid, periodo nel quale molte delle sue storie hanno preso vita.
Ogni lettore potrà perciò trovare nella raccolta una storia a cui si sente più vicino e lasciarsi trascinare dalle emozioni dei personaggi, dalle loro vicende per riscoprire il gusto per la lettura, attraverso la scrittura fresca di Riccardo, che avrà ancora tanto da raccontare.
C.F.
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