Oggiono, Madonna del Latte: 4mila i visitatori della mostra

Sono numeri di un successo con pochi precedenti quelli che sta riscontrando la mostra della Madonna del Latte a Oggiono. L’esposizione dell’opera del Cinquecento realizzata da Marco d’Oggiono – allievo di Leonardo da Vinci – ha ricevuto oltre 4000 visitatori. Numeri che cresceranno ulteriormente, considerando che la mostra proseguirà fino a martedì 7 novembre.
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Nell’ambito delle manifestazioni previste per l’evento, nella serata di martedì 24 ottobre, si è tenuto l’incontro ''La devozione per la Madonna del Latte in Brianza e nel Lecchese'' con il professor Natale Perego. Presso il nuovo auditorium cittadino si sono presentate oltre 120 persone per ascoltare il relatore ricostruire questa storia. L’iconografia raffigurante la Madonna intenta ad allattare il Gesù bambino si è sviluppata fin dal Trecento e ha ricevuto una particolare devozione da parte dei fedeli nell’arco dei secoli. Le vicende dei dipinti raffiguranti la Madonna del Latte sono, però, del tutto particolari.
Nel 2005 Perego aveva redatto un libro dal titolo: “Una Madonna da nascondere”. Un titolo che bene riassume la storia di questa iconografia che finì per scontrarsi con la Chiesa.
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Infatti, a seguito della Controriforma e del Concilio di Trento la raffigurazione della Madonna allattante il Bambino venne considerata eccessiva per l’esposizione delle nudità della Vergine così come dipinta in alcune raffigurazioni. Alcune di queste opere vennero rimosse dai luoghi di culto o addirittura parzialmente cancellate e modificate.  Nonostante le decisioni assunte dalla Chiesa della Controriforma – come ha avuto modo di spiegare Perego – la devozione dei fedeli di fronte alle Madonne del Latte è rimasta sempre presente nel corso dei secoli, in particolare da parte delle donne.
Terminata la conferenza tenuta dal professore Perego il pubblico si è spostato presso la vicina sala consiliare per ammirare la Madonna del Latte dipinta da Marco d’Oggiono ed esposta in via straordinaria presso la città natale della famiglia del pittore, grazie alla mostra organizzata dalla Fondazione Costruiamo il Futuro in collaborazione con l’Amministrazione comunale.
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''Siamo arrivati a metà del calendario della mostra e possiamo essere pienamente soddisfatti perché sono stati raggiunti due obbiettivi importanti'' ha spiegato l’assessore alla Cultura e al Turismo della città di Oggiono Giovanni Corti. ''Il primo – ha precisato – è stato quello di far giungere tante persone a Oggiono per vedere il quadro, esposto anche grazie alla Fondazione Costruiamo il Futuro, e ottenere così anche un rilancio in chiave turistica della città. Molte delle oltre 4000 persone che sono venute a vedere la mostra si sono poi soffermate per alcune ore in città, anche per vedere il Battistero, Sant’Eufemia e il Museo Urbano Diffuso dedicato proprio a Marco d’Oggiono. Visitatori che hanno scoperto come Oggiono abbia, oltre alle bellezze offerte dal paesaggio, dal lago alle colline, anche delle bellezze dal punto di vista storico, artistico e culturale. Abbiamo molto apprezzato la visita delle scuole. Vedere in città queste persone e raccogliere commenti positivi da coloro che sono giunti da altri paesi e, in alcuni casi, da altre province, è stato veramente importante''.
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''Il secondo risultato – ha aggiunto Corti – è stato vedere tanti cittadini oggionesi che si sentono orgogliosi di avere un concittadino come Marco d’Oggiono. Ora si sentono parte di questa storia e vedono questa città in modo diverso rispetto alle altre''.
L’assessore ha anche ricordato il contributo indispensabile offerto dall’impegno delle associazioni oggionesi e degli oltre cento volontari che stanno aiutando nella gestione dell’evento.
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