Oggiono: ArtAmare presenta Dante e la ''Divina Commedia'' a Villa Sironi
Un weekend ricco di appuntamenti per celebrare il poeta toscano e la sua ''Divina Commedia''. Con il patrocinio del Comune di Oggiono e dall’iniziativa dell’Associazione culturale e artistica ArtAmare, Villa Sironi ha accolto opere di artisti del territorio, che rappresentano in modo simbolico questo aspetto della letteratura italiana.
L’esposizione di pittura, aperta fino a domenica 22, è stata inaugurata sabato 21 ottobre, nella Sala del Camino, con la conferenza ''Il nostro viaggio con Dante'', condotta dalla prof.ssa Lorella Erba.
''L’idea - ci ha spiegato Vanna Colombo, organizzatrice dell’evento - è nata dalle mie allieve, che hanno realizzato diverse opere su questo tema; in seguito ho conosciuto Lorella Erba, relatrice ed esperta del poeta italiano. Quindi, abbiamo deciso insieme di allestire questa mostra. Anche se tutto è nato nel 2015 al Castello di San Giorgio Canavese a Torino, con il concorso internazionale Italia show “Dante e la Divina Commedia”, a cui le mie alunne hanno partecipato. Questa occasione preziosa è collegata ad altre iniziative simili a livello europeo, ma anche in America''.
Grazie a questa opportunità, che ha dato l’ispirazione a tutte le artiste e uno spunto per riflettere su questa figura, questo progetto si è esteso anche al territorio oggionese, che ha accolto con interesse la proposta. ''Nonostante il maltempo - ha proseguito l’organizzatrice - ieri sera, durante la conferenza, ho notato con molto piacere che si è registrata una buona affluenza, aspetto che mi rende molto fiera e soddisfatta. Inoltre, abbiamo pensato di introdurre all’ultimo momento un elemento di creatività, cioè il travestimento: alcuni volontari e partecipanti, infatti, hanno deciso di indossare abiti d’epoca che, pur non rappresentando gli anni in cui visse Dante, esprimono la nostra idea della sua società''.
Questa scelta ha fornito un forte elemento di coesione tra l’arte e la fantasia, in modo da creare e immedesimarsi nell’atmosfera che ha animato questa rassegna. ''Oltre a queste caratteristiche, abbiamo invitato anche un musicista, che ha allietato la serata con il mandolino, suonando musica non del 13° o 14° secolo, ma che, a livello tematico, richiamasse la spiritualità dello scrittore. In questo percorso, quindi, la musica è riuscita a trasmettere tutta l’umanità di questo esponente della letteratura, in modo da avvicinarlo alla nostra spiritualità: secondo noi, è anche un mezzo per dire che non esiste tempo per questo artista, motivo per cui ancora oggi gli dedichiamo questi momenti''.
Proprio con l’intento di rendere omaggio al padre della lingua italiana, è nata la composizione di Elisabetta Catalano, artista casatese, premiata al concorso internazionale nel 2015. ''Ho pensato di realizzare la mia rappresentazione su una placca di gres porcellanato, dove ho raffigurato tutte le fasi della vita, mettendo in luce i cambiamenti, dalla nascita fino alla morte. Sono partita dalla figura di Beatrice, che incarna la bellezza, negli anelli della continuità della vita, dove l’acqua simboleggia la nascita, per poi passare all’età adulta, caratterizzata dagli occhi, cioè dalle avversità, come l’uomo traditore, ma anche la fantasia e il Paradiso. Invece, con la pasta di porcellana, ho illustrato le guerre e il sangue, fino ad arrivare al diavolo che vuole uccidere la morte, in modo da continuare portare il male sulla terra''.
