Al Mandic emorragia di medici. Serve un cambio di rotta
E' del tutto evidente che qualcosa al Mandic e in generale nell'Asst di Lecco non funzioni. Per questa ragione, ho chiesto un incontro all'Assessore Regionale alla sanità, Guido Bertolaso. Senza dei segnali forti, senza un cambio di passo, temo che sarà inevitabile che venga chiuso qualche reparto entro Natale.
Ormai possiamo parlare di una vera e propria emorragia di professionisti, tra primari e specialisti, i quali scappano dal presidio sanitario di Merate. Un fatto che sta creando forte preoccupazione fra i cittadini e gli amministratori locali del meratese e del casatese, a partire dai sindaci. Preoccupazione che a più riprese mi è stata espressa in questi giorni. E anche a Lecco, la situazione non è certo migliore. Bisogna domandarsi perché ci siano state così tante dimissioni volontarie dai presidi ospedalieri del nostro territorio. Capire quali siano i problemi e se ci sono delle responsabilità manageriali e gestionali. Inoltre, riflettiamo su come possiamo valorizzare chi decide di restare e su come gratificare chi decide di venire ad operare sul nostro territorio.
Nel settore privato, ed a maggior ragione quando si amministra la cosa pubblica, chi dirige e governa deve essere capace di assumersi le proprie responsabilità, nel bene e nel male. Chi dirige e governa, ha l'onere e l'onore di prendere delle decisioni, non può limitarsi ad alzare le mani dicendo che non si può fare niente. Certamente, è importante partire dall'ascolto dei diretti interessati. Io, per quanto di mia competenza, sono a disposizione per incontrare il personale sanitario che volesse fare proposte migliorative, partendo dalle piccole cose. È nella quotidianità che si fa la differenza e si costruiscono rapporti proficui di collaborazione.
Penso che questa sia la grande sfida che dobbiamo porci come obbiettivo immediato. Ho chiesto all'Assessore Guido Bertolaso un incontro per poterci confrontare.
Ormai possiamo parlare di una vera e propria emorragia di professionisti, tra primari e specialisti, i quali scappano dal presidio sanitario di Merate. Un fatto che sta creando forte preoccupazione fra i cittadini e gli amministratori locali del meratese e del casatese, a partire dai sindaci. Preoccupazione che a più riprese mi è stata espressa in questi giorni. E anche a Lecco, la situazione non è certo migliore. Bisogna domandarsi perché ci siano state così tante dimissioni volontarie dai presidi ospedalieri del nostro territorio. Capire quali siano i problemi e se ci sono delle responsabilità manageriali e gestionali. Inoltre, riflettiamo su come possiamo valorizzare chi decide di restare e su come gratificare chi decide di venire ad operare sul nostro territorio.
Nel settore privato, ed a maggior ragione quando si amministra la cosa pubblica, chi dirige e governa deve essere capace di assumersi le proprie responsabilità, nel bene e nel male. Chi dirige e governa, ha l'onere e l'onore di prendere delle decisioni, non può limitarsi ad alzare le mani dicendo che non si può fare niente. Certamente, è importante partire dall'ascolto dei diretti interessati. Io, per quanto di mia competenza, sono a disposizione per incontrare il personale sanitario che volesse fare proposte migliorative, partendo dalle piccole cose. È nella quotidianità che si fa la differenza e si costruiscono rapporti proficui di collaborazione.
Penso che questa sia la grande sfida che dobbiamo porci come obbiettivo immediato. Ho chiesto all'Assessore Guido Bertolaso un incontro per poterci confrontare.
Giacomo Zamperini, consigliere regionale FdI