Oggiono: il Circolo Tenchio sulla mostra dedicata alla Carniti

Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del Circolo Culturale Angelo Tenchio in relazione alla mostra  ''Epopea e mito della nautica in Brianza'' che prosegue anche questo fine settimana:

Ogni anno il Circolo Culturale Angelo Tenchio, in occasione di Ville Aperte, proponeva in Villa Sironi la Mostra su un progetto legato al mondo dell’Arte, presentando approfondimenti su di un artista, espressione del suo periodo storico, reinterpretato poi dalle nostre artiste e dai nostri artisti e coinvolgendo alcuni licei del nostro territorio.

Quest’anno cade il 70° Anniversario della fondazione della Carniti Motori Fuoribordo e non si poteva non celebrare quel periodo epico della nautica in Brianza.

Abbiamo colto al volo l’idea suggerita da Giuseppe Giudici, ex-dipendente Carniti e del nostro Assessore alla Cultura Giandomenico Corti: così ha preso il via il progetto di celebrare questo Mito.

Il Circolo Culturale Angelo Tenchio ha curato l’allestimento, cercando di organizzare al meglio il materiale raccolto, in modo da poter comunicare al visitatore  la grande creatività tecnica ed innovativa dell’azienda, senza appesantire con l’informazione tecnica, giocando sugli spazi, lasciando piena libertà di movimento attorno ai vari modelli.
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Si sono poi uniti alcuni ex-dipendenti, Paolo, Battista, Ernesto, Enrico e Nicoletta, che sono stati indispensabili nell’allestimento della Mostra, e le famiglie dei piloti oggionesi che hanno fornito foto e documenti.
Il tutto è stato reso possibile grazie al consenso della famiglia Carniti.

Gli artisti del Circolo Culturale Angelo Tenchio, Cesare Canali, Fabrizio Redaelli e Pietro Galbusera, hanno realizzato un murales sulle pareti della darsena a lago, per far rivivere un luogo mitico, dove piloti e tecnici provavano i motori fuoribordo. Questo, infatti, era non solo il laboratorio di prova dei prototipi, di collaudo e di messa a punto dei motori per le gare, ma anche un palcoscenico per i bambini e per i ragazzi, che passavano i pomeriggi al rombo dei motori, sognando di diventare piloti.
Cesare, Fabrizio e Pietro con la prospettiva degli scafi e l’espressione tesa e concentrata dei volti dei piloti hanno saputo comunicare l’adrenalina della gara, una lotta fra pilota, motore e acqua. 
Direi che l’affresco sia la metafora dell’entusiasmante dinamismo di quegli anni, in cui la nostra Oggiono era conosciuta nel mondo.

La Carniti, la grande fabbrica, non ha fornito solo lavoro, ma è stata anche una fucina dove molti ragazzi si sono formati, ragazzi che, appena usciti dalla scuola, si affacciavano alla vita con entusiasmo, ansiosi di progettare il loro futuro. E, alla Carniti hanno avuto modo di scoprire e di sviluppare le loro potenzialità, studiando alle scuole serali, per spendere poi la nuova professionalità acquisita nella fabbrica. Infatti questo imprenditore ha avuto la capacità di attorniarsi dei migliori tecnici e delle migliori intelligenze in campo della meccanica e della ricerca.
Fondamentale e indispensabile è stata la collaborazione del grande Enrico Conti, (un uomo acqua e motori) che ha fornito moltissimo materiale, ricreando tutta la produzione Carniti e non solo, in modo tale che pure io, che so di lettere, ma non di motori, ho capito molti segreti della meccanica.
Nell’allestimento di questa Mostra, che ricostruisce la vita lavorativa e professionale di molti oggionesi, ho sentito in lui quella carica di adrenalina che gli scatta quando, ancora oggi da pilota partecipa alle gare, naturalmente con Fuoribordo Carniti, che ancor oggi ci fanno volare sull’acqua

Un pensiero va ai nostri piloti oggionesi, Luigi Dell’Oro, Vittorio Pirovano, Augusto Panzeri, Sergio e Pierluigi Carniti e al lecchese Angelo Vassena, che noi, da piccoli, vedevamo come eroi, ci facevano sognare e portavano con onore il nome di Oggiono per il mondo.
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Il Circolo Culturale Angelo Tenchio con questo evento vuole rendere omaggio a Oggiono, a quelle persone, piloti, tecnici e maestranze, che hanno reso possibile la realizzazione di un sogno per l’acqua e sull’acqua e a quella imprenditoria capace di amalgamare le menti, le braccia e le passioni e di rendere unica un’esperienza, di cui alcuni, oggi, hanno solo sentito raccontare.

L’obiettivo di questa mostra è quello di risvegliare negli Oggionesi l’orgoglio del loro passato, il piacere di coniugare creativamente e concretamente il lavoro, lo sport, e la passione per le corse motonautiche d’epoca, rivivendo la memoria di un percorso di successi e di primati mondiali.

Oggi si parla di lavoro.

Ci auguriamo di poter offrire non solo una documentazione storica di un’ impresa gloriosa, ma anche uno stimolo alle varie forze sociali, imprenditoriali e di lavoro per una nuova primavera economica del nostro territorio.
E questo sogno non può che nascere dalla presa di coscienza del nostro passato, animati dall’amore e dalla passione per la nostra Oggiono.
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