Rogeno: pestaggio nell'estate 2016, arrivano due condanne

La Procura, nella persona del vpo Caterina Scarselli, ha chiesto la condanna dei tre imputati a 2 anni e 4 mesi, ritenendoli indistintamente colpevoli dell'aggressione patita il 21 luglio 2016 da una coppia di Rogeno, malmenata fuori dalla propria abitazione.

Il giudice monocratico Paolo Salvatore quest'oggi ha invece assolto il presunto ''palo'', scremando anche le responsabilità in capo agli altri due soggetti a processo – i fratelli Denis e Massimiliano V. - irrogando loro una pena pari a un anno e 9 mesi.
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Assistiti dall'avvocato Luca Crippa, quest'ultimi, prima della discussione, avevano optato per rendere spontanee dichiarazioni, cercando di fornire all'accaduto una cornice diversa da quella offerta in Aula, invece, dalle vittime.

I denuncianti avevano parlato infatti di un pestaggio brutale e gratuito. Massimiliano V., tornando con la memoria all'estate di 7 anni fa, ha invece raccontato di aver portato nel pomeriggio moglie e figlio al lago a dar da mangiare ai cigni, trovando al ritorno la portiera dell'auto – parcheggiata a ridosso dell'abitazione della famiglia dei querelanti – danneggiata con dello sverniciatore a suo dire fatto appositamente sgocciolare da un pennello dal padre dell'uomo poi finito in ospedale con una serie di lesioni compatibili con calci e pugni.

Alla bagarre oggetto del procedimento si sarebbe arrivati, a detta sempre nell'imputato, quando, invece di andare subito dai Carabinieri, in serata, sarebbe tornato a Rogeno con il fratello per tentare di avere un chiarimento con l'anziano circa il danno subito. Dalle parole si sarebbe passati però ben presto ai fatti, con Denis che, per primo, avrebbe colpito la persona offesa con un pugno, venendo a sua volta “attaccato”, facendo così scattare la reazione difensiva dello stesso Massimiliano che avrebbe così sferrato un calcio alla controparte, prima di salire in auto.

''Non abbiamo cercato di investirli come hanno detto'' ha altresì aggiunto l'imputato, ricordando anche di aver subito la rottura dal lunotto posteriore della vettura da parte del padre dell'uomo picchiato, uscito di casa armato di un bastone.

''Mi spiace averlo colpito'' ha aggiunto a sua volta Denis, confermando la versione del fratello. ''Avremmo fatto meglio ad andare subito dai Carabinieri'' la sua conclusione, evidenziando anche di aver offerto un risarcimento alle vittime, rifiutato dalle stesse.

Assente Domenico M., il terzo imputato, difeso dall'avvocato Alberto Cattaneo, tirato in ballo dei denuncianti quali supposto guardaspalle degli altri due, senza portare prove circa la sua responsabilità come asserito dal legale. Si è spinto a chiedere l'assoluzione anche l'avvocato Luca Crippa per i fratelli: avrebbero agito uno per legittima difesa e l'altro in soccorso difensivo, nella sua versione. Evidentemente non sposata dal giudice.
A.M.
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