Casatenovo, UTE: tre serate per conoscere meglio Puccini, dal 18 ottobre

Un omaggio a Giacomo Puccini, celebre personaggio di cui il prossimo 2024 cadrà il centenario della morte. Una ricorrenza che ha fornito lo spunto all'Università per Tutte le Età, per organizzare un ciclo di lezioni dedicate all'uomo e al compositore. ''Componenti entrambe complesse e ricche, che marcano la figura di un musicista che ha conferito al melodramma italiano, legato all’800 di Verdi e all’ascesa dei coevi Mascagni e Leoncavallo, una dimensione europea e moderna. Puccini supera d’un balzo la sterile contrapposizione tra Verdi e Wagner che infiammava le discussioni dei suoi contemporanei, capace, come è stato, di coniugare in un idioma musicale ricco di fascino e di espressione la teatralità trascinante di Verdi con le sottigliezze musicali del compositore tedesco. Nei tre incontri si cercherà, pur nei limiti dettati dal tempo, di dar conto almeno dei tratti più significativi della figura e della produzione del musicista Lucchese'' fanno sapere dal sodalizio presieduto da Samuele Baio.Gli incontri si svolgeranno presso Villa Farina - in Via Garibaldi a Casatenovo - nelle serate di mercoledì 18 ottobre, 22 novembre e 6 dicembre, alla presenza del maestro Massimo Mazza in qualità di relatore. Il seminario musicale proposto da UTE è infatti intitolato ''GIACOMO PUCCINI: un uomo, un musicista, un genio …''.

La biografia
Giacomo Puccini nacque a Lucca il 22 dicembre 1858. Ultimo di una dinastia di compositori, ricevette i primi insegnamenti musicali dal padre Michele. Nel 1868 si iscrisse nella classe di violino e nella classe di composizione all’Istituto musicale «G. Pacini» di Lucca. Proprio nell’ambiente lucchese nacquero le sue prime composizioni, fra cui la Messa a 4 voci come pezzo per il diploma nel 1880.

Dal 1880 al 1883 Puccini frequentò il Conservatorio di Milano, dove ebbe come insegnanti Bazzini e Ponchielli. Subito dopo l’esame finale compose la sua prima opera lirica, Le Villi, con cui partecipò, senza successo, al Concorso Sonzogno. Alcuni amici riuscirono però ad organizzare una prima rappresentazione dell’opera nel 1884 alla presenza anche di Giulio Ricordi che si accorse di Puccini e inserì Le Villi nel catalogo della casa editrice, commissionandogli anche una seconda opera lirica, Edgar. La composizione fu molto laboriosa, ma la prima, nel 1889, fu un insuccesso. 

Successivamente, grazie al successo della sua terza opera, Manon Lescaut (1893), Puccini riuscì ad assicurarsi  una crescente fama e una solida base economica. Nel 1896 con La bohème colse un successo ancora più grande, che si estese presto anche a livello internazionale. Il successo non mancò neppure a Tosca (1900) e Madama Butterfly (1904), grazie alle quali egli divenne il compositore vivente più ricco e famoso. Nel 1910 per la prima volta la prima assoluta di un’opera di Puccini ebbe luogo all’estero: La fanciulla del West fece il suo debutto a New York. Nel 1913 ricevette da una casa editrice viennese l’incarico di scrivere un’operetta: nacque l’opera La rondine (1917) con notevoli difficoltà e ritardi a causa della crisi internazionale che sarebbe sfociata nella I° guerra mondiale. Egli trascorse gli anni della guerra, da lui tanto odiata, in ritiro a Torre del Lago. La prima assoluta dei suoi tre atti unici Il trittico, musicati in quel periodo, ebbe luogo solo poco dopo la fine della guerra a New York.  

Nonostante i successi internazionali le opere dalla Fanciulla del West in avanti venivano rappresentate sempre più raramente, anche in Italia; evidentemente il linguaggio musicale più complesso e progressista che le caratterizzava era meno apprezzato dal pubblico, che preferiva la ’popolarità’  di Manon Lescaut e Madama Butterfly. 
Lasciata Torre del lago, nella nuova residenza di Viareggio Puccini lavorò alla sua ultima opera lirica, Turandot, di cui aveva cominciato ad occuparsi fino dal 1920.

Puccini morì il 29 novembre 1924 lasciando incompiuta l’opera Turandot che andò in scena per la prima volta nel 1926 e da allora è una delle opere di Puccini più rappresentate.