Grazie a questa interpretazione personale e originale della cantica dantesca, l'iconografia ha ottenuto un attestato di riconoscimento da parte di Vittorio Sgarbi, noto storico dell’arte. Per questo motivo, tutti gli artisti coinvolti, insieme a Vanna Colombo, si sono mostrati contenti della curiosità che hanno suscitato e dell’entusiasmo che i cittadini hanno dimostrato per questa iniziativa artistica e culturale.
L’esposizione di pittura, aperta fino a domenica 22, è stata inaugurata sabato 21 ottobre, nella Sala del Camino, con la conferenza ''Il nostro viaggio con Dante'', condotta dalla prof.ssa Lorella Erba.
''L’idea - ci ha spiegato Vanna Colombo, organizzatrice dell’evento - è nata dalle mie allieve, che hanno realizzato diverse opere su questo tema; in seguito ho conosciuto Lorella Erba, relatrice ed esperta del poeta italiano. Quindi, abbiamo deciso insieme di allestire questa mostra. Anche se tutto è nato nel 2015 al Castello di San Giorgio Canavese a Torino, con il concorso internazionale Italia show “Dante e la Divina Commedia”, a cui le mie alunne hanno partecipato. Questa occasione preziosa è collegata ad altre iniziative simili a livello europeo, ma anche in America''.
Grazie a questa opportunità, che ha dato l’ispirazione a tutte le artiste e uno spunto per riflettere su questa figura, questo progetto si è esteso anche al territorio oggionese, che ha accolto con interesse la proposta. ''Nonostante il maltempo - ha proseguito l’organizzatrice - ieri sera, durante la conferenza, ho notato con molto piacere che si è registrata una buona affluenza, aspetto che mi rende molto fiera e soddisfatta. Inoltre, abbiamo pensato di introdurre all’ultimo momento un elemento di creatività, cioè il travestimento: alcuni volontari e partecipanti, infatti, hanno deciso di indossare abiti d’epoca che, pur non rappresentando gli anni in cui visse Dante, esprimono la nostra idea della sua società''.
Questa scelta ha fornito un forte elemento di coesione tra l’arte e la fantasia, in modo da creare e immedesimarsi nell’atmosfera che ha animato questa rassegna. ''Oltre a queste caratteristiche, abbiamo invitato anche un musicista, che ha allietato la serata con il mandolino, suonando musica non del 13° o 14° secolo, ma che, a livello tematico, richiamasse la spiritualità dello scrittore. In questo percorso, quindi, la musica è riuscita a trasmettere tutta l’umanità di questo esponente della letteratura, in modo da avvicinarlo alla nostra spiritualità: secondo noi, è anche un mezzo per dire che non esiste tempo per questo artista, motivo per cui ancora oggi gli dedichiamo questi momenti''.
Proprio con l’intento di rendere omaggio al padre della lingua italiana, è nata la composizione di Elisabetta Catalano, artista casatese, premiata al concorso internazionale nel 2015. ''Ho pensato di realizzare la mia rappresentazione su una placca di gres porcellanato, dove ho raffigurato tutte le fasi della vita, mettendo in luce i cambiamenti, dalla nascita fino alla morte. Sono partita dalla figura di Beatrice, che incarna la bellezza, negli anelli della continuità della vita, dove l’acqua simboleggia la nascita, per poi passare all’età adulta, caratterizzata dagli occhi, cioè dalle avversità, come l’uomo traditore, ma anche la fantasia e il Paradiso. Invece, con la pasta di porcellana, ho illustrato le guerre e il sangue, fino ad arrivare al diavolo che vuole uccidere la morte, in modo da continuare portare il male sulla terra''.
Grazie a questa interpretazione personale e originale della cantica dantesca, l'iconografia ha ottenuto un attestato di riconoscimento da parte di Vittorio Sgarbi, noto storico dell’arte. Per questo motivo, tutti gli artisti coinvolti, insieme a Vanna Colombo, si sono mostrati contenti della curiosità che hanno suscitato e dell’entusiasmo che i cittadini hanno dimostrato per questa iniziativa artistica e culturale.
V.I.