Lomaniga: dalla scuola don Ferri un appello al territorio, ''disabilità e BES in aumento''
Un grido di aiuto per un'esigenza che è comune a molte altre realtà del territorio. Il numero di piccoli alunni con difficoltà nello sviluppo nei primi anni di vita è in costante aumento e la scuola dell'infanzia don Giovanni Ferri di Lomaniga si appella al territorio e alle famiglie con l'obiettivo di sensibilizzare rispetto ad una situazione oggettivamente difficile. Perchè spesso, nonostante la buona volontà e l'impegno profusi nell'accogliere tutti i bambini, ci si scontra con costi elevati che senza aiuti da parte delle istituzioni, una piccola realtà scolastica come quella missagliese fatica a sostenere.
''Siamo una scuola paritaria in un territorio che si appoggia al privato per necessità, non avendo copertura sufficiente attraverso il servizio pubblico. Non siamo una scuola d'élite, ma una scuola per tutti...dove tutti sono accolti come dono prezioso'' si legge nel volantino che proprio in queste settimane la scuola sta diffondendo per spiegare, anche attraverso i numeri, la situazione.
Nell'anno scolastico che ha preso il via da qualche settimana, la scuola di Lomaniga sta accogliendo quattro bambini con certificazione di disabilità, ma solo il trascorrere del tempo rileverà l'eventuale presenza di altri alunni con bisogni educativi speciali (BES). Un percorso delicato nel quale le insegnanti - coordinate da Emanuela Gervasio - accompagnano la famiglia nel chiedere una valutazione specialistica presso la neuropsichiatria territoriale, affiancando poi un educatore ad hoc. Una figura essenziale per sostenere il bambino tempestivamente e con professionalità in questo primo periodo di vita, particolarmente fertile.
E' proprio la scuola dell'infanzia il primo luogo in cui ci si accorge degli eventuali bisogni speciali da parte dei piccoli iscritti. Purtroppo però i pochi contributi esterni non coprono le spese sostenute nonostante il numero di bambini disabili o con difficoltà nello sviluppo sia in costante crescita. Le certificazioni di disabilità il più delle volte arrivano in ritardo e anche quando ci sono, i contributi delle istituzioni riescono a coprire al massimo 25 ore di educatore rispetto alle 40 frequentate dal bambino e le altre sono a carico della scuola.
Guardando alla situazione attuale, i comuni di provenienza degli alunni iscritti alla scuola di Lomaniga consentono di pagare l'assistenza educativa per 42 ore a settimana complessivamente, mentre altrettanto dovrebbe fare lo Stato. Peccato che in quest'ultimo caso le risorse arriveranno a giugno 2024, dunque ad anno scolastico quasi concluso.
Le esigenze dei piccoli iscritti però, sono superiori, tanto che la struttura di Lomaniga è riuscita ad organizzare coperture per 105 ore a settimana. In alcune ore il rapporto bambini/educatore sarà 1:1, in altre 1:2 poichè fare di più - tenendo conto delle risorse a disposizione - non era possibile. Eppure in questa situazione, nonostante le risorse interne e quelle garantite dalle istituzioni, lo scoperto preventivato ammonterà a circa 25mila euro.
Una situazione analoga a quella già vissuta lo scorso anno quando la scuola ha accolto e accompagnato tre bambini con bisogni speciali, consentendo loro di crescere moltissimo. Eppure la struttura di Lomaniga ha dovuto sostenere un costo di 35mila euro con le sue sole forse e facendo debiti.
''Abbiamo bisogno del tuo sostegno per offrire la necessaria attenzione educativa e tempestività ai bambini che ne hanno bisogno, in una finestra di sviluppo che la natura dispone come speciale e fondamentale e che tanto contribuisce al loro futuro'' si legge ancora nel documento diffuso dalla scuola. ''E' una questione di etica, di giustizia sociale, di diritti civili. Se fosse tuo figlio o tuo nipote non vorresti nulla di meno''.
In questo quadro di difficoltà la scuola dell'infanzia don Ferri ha dunque pensato di proporre delle formule di donazione (a partire da un euro) alle quali sono state collegate dei piccoli segni simbolici, ovvero delle calamite o piastrelle, per lasciare un segno tangibile dell'aiuto donato alla scuola e ai suoi piccoli protagonisti.
