Oggiono: dall'Etna a Roma in bici. Prosegue il giro di Lago
Dopo aver scalato l'Etna in bicicletta, Stefano Lago del Velo Club di Oggiono e il suo amico Giulio Galleani hanno iniziato il loro ''giro d'Italia risalendo lo stivale'' verso la Lombardia e verso casa.
La prima parte di questo percorso è stata compiuta partendo da Catania con destinazione Roma. ''Questo viaggio in bicicletta è stato pensato, prima di tutto, come una vacanza eco-friendly, compiuta dopo la scalata dell’Etna, risalendo l’Italia fino a casa'' ci ha detto Lago ricordando la prima tappa del viaggio di ritorno. ''Nelle prime ore della mattina siamo partiti da Catania in direzione Messina, attraversando la città nel pieno del suo traffico, proseguendo lungo una pista ciclabile che ci ha condotti verso Acireale. Ad accompagnarci un vento caldissimo e delle temperature piuttosto elevate''.
Lungo il tragitto i due ciclisti si sono concessi due soste alla scoperta della storia locale. Prima a Giardini Naxos, comune nel cui territorio vi è un antichissimo insediamento greco. Una seconda nella splendida Taormina, ricca di palazzi d’epoca e con un mare limpido e bellissimo.
Raggiunta Messina e riattraversato lo stretto, il viaggio in bicicletta è proseguito lungo la costa fino a Bagnara Calabra dove Lago e Galleani sono arrivati al termine di un percorso lungo 129 chilometri con 1234 metri di salita.
Il terzo giorno di viaggio ad attenderli vi era una tappa simile. Altri 135 chilometri con 1560 metri di dislivello per raggiungere Gizzeria Lido. Un tragitto lungo la costa calabra fra ''un’alternanza continua tra natura incontaminata, località turistiche rinomate, rifiuti abbandonati e città portuali come Gioia Tauro'' ha raccontato Lago ricordando anche Tropea, rinomato centro affacciato sul mare. ''Tropea è stupenda, sia per le acque del mare su cui si affaccia sia per la stessa parte antica della cittadina, costruita su una rupe a strapiombo sul mar Tirreno''.
Il giorno successivo, quarta tappa del viaggio, i due ciclisti hanno affrontato un lungo tragitto di oltre 160 chilometri in larga parte proseguendo lungo la costa calabra, fino a raggiungere Maratea dopo 1600 metri di dislivello.
''All’inizio, e per metà percorso, il tragitto è stato principalmente pianeggiante. Abbiamo attraversato vari borghi, tra i quali Amantea e Diamante che sono particolarmente belli. Luoghi dove la storia si mischia ad un mare splendido e alla quotidianità locale, un po’ stravolta dal turismo estivo'' ci ha spiegato ancora Lago.
Un percorso che nelle sue fasi finali è cambiato pedalata dopo pedalata, avvicinandosi al confine fra Calabria e Basilicata. ''Arrivati a Praia a Mare e Maratea abbiamo due paesini caratterizzati dalle montagne a strapiombo sul mare con spiagge da sogno e acque cristalline''.
Proprio a Maratea, destinazione di questa quarta tappa di viaggio, i due ciclisti non si sono fermati e hanno affrontato la salita che li ha portati al Cristo Redentore. Un’imponente statua raffigurante Gesù Cristo collocata sulla cima del monte San Biagio. Con i suoi 21 metri di altezza è la seconda statua più alta d’Italia.
''Domina il porto e ricorda un po' il più noto Cristo Redentore di Rio de Janeiro che però si affaccia verso il mare, mentre il Cristo di Maratea è particolare perché volge le spalle al mare e, con le sue braccia, sembra avvolgere la Basilica di San Biagio e il paese. Salendo verso la statua si rimane affascinati dallo splendido paesaggio sottostante del golfo di Policastro'' ha aggiunto l'atleta di Lomagna.
