Monticello si è tinto di giallo. Oltre agli autori, ospiti i cani dei CC cinofili di Casatenovo

Una delle arti più alte e nobili che l'uomo abbia mai inventato è la scrittura e, come ogni forma creativa che si rispetti, uno degli aspetti che conferisce lustro e interesse alla disciplina è la varietà dei generi e degli stili.
Oggi focalizziamo l'attenzione su un importantissimo genere letterario: il Giallo. Esso affonda le proprie radici nel 1841, anno in cui lo scrittore statunitense Edgar Allan Poe ha pubblicato "I delitti della via morgue". Altri artisti che hanno fatto la storia del genere e hanno permesso di sublimarlo nel gradimento della massa sono Stephen King e Agatha Christie. Le caratteristiche tecniche del giallo consistono nel fatto che la narrazione si articola intorno a un crimine, agli avvenimenti che seguono e alla figura dell’investigatore.
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Alcune immagini della due giorni di festival a Villa Greppi

Sabato 21 e domenica 22 ottobre Monticello ha avuto il piacere di accogliere la 22° edizione del festival di narrativa poliziesca ''La passione per il delitto'' ideato da Paola Pioppi e realizzato grazie alla sinergia fra l'omonima associazione e il Consorzio Brianteo Villa Greppi che ha messo a disposizione la propria location unica.
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Dopo i corsi di formazione per avvocati e giornalisti proposti nella mattinata di sabato e i primi incontri letterari - che hanno ospitato, fra gli altri Gian Mauro Costa ''Ti uccido per gioco'' (Mondadori) Alessandro Bongiorni ''Favola per rinnegati'' (Mondadori), Enrico Pandiani ''Ombra'' (Rizzoli) - domenica la giornata si è aperta con una dimostrazione del Nucleo Carabinieri cinofili di Casatenovo. È motivo di orgoglio ricordare che in Lombardia ci sono solo due nuclei cinofili: quello di Orio al Serio (Bergamo) e, appunto, quello di Casatenovo il quale risulta essere il più importante in termini di territorio coperto.
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Il Nucleo Carabinieri cinofili Casatenovo. A sinistra il luogotenente Andrea Giordano

Come spiegato dal luogotenente Andrea Giordano, comandante del nucleo casatese, le operazioni messe in atto sul campo sono principalmente quattro: anti esplosivo, antidroga, ordine pubblico (anche fuori dagli stadi) e ricerca persone. I cani utilizzati sono tendenzialmente il pastore tedesco o il pastore belga in quanto razze canine duttili in termini di adattamento alle condizioni atmosferiche. Gli animali vengono addestrati per un periodo medio di cinque mesi; la loro vita operativa è di 8-9 anni e la selezione viene eseguita in base al livello di curiosità mostrato dal cane.
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La dimostrazione pratica, eseguita nel giardino della villa, è stata una simulazione dell'identificazione di sostanze stupefacenti durante la quale i cani hanno dimostrato le loro capacità e la loro estrema utilità nell' ambito di operazioni di questo tipo.
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In seconda battuta la kermesse si è spostata nella sala dell'ex granaio dove numerosi autori del mondo del giallo, fra cui penne celebri e nuove firme, hanno avuto la possibilità di spiegare e contestualizzare le proprie opere. Sul palco si sono alternati - fra gli altri - Aldo Pagano “Erba d’annata” (Piemme), Matteo Severgnini “Un sasso nel lago” (Todaro). E poi ancora Guido Sgardoli “Il senso dell’alligatore” (Piemme), Sara Vallefuoco “Chimere” (Mondadori), Bruno Morchio “La fine è ignota” (Rizzoli), Chiara Montani “Enigma Tiziano” (Garzanti), Piergiorgio Pulixi“Stella di mare” (Rizzoli).
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Da segnalare infine la mostra dei disegni dell’artista Dario Mellone accolta negli spazi di Villa Greppi nelle due giornate di festival e realizzata grazie al supporto della Fondazione Dario Mellone di Busto Garolfo. Nata nel 2002 per valorizzare l’opera dell’artista, che fu anche un notissimo illustratore e disegnatore del Corriere della Sera, amico e collega di Dino Buzzati, ha realizzato appositamente per il festival una selezione di tavole.
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Significative le parole di Paola Pioppi, ideatrice dell’evento, a chiusura della due giorni: ''Questa edizione è andata molto bene. Abbiamo registrato un aumento del pubblico e in particolare anche del numero dei giovani presenti in tutti i momenti dell’iniziativa. Quest’anno abbiamo ricominciato ad introdurre le attività collaterali che da sempre hanno caratterizzato il festival e che hanno avuto un momento di fermo negli anni scorsi''. 
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E ancora: ''L’evoluzione di questo festival credo che possa consistere essenzialmente nel conservare e mantenere sempre solida la sua capacità di rappresentare una sorta di grande incubatore di consigli di lettura di qualità, un momento in cui i lettori continuano a mantenere alta la passione per questo genere e la voglia di leggere queste storie, portando a casa da questi due giorni degli ottimi consigli di lettura''.
E infine: ''L’auspicio è che le reti bibliotecarie abbiano voglia di sostenere questo festival e veicolare uno dei più grossi momenti di incontro tra autori e pubblico organizzati sul territorio''.
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È stata una giornata veramente importante per il genere Giallo e Monticello si è preso un posto in prima fila in questa importante iniziativa.
M.G.
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