Cassago: dalle minoranze la richiesta di convocare un consiglio straordinario sul Mandic

Nel casatese - ad eccezione di Bulciago, Viganò e Monticello che dovrebbe portare il documento in consiglio la prossima settimana - gli altri comuni hanno condiviso la mozione per conferire ai propri sindaci il mandato di tutelare il futuro del presidio ospedaliero meratese in tutte le sedi opportune. Un’azione politica sostenuta proprio nel momento in cui, nonostante le rassicurazioni dell’assessore regionale al welfare Guido Bertolaso, si susseguono notizie che descrivono un impoverimento del sistema sanitario lombardo nel territorio.
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A Cassago i gruppi di opposizione, anticipando di alcune ore la maggioranza, avevano depositato il testo della mozione prima della riunione consiliare dello scorso 27 novembre. L’obbiettivo era ottenerne l’approvazione in aula. Le previsioni e la complessità del regolamento comunale hanno fatto slittare l’approvazione della mozione ad una data indefinita e indefinibile, stante gli altri impegni consiliari previsti.

Motivo per il quale i consiglieri Antonio Carrino, Monica Conti, Maurizio Corbetta, Rosaura Fumagalli, Emilio Panzeri e Sergio Pini hanno scelto di fare un ulteriore passo. Nella giornata di venerdì hanno formalmente depositato una richiesta di indizione di una seduta del consiglio comunale straordinaria. Obbiettivo unico approvare la mozione a difesa dell’ospedale Mandic di Merate. Un modo per evitare l’accavallamento della mozione con i futuri temi oggetto di discussione delle prossime sedute: bilancio di previsione e Piano di Governo del Territorio. Argomenti che porterebbero allo slittamento della mozione a difesa dell’ospedale ad altre sedute, stando alle previsioni del regolamento consiliare che prevedere l’inservibilità all’ordine del giorno di mozioni quando è prevista la trattazione di argomenti come quelli di cui sopra.

''Ci chiediamo se siano le appartenenze politiche del sindaco Marabese a impedirle di farsi carico della questione o la mancanza di interesse e preoccupazione per il futuro dell’Ospedale'' hanno spiegato i consiglieri di minoranza in una nota diffusa a seguito della richiesta di indizione del consiglio. ''Anche in questa occasione il suo sollevare cavilli nei momenti di dialogo e confronto con gli altri sindaci del territorio e il suo nascondersi dietro alla burocrazia quando presiede le sedute di consiglio comunale a Cassago rischiano di isolare il nostro paese dalle opportunità offerte dalla rete territoriale''.

Restano ora venti giorni per comprendere se il consiglio comunale verrà convocato o meno. Infatti, mentre la convocazione straordinaria su richiesta della giunta di maggioranza avviene in modo automatico ''è convocato'' recita il comma secondo del art.10 del regolamento consiliare, la convocazione su richiesta dei consiglieri di minoranza non è scontata. Al comma terzo del medesimo articolo decimo si legge, relativamente alla convocazione del consiglio: ''Può essere riunito in sessione straordinaria, ferma restando sempre l'esclusiva competenza del sindaco […]''. Di fatto, il dettato sembrerebbe descrivere una facoltà attribuita al sindaco, piuttosto che un automatismo conseguente alla richiesta, come avviene in altri consigli comunali del territorio.
L.A.
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