Oggiono: il Comune e Anmil ricordano Luciano Beretta nella 73° Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro

In occasione della 73° Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, caduta l’8 ottobre, l'Anmil Lecco, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e della Rai, ha invitato la comunità e le autorità locali, in una mattinata ricca di tappe simboliche. Il ricco programma proposto è stato inaugurato dalla deposizione di una corona di alloro al Monumento dedicato alla ''Civiltà e Cultura del Lavoro Lecchese'', per poi proseguire con la celebrazione della messa in suffragio dei Caduti sul Lavoro, da parte di don Maurizio Mottadelli, nella Chiesa di Sant’Eufemia. La manifestazione è poi entrata nel vivo con la cerimonia civile nell’auditorium dell’I.C.S. Marco d’Oggiono, momento in cui le autorità coinvolte hanno avuto l’occasione di tenere un discorso, attraverso un bilancio tecnico e considerazioni personali riguardo alle criticità e ai dati degli ultimi anni. 
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In questo spazio dedicato alle riflessioni e alla presentazioni di prodotti salvavita brevettati dall’azienda lecchese Delga, sono stati invitati Gianfranco Longhi, presidente dell’Anmil Provincia di Lecco, il viceprefetto Paola Cavalcanti, Sergio Ferraro, Direttore di Inail Lecco, il consigliere provinciale Carlo Malugani e l’assessore al Welfare del Comune di Lecco, Emanuele Manzoni.   
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''Vorrei ringraziare la dottoressa Cavalcanti per aver portato la presenza della prefettura qui a Oggiono, ma, prima di proseguire, vorrei spiegare brevemente come è nata questa giornata'' ha esordito Chiara Narciso, sindaco di Oggiono. ''Tutto è cominciato dal mio incontro con Gianfranco Longhi, presidente dell’Anmil, durante i funerali di Enrico Pedretti, operaio di Annone, vittima di un incidente sul lavoro. Da qui è scaturito il desiderio di continuare questa collaborazione, che si è concretizzata in primo luogo con l’adesione del Comune di Oggiono all’albero della sicurezza, realizzato con caschi antinfortunistici: lo scopo era focalizzare l’attenzione su un tema delicato anche durante un periodo di festività. Successivamente, sempre animati dall’idea di sensibilizzare, abbiamo pensato di celebrare questa ricorrenza, estendendo la partecipazione ai miei colleghi sindaci dell’oggionese, come segno di collaborazione. Questa sinergia tra associazioni, imprenditori, imprese e amministrazioni è un valore che rientra in questo tema, che non va sottovalutato''.
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Questa manifestazione, tuttavia, ha preso una piega diversa e malinconica a causa della notizia del decesso di Luciano Beretta, operaio della Novatex, coinvolto lo scorso giovedì in un incidente sul lavoro, con il trasferimento all'ospedale Manzoni di Lecco, dove si è spento nelle scorse ore. ''Per questo - ha concluso il sindaco - è necessario ricordare questa ricorrenza e l'importanza di queste associazioni, che assistono le famiglie colpite da queste disgrazie, non solo quando accadono gli incidenti: proprio la vicinanza alle famiglie è il punto di forza di questa società''. 
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In merito a questa inaspettata notizia e al ruolo di questa società, ha preso parola anche il presidente territoriale Anmil Lecco, Gianfranco Alessandro Longhi. ''Volevo ringraziare il sindaco e il Comune di Oggiono per questa iniziativa, in cui avrei voluto dire tante cose, ma, a causa di ciò che ho sentito stamattina, faccio fatica a esprimere quello che avevo scritto. Nonostante tutto, Lecco è un territorio virtuoso, dove ci sono tante aziende che fanno della sicurezza il loro caposaldo; desideravamo venire anche a Oggiono perché l’ultimo episodio è stato quello che ha coinvolto Pedretti. Ma, proprio oggi, si è verificato un altro caso, giorno in cui volevamo sottolineare che è da un anno che non sono più accaduti eventi del genere. Per questo motivo, non riesco ad andare avanti e sono rimasto sconvolto: per tale ragione, tutti dobbiamo dire basta a queste situazioni, a partire dalle scuole''.
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Per prevenire tali circostanze e, soprattutto, per sensibilizzare ulteriormente questa tematica, l’associazione si è posta l’obiettivo di promuovere una campagna nelle scuole, in modo da formare e informare giovani che saranno futuri lavoratori. 
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Questo messaggio di educazione che coinvolga tutte le fasce d’età, ma soprattutto tutti gli strati della società, è stato ribadito anche dalla dottoressa Paola Cavalcanti. ''Il mio pensiero non è rivolto solo agli infortuni fisici, ma si estende anche alla serenità che l’ambiente di lavoro offre. E  ricordare questo aspetto e celebrare una giornata come questa è un successo, dal punto di vista politico, istituzionale e giuridico perché questo tema nasce storicamente come lotta di classe tra il mondo della sinistra operaista e quello imprenditoriale dei datori di lavoro: in questi anni, invece, interessa tutto lo Stato, compreso quello super partes. Quindi, è un argomento di rilievo dell’esecuzione delle norme e di supporto continuo al mondo dell’imprenditoria, che tocca le tutele a tutto tondo: dal sistema pensionistico, dovuto al mancato cambio generazionale, al precariato, dimenticato e risultato di scelte di flessibilità dei contratti di lavoro che non garantiscono la formazione, i tempi di riposo, il godimento delle ferie continuative. Queste caratteristiche accomunano l’immigrato all’operaio al colletto bianco''. 
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Messi in luce i punti negativi di questo sistema, è fondamentale combattere gli infortuni, in modo da abbattere le barriere tra datore di lavoro e dipendente. In questo modo, può tornare a essere il principio di libertà e di democrazia, citato nell’articolo 1 della nostra Costituzione.  
La cerimonia è poi terminata con la consegna del distintivo d’onore a Simone Fazzi, con l’auspicio che i dati registrati diminuiscano e tali avvenimenti non si ripetano in futuro.
V.I.
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