Castello B.za: il nuovo PGT disegnerà il futuro del paese. Ecco cosa dice il piano oggi

"Quale paese vogliamo?". È questa la domanda, retorica fino ad un certo punto, che l'amministrazione comunale di Castello di Brianza pone a tutti i cittadini. Il 31 luglio, infatti, sul sito del comune è stato pubblicato il modulo con cui i cittadini possono presentare suggerimenti e proposte per la variante generale al Piano di Governo del Territorio.

La panoramica dell’abitato di Cascinette Nere e,  sulla sinistra, dell’area dove sbucherà la variante
"Ne abbiamo parlato anche durante l'assemblea pubblica di giovedì scorso. Speriamo che arrivino tante idee e proposte da parte dei cittadini. Siamo all'inizio di un percorso che durerà 18/20 mesi. Per ora abbiamo stanziato 50mila euro necessari ad affidare gli incarichi ai professionisti che ci aiuteranno nello sviluppo del nuovo PGT" ha commentato il sindaco Aldo Riva. "Presteremo massima attenzione a non sverginare nuovi terreni perché vogliamo che il paese rimanga verde. Allo stesso tempo cercheremo di agevolare uno sviluppo graduale del paese di modo da garantire un ricambio generazionale. In tal senso si presterà particolare attenzione al recupero delle aree dismesse e si cercherà di agevolare chi ristruttura case vecchie".

Immagine satellitare del tracciato della variante, ricavata dalla presentazione che hanno illustrato in assemblea
Trovandoci agli albori di un percorso che si preannuncia molto importante per il futuro della comunità brianzollese, abbiamo deciso di analizzare i contenuti dell'attuale Piano di Governo del Territorio, di modo da permettere ai lettori di comprendere quale è la situazione oggi. Il PGT in vigore attualmente fu approvato nel lontano 2013, quando il sindaco era ancora Luigina De Capitani. In seguito, durante gli anni dell'attuale primo cittadino furono approvate due variazioni al PGT, una a luglio 2019 e una a giugno 2020. Come mostrano le tavole, recuperate sul portale PGTWEB della Regione Lombardia, esso divideva il paese in tre zone. La prima area che consideriamo è quella che confina con La Valletta Brianza.

Tracciato della tangenzialina sabina evidenziato su una porzione del PGT.
Anche questa è un’immagine ricava dalla presentazione utilizzata in assemblea

"Il 20 luglio la Provincia ha approvato il progetto esecutivo per la variante a Cascinette Nere. Il consiglio comunale farà lo stesso nella riunione di fine mese. L'intervento è finanziato con un contributo regionale pari a un milione di euro" ha spiegato il sindaco Riva. "Lo scopo del progetto è rimuovere il traffico, soprattutto quello pesante, dall'abitato di Cascinette Nere, aumentando la vivibilità per i residenti. La variante sarà lunga circa 520 metri e sarà realizzata adottando tutti gli accorgimenti necessari alla mitigazione ambientale".

Il futuro imbocco della tangenzialina Sabina da via Valmara
Durante l'iter che porterà alla redazione del nuovo PGT, inoltre, verrà sviluppato un attento studio geologico per l'area del paese più vicina alle colline. "In passato le zone di Prestabbio, Cascinette Nere e Cologna furono interessate da eventi franosi. Lo studio geologico permetterà di capire se gli ambiti di trasformazione esistenti potranno essere mantenuti oppure dovranno essere modificati" ha aggiunto il primo cittadino.
Sono addirittura quattro gli ambiti di trasformazione legati alla seconda opera destinata a modificare la viabilità a Castello di Brianza, ovvero la tangenzialina Sabina.

Via del Pascolo
"Entro agosto sarà pronto lo studio di fattibilità tecnico - economica che dovrà essere inviato in regione. Se dal Pirellone non formuleranno osservazioni, procederemo con l'incarico per il progetto esecutivo. Questo primo lotto è finanziato con un contributo regionale da 700mila euro" ha aggiunto Riva. Il riferimento è al tratto di strada, già previsto nel PGT del 2013, che collegherà via Valmara con via del Pascolo e poi, con la zona industriale. Ciò consentirà di togliere dal centro tutto il traffico, soprattutto pesante, che da Bevera si dirige verso le fabbriche.

Il cantiere del centro polifunzionale

"In relazione a questo progetto, intendiamo procedere ad una ristrutturazione di via del Pascolo di modo da poter indirizzare il traffico su quella strada in attesa della realizzazione del secondo lotto della tangenzialina. Lì, tra l'altro, ci sono gli appartamenti lasciati incompiuti dopo il fallimento della cooperativa che aveva in gestione l'area" ha spiegato il primo cittadino. "Più avanti lungo il tracciato della tangenzialina, ovvero in corrispondenza della ex cava, erano previsti due ambiti di trasformazione, non so se verranno mantenuti. Vedremo" ha precisato il sindaco.

