Rogoredo: con Selva Urbana prende vita il bosco didattico

Una mattinata in mezzo al verde, sotto il sole di un novembre ormai inoltrato. In occasione della Giornata Nazionale dell'Albero, oltre all'evento principale - in scena questa mattina - che ha visto il coinvolgimento delle scuole, l'amministrazione comunale di Casatenovo ha voluto coinvolgere anche i cittadini in un'attività nella natura: l'occasione, di cui si parla già da un po', è quella della piantumazione di più di 100 arbusti nell'area Fiera a Rogoredo, per creare una vera e propria radura immersa nel verde della frazione.
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È per questo che domenica 19 novembre, dunque, appassionati, contadini ed esperti e non si sono trovati con vanga e rastrello in mano e hanno dato il loro contributo per costruire quello che, nel giro di qualche anno, diventerà un bosco didattico, agibile a tutti e dalle finalità proprio educative.
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Il progetto è stato ampiamente presentato durante le assemblee di frazione che si sono svolte nel mese di ottobre e, oltre all'amministrazione comunale e in particolar modo all'assessore all'ecologia Marta Picchi, vede la collaborazione dell'associazione Selva Urbana - che si è occupata di fornire al Comune i 175 alberi e 75 arbusti, per un totale di 250 nuove piante - e del brand di abbigliamento sportivo Wild Tee.
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"Sull'onda delle modifiche dell'area fiera e del centro sportivo abbiamo deciso di realizzare una piantumazione che possa essere fruibile a tutta la cittadinanza e ai più piccoli soprattutto, che consisterà in una sorta di radura al centro del bosco e di bacheche illustrative e orientative presenti: sarà un vero e proprio polmone verde per Casatenovo" aveva detto l'assessore in occasione della riunione di frazione del capoluogo. 
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"Di solito quando si fanno interventi di piantumazione si parla sempre di piantine di dimensioni ridotte, o comunque di qualcosa che impiega anni e anni per crescere. Noi qui oggi stiamo invece lavorando con quattordici essenze arboree diverse e dieci tipologie differenti di arbusti, una varietà importante che richiede uno sforzo non indifferente" ha commentato l'assessore Picchi in apertura dell'evento.
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"Per questo ringrazio Selva Urbana, che è stata la spalla che ci ha permesso di realizzare e concretizzare questo progetto, e che è qui presente con noi oggi. Grazie alle tipologie di arbusti e alberi che ci sono stati forniti, con buone speranze potremo vedere il bosco prendere vita già fra due o tre anni, a patto, naturalmente, che tutti noi ce ne prendiamo cura".
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A prendere la parola, poi, è stata proprio Chiara, rappresentante di Selva Urbana. "Dovete immaginarvi la nostra associazione come un gruppo di centotrenta persone tutte connesse con la natura, che manifestano la voglia di verde creando collaborazioni con i Comuni che, in questo modo, entrano a far parte del nostro sogno" ha infatti spiegato. "Soprattutto in Brianza stiamo seguendo molto il tema del consumo di suolo, per questo qui oggi stiamo creando un'area che - auspicabilmente - sarà e rimarrà foresta per sempre, utile a noi, certamente, ma anche a un sacco di altri animali e specie, per esempio gli uccelli che potranno fermarsi e fare tappa qui". 
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Ultimo intervento prima di passare all'azione è stato quello di Filippo, rappresentante di Wild Tee. "Quando abbiamo iniziato nel lontano 2016 era difficile anche trovare comuni che ci concedessero di piantare degli alberi nel loro territorio, quindi sicuramente dobbiamo ringraziare il Comune di Casatenovo, e poi dobbiamo sottolineare che l'evento di oggi non è fine a sé stesso, ma c'è un progetto dietro, ed è questo che lo rende importante. Ma al di là di essere un gesto molto simbolico - ormai sono sette anni che lo facciamo -, piantare gli alberi è utile per assorbire l'anidride carbonica, per mitigare l'aumento della temperatura e, soprattutto in questo caso, per rendere fruibile uno spazio che prima non lo era, e il fatto che permetta di avvicinare soprattutto bambini e ragazzi al rispetto della natura è una cosa molto importante per i nostri valori" ha concluso. 
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Conclusi gli interventi iniziali, tutti i presenti sono passati all'azione, grazie a una breve spiegazione introduttiva con le indicazioni di lavoro: una volta riempita un po' la buca che si sta lavorando con del terreno, bisognava togliere la pianta dal suo vaso, smuovere un po' le radici e poi inserirla al suo posto nella terra, riempiendo con il restante organico rimanente.
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Conclusa questa operazione, con un po' di forza si appiattisce il terreno, si riveste con la "calzetta" in rete per segnalare la presenza di un arbusto da non tagliare, e si ricopre il tutto con la pacciamatura, che ha una funzione termica e di protezione della pianta stessa.
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Un lavoro sicuramente non facile, dunque, ma che sicuramente porterà i suoi frutti fra qualche anno: sin da subito, però, dovremo tutti prendercene cura e curare questo nuovo polmone verde.
G.G.
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