''Il TUO aiuto per il SUO futuro'' lo slogan di questa campagna speciale che chiama all'appello tutti coloro che hanno a cuore le sorti della scuola lomanighese ma più in generale dei bambini, che meritano aiuto e soprattutto uguali diritti.
''Siamo una scuola paritaria in un territorio che si appoggia al privato per necessità, non avendo copertura sufficiente attraverso il servizio pubblico. Non siamo una scuola d'élite, ma una scuola per tutti...dove tutti sono accolti come dono prezioso'' si legge nel volantino che proprio in queste settimane la scuola sta diffondendo per spiegare, anche attraverso i numeri, la situazione.
Nell'anno scolastico che ha preso il via da qualche settimana, la scuola di Lomaniga sta accogliendo quattro bambini con certificazione di disabilità, ma solo il trascorrere del tempo rileverà l'eventuale presenza di altri alunni con bisogni educativi speciali (BES). Un percorso delicato nel quale le insegnanti - coordinate da Emanuela Gervasio - accompagnano la famiglia nel chiedere una valutazione specialistica presso la neuropsichiatria territoriale, affiancando poi un educatore ad hoc. Una figura essenziale per sostenere il bambino tempestivamente e con professionalità in questo primo periodo di vita, particolarmente fertile.
E' proprio la scuola dell'infanzia il primo luogo in cui ci si accorge degli eventuali bisogni speciali da parte dei piccoli iscritti. Purtroppo però i pochi contributi esterni non coprono le spese sostenute nonostante il numero di bambini disabili o con difficoltà nello sviluppo sia in costante crescita. Le certificazioni di disabilità il più delle volte arrivano in ritardo e anche quando ci sono, i contributi delle istituzioni riescono a coprire al massimo 25 ore di educatore rispetto alle 40 frequentate dal bambino e le altre sono a carico della scuola.
Guardando alla situazione attuale, i comuni di provenienza degli alunni iscritti alla scuola di Lomaniga consentono di pagare l'assistenza educativa per 42 ore a settimana complessivamente, mentre altrettanto dovrebbe fare lo Stato. Peccato che in quest'ultimo caso le risorse arriveranno a giugno 2024, dunque ad anno scolastico quasi concluso.
Le esigenze dei piccoli iscritti però, sono superiori, tanto che la struttura di Lomaniga è riuscita ad organizzare coperture per 105 ore a settimana. In alcune ore il rapporto bambini/educatore sarà 1:1, in altre 1:2 poichè fare di più - tenendo conto delle risorse a disposizione - non era possibile. Eppure in questa situazione, nonostante le risorse interne e quelle garantite dalle istituzioni, lo scoperto preventivato ammonterà a circa 25mila euro.
Una situazione analoga a quella già vissuta lo scorso anno quando la scuola ha accolto e accompagnato tre bambini con bisogni speciali, consentendo loro di crescere moltissimo. Eppure la struttura di Lomaniga ha dovuto sostenere un costo di 35mila euro con le sue sole forse e facendo debiti.
''Abbiamo bisogno del tuo sostegno per offrire la necessaria attenzione educativa e tempestività ai bambini che ne hanno bisogno, in una finestra di sviluppo che la natura dispone come speciale e fondamentale e che tanto contribuisce al loro futuro'' si legge ancora nel documento diffuso dalla scuola. ''E' una questione di etica, di giustizia sociale, di diritti civili. Se fosse tuo figlio o tuo nipote non vorresti nulla di meno''.
In questo quadro di difficoltà la scuola dell'infanzia don Ferri ha dunque pensato di proporre delle formule di donazione (a partire da un euro) alle quali sono state collegate dei piccoli segni simbolici, ovvero delle calamite o piastrelle, per lasciare un segno tangibile dell'aiuto donato alla scuola e ai suoi piccoli protagonisti.
''Il TUO aiuto per il SUO futuro'' lo slogan di questa campagna speciale che chiama all'appello tutti coloro che hanno a cuore le sorti della scuola lomanighese ma più in generale dei bambini, che meritano aiuto e soprattutto uguali diritti.
G.C.