Barzanò: maxi intervento sul tetto della piscina, idea progettuale di circa 1 milione di euro

L'interno della piscina in un'immagine d'archivio
Un maxi intervento per riqualificare la struttura del centro natatorio di Villanova è al vaglio delle amministrazioni dei comuni soci: Monticello, Missaglia e, ovviamente, Barzanò. Si tratta della riqualificazione del tetto dell’edificio e di un'opera di efficientamento energetico. Complessivamente si prevedono investimenti per una cifra variabile fra i 900mila e il milione di euro.
In conseguenza di alcune infiltrazioni dovute a un’ammaloramento della copertura dell'impianto, realizzato nel 1985, le amministrazioni comunali avevano partecipato a un bando ministeriale per reperire i fondi necessari alla ristrutturazione della struttura. L’esito aveva però dato un risultato negativo, dal momento che il progetto non figurava nella graduatoria degli interventi finanziati.
Un ''semaforo rosso'' di fronte al quale le amministrazioni comunali coinvolte avevano deciso di non fermarsi e di cercare soluzioni alternative, anche alla luce del fatto che, un analogo bando, ma questa volta per la riqualificazione energetica della struttura mediante installazione di un impianto fotovoltaico, era stato ammesso e finanziato. Il costo complessivo di questo intervento – pari a circa 300mila euro – ha ottenuto una compartecipazione ai costi del 70% da parte di Regione Lombardia.
Rimasto scoperto il nodo della riqualificazione del tetto, i comuni di Barzanò, Monticello e Missaglia hanno, nelle scorse ore, valutato l’ipotesi di eseguire lo stesso la riqualificazione, ma con risorse proprie. Attualmente al vaglio dei tre sindaci c’è l’idea di realizzare un intervento progettuale del valore di circa 650mila euro. Cifra da suddividere fra gli stessi tre comuni proprietari dell’impianto.
Il progetto di sistemazione del tetto si articola in due fasi. Durante una prima fase – di più rapida esecuzione - dovrebbe essere realizzata una copertura provvisoria per porre fine alle infiltrazioni d’acqua piovana e garantire la piena operatività della struttura nel periodo invernale. I lavori di rifacimento completo del tetto – che richiedono tempi progettuali e burocratici più lunghi – arriverebbero in una seconda fase. Questo secondo intervento, decisamente più impattante e invasivo sulla struttura dovrebbe avvenire nel 2024 in concomitanza con l’arrivo di una stagione più favorevole all’esecuzione di questa tipologia di opere. Procedere in due fasi darebbe anche la possibilità, ai tre enti coinvolti, di non perdere il finanziamento ottenuto da Regione Lombardia per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico. Un’opera importante visti i rincari energetici degli ultimi anni. Secondo i calcoli effettuati in fase progettuale, l’impianto dovrebbe avere una potenza di circa 113kW, in grado di garantire la generazione di circa 132mila kWh all’anno. Attualmente la struttura ha un fabbisogno energetico di circa 500mila kWh annuali. Una volta realizzato l’impianto fotovoltaico, grazie al suo contributo in termini di produzione energetica, il fabbisogno complessivo della struttura, in termini di corrente elettrica, dovrebbe ridursi a 380mila kWh. Garantendo, quindi, una riduzione di circa il 26% dei prelievi energetici dalla rete con un “taglio” dei costi energetici superiore ai 40mila euro annui. Numeri che spiegano l’importanza che l’installazione dell’impianto fotovoltaico ha per il centro natatorio e quindi la necessità, per le amministrazioni comunali, di non perdere assolutamente il contributo finanziario ottenuto grazie al bando di Regione Lombardia.
Nel frattempo, qualora l’idea progettuale di procedere sulla copertura del tetto con due distinti interventi – il primo provvisorio, il secondo definitivo - dovesse andare in porto, già nelle prossime settimane i tre comuni proprietari del centro natatorio inizieranno ad andare alla ricerca delle risorse necessarie per avviare l’iter burocratico e progettuale.
L’idea condivisa dalle amministrazioni comunali è quella di ricorre all’uso dell’avanzo di bilancio, generato con le risorse risparmiate negli esercizi finanziari degli anni precedenti. Una scelta che dovrebbe ricevere un avvallo favorevole anche da parte dei diversi consigli comunali, già nel periodo estivo, presumibilmente nel mese di agosto.
L. A.
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