Cassago: la difesa del Mandic solo acquisita, ma non votata

Le criticità dell’ospedale Mandic di Merate, accentuatesi negli ultimi mesi, sono note da tempo. Per mettere nero su bianco la situazione, conferendo ai sindaci il mandato di tutela degli interessi dei cittadini, nei consigli comunali di meratese e casatese è in fase di approvazione una specifica mozione: ''Delibera di conferimento al sindaco della rappresentanza degli interessi dei cittadini e del territorio in valore del presidio ospedaliero S. Leopoldo Mandic''. Approvata un mese fa dai primi comuni che hanno scelto di farla propria. Giunta, lo scorso 27 novembre, anche sui banchi dell’aula di Cassago.
Nel frattempo, l’assessore al welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso, invitato dalle conferenze dei sindaci di meratese e casatese a dare chiarimenti sul futuro del presidio ospedaliero, ha fatto tappa a Merate lo scorso 22 novembre e ha incontrato i primi cittadini del territorio. Prima di entrare nel merito della mozione, il sindaco Roberta Marabese ha aggiornato i consiglieri sulla situazione, alla luce della visita dell’assessore.
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Roberta Marabese

''Bertolaso ha risposto all’invito, è stato molto esaustivo e ha spiegato di conoscere la situazione, le difficoltà del presidio ospedaliero e di aver già programmato alcuni interventi'' ha commentato Marabese riportando all’aula l’incontro dello scorso 22 novembre. ''È stato molto propositivo e ha parlato di un ripristino selettivo secondo le potenzialità della struttura. Ha rassicurato i sindaci. Sarà suo onere intervenire tempestivamente per valutare come risolvere le criticità esistenti'' ha concluso il sindaco.
A questo punto il capogruppo di maggioranza Riccardo Silvestri ha formalmente presentato – durante la seduta in corso - la mozione di ''Conferimento al sindaco della rappresentanza degli interessi dei cittadini e del territorio in valore del presidio ospedaliero S. Leopoldo Mandic''.
Mozione che i gruppi di minoranza consiliare avevano già depositato all’ufficio protocollo, lo stesso 27 novembre. Un percorso politico, quello sancito nel documento, apparso condiviso da tutta l’aula consiliare, dalla maggioranza alle minoranze, fino ai consiglieri indipendenti.
Nonostante questa unità d’intenti, la mozione a difesa dell’ospedale Mandic non ha potuto essere discussa e votata per le regolamento di funzionamento del consiglio comunale.
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I consiglieri di minoranza Maurizio Corbetta e Antonio Carrino

Nella sostanza, riassumendo, accade questo. Le mozioni vengono presentate all’ufficio protocollo del comune o durante la seduta consiliare. A questo punto non vengono discusse nel primo consiglio comunale utile, a seguito della presentazione, come avviene negli altri comuni. Differentemente, nel primo consiglio comunale la mozione viene iscritta all’ordine del giorno, ma con la sola formula dell’acquisizione. Una forma di presa d’atto.
La discussione del documento viene quindi rinviata ad una seduta consiliare successiva. Riunione nella quale – secondo il regolamento all’art. 24 c. IV – non devono essere previste votazioni su temi quali: lo statuto, il bilancio preventivo, il bilancio di rendiconto e il Piano di Governo del Territorio. Nel caso in cui fosse previsto anche solo uno di questi argomenti, la mozione verrebbe rinviata ad un successivo consiglio comunale.
Una dimostrazione pratica del funzionamento di questa norma l’abbiamo avuta con le due mozioni presentate in passato dalle minoranze. Due proposte rispettivamente indirizzate a erogare un contributo straordinario all’associazioni pensionati e a istituire le commissioni consiliari. Depositate durante gli ultimi freddi della stagione invernale, fra la fine del mese di febbraio e l’inizio del mese di marzo 2023, sono state discusse nel caldo dell’estate, alla fine del mese di luglio.
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Il consigliere indipendente Emilio Panzeri

Tornando all’oggi o, meglio, al futuro prossimo venturo, alla domanda ''quando sarà discussa e votata la mozione a tutela dell’ospedale Mandic?'' si può solo ipotizzare una risposta. Soppesata alla luce di quanto resta sui banchi dell’amministrazione da approvare nei prossimi mesi.
È difficile che la mozione venga votata nel mese di dicembre. Il consiglio comunale dovrebbe riunirsi per l’approvazione del bilancio preventivo entro fine anno. L’approvazione del bilancio esclude automaticamente la mozione dall’iscrizione all’ordine del giorno.
Venendo al prossimo anno 2024, è improbabile una riunione nel mese di gennaio, fatto salvo che il consiglio non venga convocato appositamente per discutere la mozione, oppure lo stesso bilancio preventivo nel caso in cui finisse per slittare al nuovo anno.
È probabile una riunione nel mese di febbraio. Sul tavolo del consiglio potrebbe però esserci, questa volta, il Piano di Governo del Territorio. Nel 2024 saranno trascorsi i tempi tecnici richiesti dalla legge fra l’adozione del Pgt (avvenuta lo scorso 29 settembre) e l’approvazione vera e propria del documento.
In questo caso la mozione a tutela dell’ospedale di Merate sarebbe di nuovo fuori dai giochi, magari slittando a marzo. A questo punto, sperando di essere piacevolmente smentiti, sul calendario iniziamo a intravedere la data delle elezioni comunali che dovrebbero tenersi a giugno 2024. Non sarebbe certo ottimale conferire ''al sindaco la rappresentanza degli interessi dei cittadini e del territorio in valore del presidio ospedaliero S. Leopoldo Mandic'' a pochi mesi dal voto.
Non resta dunque che attendere per capire cosa succederà.
L.A.
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