Pendolari Lecco-Como, non c'è pace. Altra giornata di ritardi
''Buongiorno dalla martoriata Como-Lecco: quando non è il treno allora è l’infrastruttura. Il 101414 è una sola carrozza, super pieno''. E' il messaggio con cui è cominciata un’altra settimana nera per i pendolari della linea Lecco-Como, lunedì 27 novembre. ''Un guasto all’infrastruttura nei pressi di Cantù sta causando ritardi fino a 30 minuti e variazioni di percorso dei treni della linea'' è invece la comunicazione con cui Trenord annunciava i disguidi dei treni 10415 – 10414 – 10416.
Con un aggiornamento successivo, si informavano i viaggiatori di ritardi fino a 100 minuti per ghiaccio presente sui binari. Questo il racconto di un pendolare: ''Sono sul treno per Lecco, i ragazzi sono seduti dentro il bagno perché non c’è spazio. Il treno 101414 rinuncia a proseguire e torna indietro verso Merone! È una cosa vergognosa! Sapevano benissimo che fare un treno con una sola vettura Aln668 poteva causare problemi di slittamento e trazione, essendo pieno di persone. Il 101416 è fermo a Cantù, non parte finché non si risolve la situazione del 10414. Una ragazza non si sente bene, panico, speriamo riesca a tranquillizzarsi. Andrà a finire che a causa di un guasto all’infrastruttura e di un treno di Trenord che non riesce a circolare perché non ha spinta per superare una lieve salita, salta tutta la linea. Abbiamo persone letteralmente bloccate sui treni''.
Una situazione già messa nero su bianco da un pendolare in una lettera pubblicata nelle scorse ore.
La corsa dell’ultimo treno del mattino da Lecco a Como, il 10418, è stata cancellata. ''I passeggeri bloccati sul treno hanno protestato con il personale di bordo che ha deciso di tornare indietro fino alla stazione di Brenna-Alzate. Sono finalmente tornati a Brenna. Un gruppo è sceso a Brenna, altri 30 circa sono rimasti a bordo, il treno torna indietro fino a Merone. Quello che è accaduto oggi è davvero vergognoso''.La giornata di oggi, martedì 28 novembre, non è cominciata meglio per i pendolari lombardi a causa di un ''guasto all’infrastruttura nei pressi di Oggiono'': ritardi fino a 20 minuti sono stati registrati sulla tratta Lecco-Como e non è andata meglio per il Besanino S7, che collega Lecco a Monza Brianza e Milano Porta Garibaldi. Il Besanino di questa mattina era già troppo pieno all’arrivo in stazione a Molteno tanto che gli studenti non sono riusciti a salire: il treno successivo è stato fermato a Oggiono e ha fatto scendere tutti.
Insomma, anche questa settimana è iniziata nel peggiore dei modi per chi, come i pendolari, si serve dei mezzi pubblici per raggiungere posti di lavoro o luoghi di studio.
I pendolari lamentano la situazione sulla tratta con questo commento affidato ai social: ''Il nostro territorio non si merita questa condizione precaria. Facciamo un passo indietro. Da settimane si verificano quotidianamente ritardi nelle corse, guasti all’infrastruttura e guasti ai treni. Sulla CO-LC circola abitualmente un treno composto da due vetuste ALn668 risalenti agli anni ‘70 (alcuni dicono anche anni ‘50), la scorsa settimana alcune porte erano guaste, alcuni viaggiatori hanno saltato la fermata prevista a causa del guasto porte non segnalato dal personale di bordo, da giovedì questo treno non è più composto da due vetture ma da una sola, il risultato è che in particolare la prima corsa del mattino da Lecco verso Como è pienissima di persone, stipate come sardine su una sola vettura anziché su due. Parliamo di treni privi di livello di comfort accettabile, fra puzza di gasolio, rumori tipo trafileria, climatizzazione estrema (o sudi o congeli) e servizi igienici osceni: ma il biglietto costa come quello di un treno che si rispetti. Veniamo ad oggi (lunedì 27 novembre, ndr), stamattina ci svegliamo con l’avviso di un guasto all’infrastruttura nei pressi di Cantù, che causa ritardi fino a 30 minuti, il primo treno del mattino da Lecco a Como (10414) è fatto ancora con una sola vettura, strapiena, in ritardo, manca poco ad arrivare a Cantù, ma il treno slitta, non ce la fa, il personale di bordo avvisa i passeggeri -pigiati come sardine- c’è brina sui binari, pesiamo troppo e quindi slittiamo, state calmi, forse torniamo indietro. Il treno doveva arrivare a Como alle 7:29, sono le 8:42 e il treno è fermo fra Brenna e Cantù, passeggeri letteralmente sequestrati. I treni successivi ovviamente bloccati e cancellati. Tutto perché Trenord manda in giro un treno inadeguato''.
