Da Annone a Ello: altri lavori di Land Art fra i luoghi di fede

L’uomo e la natura: una relazione sacra e profonda. È stato questo il filo conduttore dei due eventi che hanno animato gli ultimi weekend di settembre, lo scorso fine settimana nel tratto Dolzago, Castello e Colle Brianza, per concludere, nella giornata di sabato 30 settembre, con il tratto dell’Antico percorso di Fede che collega i comuni di Annone di B.za, Oggiono ed Ello
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''Come cooperativa Liberi Sogni abbiamo lanciato un appello, al quale hanno risposto molti artisti con diverse idee e proposte. Abbiamo posto al centro la relazione tra l’uomo e la natura, cercando di sottolineare la necessità di riconnessione tra questi due elementi su un piano sensoriale ed emotivo” ha spiegato Veronica Pandiani referente del progetto e membro della cooperativa Liberi Sogni, capofila dell’iniziativa finanziata dalla Fondazione comunitaria del Lecchese Onlus e Lario Reti Holding. 
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Le giornate, che hanno visto protagonista l’Antico percorso di fede dell’Alta Brianza, sono state infatti curate dalla cooperativa sociale in collaborazione con una fitta rete di associazioni locali, tra queste i gruppi di volontari di Annone e Colle Brianza, l’associazione Oggiono per l’Ambiente, il sezione oggionese del CAI, il gruppo dedicato alla terza età di Ello, il gruppo missionario di Dolzago ed il gruppo Prochiesa Brianzola di Castello B.za.
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La giornata, dedicata alla riscoperta degli angoli più caratteristici del nostro territorio, è iniziata ad Annone, presso il lago in località ONA.  I presenti hanno potuto osservare l’installazione dell’artista Karin Van Der Molen dal titolo ''Cellule''.
L’istallazione scultorea collega gli alberi e il lago di Annone alla tradizione locale dell’apicoltura. L’artista si ispira al rapporto tra l'uomo e la natura, e agli elementi storico-culturali che interessano il luogo in cui crea la sue opere site-specific, utilizzando materiali che si reperiscono nell’ambiente circostante.
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L’installazione, realizzata con il materiale del canneto, si inserisce nel quadro naturale richiamandone gli elementi: ''L’idea è quella di realizzare opere che si inseriscano perfettamente nel contesto naturale, che non lo stravolgano ma che ne richiamino gli elementi. Speriamo che queste istallazioni facciano comprendere come mondo antropico e mondo naturale possano trovare un’armonia, è questo quello che dobbiamo preservare e ciò a cui dovremmo tendere'' ha spiegato l’artista. 
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Al momento dell’inaugurazione erano presenti il sindaco di Annone Patrizio Sidoti, il presidente dei Volontari del Verde Tiziano Corti, l’assessore ai lavori pubblici Dario Benini, la presidente della Biblioteca Maria Bartesaghi, il consigliere alla cultura Marta Castelnuovo, il sindaco di Oggiono Chiara Narciso.
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In rappresentanza del Comune di Ello hanno presenziato il vicesindaco Danilo Riva, l’assessore Tommaso Tentorio e i consiglieri Stefania Tavola e Francesco Tentori. 
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Durante la presentazione l'artista ha fatto una dimostrazione del suo lavoro, mostrando come rivestire alcuni cesti utilizzando le canne del lago. ''Oltre a tutti gli intervenuti, ringraziano i Volontari del Verde che si sono dimostrati come sempre disponibili nel segnalare l'Antico Percorso di Fede e Veronica Pandiani e Manuela Sormani della cooperativa Liberi Sogni per la collaborazione grazie alla quale è nato questo progetto'' ha commentato il consigliere alla cultura di Annone Marta Castelnuovo.
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Il gruppo si è poi diretto nei pressi di Via Roncaccio per l’inaugurazione dell’opera ''Reticolo fisico selvatico'' di Francesco Fossati: una struttura metallica molto sottile con al suo interno una lastra di pietra estratta dalla cava oggionese che ricalca in negativo le creste del Monte Barro. 
L’artista vorrebbe che chiunque passasse di lì si fermasse qualche minuto ad interagire con l’opera, cercando il giusto allineamento con la montagna retrostante. 
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È questo infatti il significato a cui tende l’opera, l’artista si augura che l’uomo possa cercare un nuovo modo per allinearsi con la natura, forse piegandosi lui stesso per la ricerca di un nuovo equilibrio.
Nel primo pomeriggio, dopo un gustoso rinfresco presso il lavatoio di Bagnolo, il gruppo si è diretto ad Ello. Nei pressi della località Marcita la compagnia civica CarneMatta di Desio ha eseguito una performance di danza contemporanea interagendo con l’opera ''Verso Oltre e Sottobosco'' dell’artista Rosa Lanzaro. Al centro dell’opera troviamo una sedia, simbolo del fermarsi, un punto di sosta per lo spirito.
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''La sedia però è solo un simbolo del riposo, infatti non si può utilizzare, al contrario le radici rosse realizzate con tessuti naturali la fanno tendere verso l’alto facendola divenire quasi una scala, che stimola la nostra immaginazione e i nostri sensi a percepire oltre'' ha spiegato.
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Anche la coreografia, come l’opera, si è inserita all’interno dello spazio naturale, strutturandosi sui suoni ed i rumori già presenti.
Al termine del percorso gli organizzatori hanno ringraziato i partecipanti, augurandosi che questa inaugurazione sia stata un momento piacevole per riscoprire insieme le bellezze del territorio con occhi nuovi. 
Sa.A.
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