Via De Amicis
Il riferimento, come evidenziano le tavole, è all'AT13c, avente destinazione produttiva, e all'AT13b, con destinazione residenziale. Lungo via del Pascolo, lo ricordiamo, si trova anche il cantiere della nuova struttura pubblica polifunzionale. "La struttura sarà pronta entro autunno 2024. Ci sono stati dei ritardi rispetto al cronoprogramma iniziale. Nel mentre procederemo a ristrutturare anche via De Amicis poiché lì ci sarà l'accesso secondario al centro polifunzionale ma anche l'orto didattico che a febbraio verrà dato in gestione alla scuola" ha aggiunto Riva. "Durante l'iter per il nuovo PGT, comunque, intendiamo lavorare anche ad uno studio relativo ad una possibile rete di sentieri e piste ciclopedonali che colleghi le frazioni".

Ingresso secondario centro polifunzionale
Tornando alla viabilità, ciò che forse non tutti si ricorderanno è che, come evidenziato dalla seconda tavola, il PGT del 2013 prevedeva una terza, importante, variante che avrebbe dovuto collegare via Lecco a Via Valmara attraverso i campi in modo da togliere l'attuale traffico dal centro cittadino. Un tracciato a cui sarebbero legati ben sei ambiti di trasformazione, tutti con un'ipotetica destinazione residenziale. Si noti poi la presenza di un ambito di recupero urbano di 37mila 885metri quadri in corrispondenza dell'ex allevamento intensivo di vitelli. Stando alle normative, esso avrebbe una superficie lorda massima di pavimento pari a 3mila 500metri quadri. Lì accanto erano stati individuati due permessi di costruzione convenzionati, entrambi con prescrizioni per la progettazione riguardanti il contenimento dell'altezza degli edifici e la cura della qualità architettonica. Si tratterebbe, in altre parole, di un enorme progetto di valorizzazione residenziale di un'area marginale del paese, solo in parte già sfruttata.

L'orto didattico
Versa in condizioni nettamente peggiori la zona della ex tessitura e della ex tintoria, corrispondente all'AT 2. Parte di quest'area fu interessata dalla variante approvata nel luglio 2019 dall'attuale amministrazione. "In un'area di 5mila 400 metri quadrati, nettamente separata dai capannoni, dovrebbe sorgere il nuovo plesso scolastico. Entro l'inizio del prossimo anno vorremmo affidare l'incarico per uno studio di fattibilità tecnico - economica. Qualora esso abbia esito positivo, potremmo poi iniziare a cercare dei finanziamenti" ha spiegato Riva. "Come ho detto in assemblea, l'attuale scuola è vecchia e non è pensabile demolirla e ricostruirla lì perché non sapremmo dove spostare le attività per i due anni necessari al completamento dei lavori".

L'area dove sorgerà la scuola nuova

Per un progetto ancora embrionale, ce n'è un altro che procede speditamente, ovvero il nuovo supermercato. Con la voltura della pratica edilizia recentemente pubblicata sull'albo pretorio è ormai noto a tutti che il nuovo centro commerciale sarà il primo punto vendita de Il Gigante in provincia di Lecco. Pur essendo il più importante, quello relativo all'AT12 non è l'unico ambito di trasformazione che concretizzatosi negli ultimi anni. Nel febbraio 2020, infatti, la giunta adottò il Permesso di Costruire Convenzionato numero 10, relativo ad area industriale alla Moiacchina. In seguito, hanno ricevuto il via libera anche il P.L. 3, il Permesso di Costruire Convenzionato 6, entrambi situati nell'area di Brianzola, e l'ambito di trasformazione 10A, inerente alla costruzione di una residenza nella parte alta di Cologna.

L'indicazione dell’area dove sorgerà la scuola su una porzione del PGT. Anche questa è un’immagine
ricavata dalla presentazione che hanno usato in assemblea
Questo è il riassunto per sommi capi dello stato di fatto oggi. Ora spetta ai cittadini residenti all'ombra della Castello della Regina Teodolinda contribuire a disegnare il futuro di Castello di Brianza con osservazioni e proposte che confluiranno nell'iter del nuovo PGT. Per farlo, come preannunciato, è necessario utilizzare l'apposito modulo scaricabile sul sito del comune. L'amministrazione ha concesso 90 giorni di tempo ai privati per presentare le loro idee.
A.Bes.
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