La quinta e sesta tappa di viaggio sono state piuttosto simili, due percorsi da poco meno di 140 chilometri e circa 1500 metri di salite. Il primo giorno ripartendo da Maratea in direzione di Agropoli, lungo la costa. Un tragitto iniziato con ''il magnifico golfo di Policastro e il suo paesaggio da sogno che regala spettacoli naturali incredibili'', per proseguire poi verso paesi come Pisciotta, Pioppi e Acciaroli.
Il secondo giorno partendo da Agropoli verso Castellammare di Stabia iniziando a percorrere la Costiera Amalfitana. ''Siamo rimasti colpiti dal cambio radicale dell’ordine e della pulizia che abbiamo incontrato in Costiera, e che non c’era nei chilometri precedenti. Lungo il tragitto si trovano paesaggi incredibili, colori accesi e sfavillanti sia nel mare sia nella natura. Amalfi, Praiano, Positano e Sorrento sono delle vere perle incastonate nella scogliera''. Una serie di paesaggi ''da cartolina'' e affacciati sul mare'' che hanno accolto e accompagnato Lago e Galleani nel primo tratto di strada in Campania.
Una ''città ricca di storia'' ha aggiunto Lago ricordando le visite effettuate presso le chiese e i palazzi antichi del centro. Il giorno successivo – ottava tappa del viaggio – i due ciclisti hanno abbandonato la costa affacciata sul mare per percorrere la strada che li ha condotti a Castel Gandolfo, residenza estiva dei papi, attraversando Latina e il parco dei Castelli Romani e pedalando vicino ai laghi di Nemi e di Albano, entrambi di origine vulcanica. L’indomani la partenza della nona tappa del viaggio, verso Roma, la città eterna.
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La prima parte di questo percorso è stata compiuta partendo da Catania con destinazione Roma. ''Questo viaggio in bicicletta è stato pensato, prima di tutto, come una vacanza eco-friendly, compiuta dopo la scalata dell’Etna, risalendo l’Italia fino a casa'' ci ha detto Lago ricordando la prima tappa del viaggio di ritorno. ''Nelle prime ore della mattina siamo partiti da Catania in direzione Messina, attraversando la città nel pieno del suo traffico, proseguendo lungo una pista ciclabile che ci ha condotti verso Acireale. Ad accompagnarci un vento caldissimo e delle temperature piuttosto elevate''.
Bagnara Calabra (Reggio Calabria)
Lungo il tragitto i due ciclisti si sono concessi due soste alla scoperta della storia locale. Prima a Giardini Naxos, comune nel cui territorio vi è un antichissimo insediamento greco. Una seconda nella splendida Taormina, ricca di palazzi d’epoca e con un mare limpido e bellissimo.
Raggiunta Messina e riattraversato lo stretto, il viaggio in bicicletta è proseguito lungo la costa fino a Bagnara Calabra dove Lago e Galleani sono arrivati al termine di un percorso lungo 129 chilometri con 1234 metri di salita.
Stefano Lago
Il terzo giorno di viaggio ad attenderli vi era una tappa simile. Altri 135 chilometri con 1560 metri di dislivello per raggiungere Gizzeria Lido. Un tragitto lungo la costa calabra fra ''un’alternanza continua tra natura incontaminata, località turistiche rinomate, rifiuti abbandonati e città portuali come Gioia Tauro'' ha raccontato Lago ricordando anche Tropea, rinomato centro affacciato sul mare. ''Tropea è stupenda, sia per le acque del mare su cui si affaccia sia per la stessa parte antica della cittadina, costruita su una rupe a strapiombo sul mar Tirreno''.
Tropea (Vibo Valentia)
Il giorno successivo, quarta tappa del viaggio, i due ciclisti hanno affrontato un lungo tragitto di oltre 160 chilometri in larga parte proseguendo lungo la costa calabra, fino a raggiungere Maratea dopo 1600 metri di dislivello.