Con un aggiornamento successivo, si informavano i viaggiatori di ritardi fino a 100 minuti per ghiaccio presente sui binari. Questo il racconto di un pendolare: ''Sono sul treno per Lecco, i ragazzi sono seduti dentro il bagno perché non c’è spazio. Il treno 101414 rinuncia a proseguire e torna indietro verso Merone! È una cosa vergognosa! Sapevano benissimo che fare un treno con una sola vettura Aln668 poteva causare problemi di slittamento e trazione, essendo pieno di persone. Il 101416 è fermo a Cantù, non parte finché non si risolve la situazione del 10414. Una ragazza non si sente bene, panico, speriamo riesca a tranquillizzarsi. Andrà a finire che a causa di un guasto all’infrastruttura e di un treno di Trenord che non riesce a circolare perché non ha spinta per superare una lieve salita, salta tutta la linea. Abbiamo persone letteralmente bloccate sui treni''.
Una situazione già messa nero su bianco da un pendolare in una lettera pubblicata nelle scorse ore.
La corsa dell’ultimo treno del mattino da Lecco a Como, il 10418, è stata cancellata. ''I passeggeri bloccati sul treno hanno protestato con il personale di bordo che ha deciso di tornare indietro fino alla stazione di Brenna-Alzate. Sono finalmente tornati a Brenna. Un gruppo è sceso a Brenna, altri 30 circa sono rimasti a bordo, il treno torna indietro fino a Merone. Quello che è accaduto oggi è davvero vergognoso''.La giornata di oggi, martedì 28 novembre, non è cominciata meglio per i pendolari lombardi a causa di un ''guasto all’infrastruttura nei pressi di Oggiono'': ritardi fino a 20 minuti sono stati registrati sulla tratta Lecco-Como e non è andata meglio per il Besanino S7, che collega Lecco a Monza Brianza e Milano Porta Garibaldi. Il Besanino di questa mattina era già troppo pieno all’arrivo in stazione a Molteno tanto che gli studenti non sono riusciti a salire: il treno successivo è stato fermato a Oggiono e ha fatto scendere tutti.
Insomma, anche questa settimana è iniziata nel peggiore dei modi per chi, come i pendolari, si serve dei mezzi pubblici per raggiungere posti di lavoro o luoghi di studio.
I pendolari lamentano la situazione sulla tratta con questo commento affidato ai social: ''Il nostro territorio non si merita questa condizione precaria. Facciamo un passo indietro. Da settimane si verificano quotidianamente ritardi nelle corse, guasti all’infrastruttura e guasti ai treni. Sulla CO-LC circola abitualmente un treno composto da due vetuste ALn668 risalenti agli anni ‘70 (alcuni dicono anche anni ‘50), la scorsa settimana alcune porte erano guaste, alcuni viaggiatori hanno saltato la fermata prevista a causa del guasto porte non segnalato dal personale di bordo, da giovedì questo treno non è più composto da due vetture ma da una sola, il risultato è che in particolare la prima corsa del mattino da Lecco verso Como è pienissima di persone, stipate come sardine su una sola vettura anziché su due. Parliamo di treni privi di livello di comfort accettabile, fra puzza di gasolio, rumori tipo trafileria, climatizzazione estrema (o sudi o congeli) e servizi igienici osceni: ma il biglietto costa come quello di un treno che si rispetti. Veniamo ad oggi (lunedì 27 novembre, ndr), stamattina ci svegliamo con l’avviso di un guasto all’infrastruttura nei pressi di Cantù, che causa ritardi fino a 30 minuti, il primo treno del mattino da Lecco a Como (10414) è fatto ancora con una sola vettura, strapiena, in ritardo, manca poco ad arrivare a Cantù, ma il treno slitta, non ce la fa, il personale di bordo avvisa i passeggeri -pigiati come sardine- c’è brina sui binari, pesiamo troppo e quindi slittiamo, state calmi, forse torniamo indietro. Il treno doveva arrivare a Como alle 7:29, sono le 8:42 e il treno è fermo fra Brenna e Cantù, passeggeri letteralmente sequestrati. I treni successivi ovviamente bloccati e cancellati. Tutto perché Trenord manda in giro un treno inadeguato''.