''All’inizio, e per metà percorso, il tragitto è stato principalmente pianeggiante. Abbiamo attraversato vari borghi, tra i quali Amantea e Diamante che sono particolarmente belli. Luoghi dove la storia si mischia ad un mare splendido e alla quotidianità locale, un po’ stravolta dal turismo estivo'' ci ha spiegato ancora Lago.
Un percorso che nelle sue fasi finali è cambiato pedalata dopo pedalata, avvicinandosi al confine fra Calabria e Basilicata. ''Arrivati a Praia a Mare e Maratea abbiamo due paesini caratterizzati dalle montagne a strapiombo sul mare con spiagge da sogno e acque cristalline''.
Maratea (Potenza)
Proprio a Maratea, destinazione di questa quarta tappa di viaggio, i due ciclisti non si sono fermati e hanno affrontato la salita che li ha portati al Cristo Redentore. Un’imponente statua raffigurante Gesù Cristo collocata sulla cima del monte San Biagio. Con i suoi 21 metri di altezza è la seconda statua più alta d’Italia.
''Domina il porto e ricorda un po' il più noto Cristo Redentore di Rio de Janeiro che però si affaccia verso il mare, mentre il Cristo di Maratea è particolare perché volge le spalle al mare e, con le sue braccia, sembra avvolgere la Basilica di San Biagio e il paese. Salendo verso la statua si rimane affascinati dallo splendido paesaggio sottostante del golfo di Policastro'' ha aggiunto l'atleta di Lomagna.
La quinta e sesta tappa di viaggio sono state piuttosto simili, due percorsi da poco meno di 140 chilometri e circa 1500 metri di salite. Il primo giorno ripartendo da Maratea in direzione di Agropoli, lungo la costa. Un tragitto iniziato con ''il magnifico golfo di Policastro e il suo paesaggio da sogno che regala spettacoli naturali incredibili'', per proseguire poi verso paesi come Pisciotta, Pioppi e Acciaroli.
Da Agropoli a Castellamare di Stabia
Il secondo giorno partendo da Agropoli verso Castellammare di Stabia iniziando a percorrere la Costiera Amalfitana. ''Siamo rimasti colpiti dal cambio radicale dell’ordine e della pulizia che abbiamo incontrato in Costiera, e che non c’era nei chilometri precedenti. Lungo il tragitto si trovano paesaggi incredibili, colori accesi e sfavillanti sia nel mare sia nella natura. Amalfi, Praiano, Positano e Sorrento sono delle vere perle incastonate nella scogliera''. Una serie di paesaggi ''da cartolina'' e affacciati sul mare'' che hanno accolto e accompagnato Lago e Galleani nel primo tratto di strada in Campania.
Napoli
Due giorni separano ancora i due ciclisti dall’arrivo nella capitale. Due giorni percorsi in bicicletta affrontando tragitti leggermente più brevi dei precedenti, ma sempre superiori ai 120 chilometri, con pendenze fra i 600 e i 1000 metri di dislivello.
Ripartiti da Castellamare di Stabia, Lago e Galleani hanno attraversato Napoli di prima mattina per evitare il traffico, toccando poi Pozzuoli, Castel Volturno e Mondragone fino a lasciare la Campania per il Lazio, con l’arrivo a Gaeta. 
Da Gaeta a Castel Gandolfo
Una ''città ricca di storia'' ha aggiunto Lago ricordando le visite effettuate presso le chiese e i palazzi antichi del centro. Il giorno successivo – ottava tappa del viaggio – i due ciclisti hanno abbandonato la costa affacciata sul mare per percorrere la strada che li ha condotti a Castel Gandolfo, residenza estiva dei papi, attraversando Latina e il parco dei Castelli Romani e pedalando vicino ai laghi di Nemi e di Albano, entrambi di origine vulcanica. L’indomani la partenza della nona tappa del viaggio, verso Roma, la città eterna.
2/continua...
L.A.