Barzago: l’ODV ''Fino all’ultimo respiro'' arriva in provincia di Crotone nel ricordo di Alessia
Non è ancora passato un anno dalla nascita dell’organizzazione di volontariato ''Fino all’ultimo respiro'' – fondata lo scorso 20 marzo in memoria di Alessia Mantonico, venuta a mancare alla fine del 2020 a causa della fibrosi cistica –, ma i membri del direttivo e quasi un centinaio di soci possono dirsi orgogliosi delle tante iniziative organizzate nell’anno appena passato: non solo a Barzago, il paese in cui è cresciuta Alessia, ma anche in alcuni paesi della provincia di Crotone, in particolare a San Nicola dell’Alto, il paese natale dei genitori di Alessia.
Dopo la presentazione ufficiale del 29 luglio, l’ODV ha organizzato la ''Camminata del respiro'' a cui hanno partecipato più di 170 persone, provenienti dal territorio limitrofo e non. Infine, oltre alla canonica campagna vendita natalizia il cui ricavato è destinato all’assistenza dei pazienti affetti da fibrosi cistica, il 15 dicembre il direttivo ha organizzato un concerto natalizio a cura del ''Gruppo Vocale Incanto'' di Dolzago al santuario di Bevera.
''Un po’ per dare valore al significato che il Natale aveva per Alessia, abbiamo pensato questo concerto affinché i brani cantati venissero intervallati da alcune narrazioni: c’è stata una parte in cui abbiamo spiegato cosa sia la fibrosi cistica, una seconda in cui abbiamo letto il punto di vista di Ale sulla malattia, grazie a un suo scritto del 2018, poi raccontato la nostra associazione e, infine, letto due poesie, una scritta da una nostra parente e un’altra da tutti noi membri del direttivo'', ha raccontato Francesca Mantonico, presidente dell’organizzazione.
''Impostare la serata in questo modo ha permesso al coro e al pubblico di entrare nell’ottica della malattia, di rivivere le parole e l’esperienza di Alessia. Si è così creato un intreccio che teneva il pubblico in attesa di scoprire cosa venisse interpretato dopo'', ha concluso il racconto Angela Mantonico, vicepresidente dell’ODV. Inoltre, all’associazione arriverà anche un generoso contributo da parte dei dipendenti di Agrati e dell’azienda stessa, che ogni anno tiene una lotteria il cui ricavato viene devoluto a un’associazione benefica.
In Calabria, invece, sono state tre le iniziative dedicate alla memoria di Alessia e alla ricerca sulla fibrosi cistica. Il 6 dicembre la cooperativa Natë e Ditë, di cui lo zio di Alessia, Antonio Amato, è vicepresidente, ha organizzato a San Nicola dell’Alto una cena solidale, devolvendo il ricavato – al netto dei costi sostenuti – all’ODV ''Fino all’ultimo respiro''.
''Quando Alessia è venuta a mancare eravamo in piena pandemia e i nostri zii, Adriana e Antonio, non hanno potuto partecipare ai funerali perché erano in Calabria. Dal mio punto di vista hanno voluto renderle omaggio, dare il loro contributo alla causa e alla sua memoria'', ha spiegato Angela a proposito della cena, che ha visto partecipare una settantina di persone. Durante la serata, Adriana De Biasi, ha presentato l’ODV, raccontando quanto Alessia fosse affezionata alla terra calabrese, che per lei era un luogo di svago in cui passare le vacanze estive, ma soprattutto di terapia, per via dell’influenza positiva che il mare aveva sulla sua malattia.
Successivamente, il 12 dicembre a Carfizzi, sono stati realizzati i mercatini natalizi dal centro di accoglienza SAI. ''I ragazzi del centro hanno realizzato dei manufatti natalizi che sono stati venduti e il ricavato è stato destinato alla nostra associazione'', hanno spiegato le sorelle.
Per concludere, il 15 dicembre nella piazza di Cirò Marina, l’Istituto Comprensivo Casopero, dove insegna la zia di Alessia, ha venduto alcuni oggetti natalizi creati dagli alunni per devolvere il ricavato sempre all’associazione. ''Questa volta l’idea di proporre la nostra come associazione beneficiaria è venuta dalle colleghe di mia zia'', ha proseguito Angela.
Durante quell’occasione, ha preso parola Anastasia, cugina di Alessia, che ha raccontato il motivo per cui un’associazione barzaghese avesse qualcosa da dire anche al territorio calabrese. ''Per un senso del dovere e come forma di gratitudine come direttivo abbiamo pensato di devolvere una parte del ricavato alla Lega Italiana Fibrosi Cistica Calabria. Durante quell’evento sono stati raccolti oltre cinquemila euro, che a breve valuteremo come ripartire tra la Lombardia e la Calabria'', ha concluso Francesca.
Le sorelle Mantonico alla guida dell’organizzazione di volontariato pensano per il 2024 di riproporre, come eventi cardine, la ''Camminata del respiro'' e il concerto natalizio, oltre a una serie di altri eventi per cui sono propense ad accettare aiuti e idee esterni.
Il gruppo di amici di Alessia, inoltre, continua il progetto #65roseper65cime, per cui ogni anno portano su cime diverse una rosa per sensibilizzare quante più persone possibili sulla malattia: ''noi lo facciamo per Alessia in particolare, per lei sarebbe stato impossibile scalare una cima per via della malattia, per cui noi lo facciamo in suo ricordo e portiamo una rosa per tutti''.
Ha preso piede, in modo significativo, anche un altro progetto dell’ODV: la ''A'', fatta di resina e realizzata dai membri del direttivo, lo scorso anno è stata portata in oltre quaranta luoghi del mondo da iscritti e affezionati, che scattano con lei una foto davanti ai monumenti e agli scorci principali, ricordandosi di Alessia nei loro viaggi e contribuendo a diffondere consapevolezza sulla malattia.
Un gruppo affiatato di parenti e amici che, finché ci saranno cime da scalare, farà vivere il ricordo di Alessia dal nord al sud Italia, non avendo paura di sfidare le altezze perché la sua voce possa essere sentita anche da lontano.
Dopo la presentazione ufficiale del 29 luglio, l’ODV ha organizzato la ''Camminata del respiro'' a cui hanno partecipato più di 170 persone, provenienti dal territorio limitrofo e non. Infine, oltre alla canonica campagna vendita natalizia il cui ricavato è destinato all’assistenza dei pazienti affetti da fibrosi cistica, il 15 dicembre il direttivo ha organizzato un concerto natalizio a cura del ''Gruppo Vocale Incanto'' di Dolzago al santuario di Bevera.
''Un po’ per dare valore al significato che il Natale aveva per Alessia, abbiamo pensato questo concerto affinché i brani cantati venissero intervallati da alcune narrazioni: c’è stata una parte in cui abbiamo spiegato cosa sia la fibrosi cistica, una seconda in cui abbiamo letto il punto di vista di Ale sulla malattia, grazie a un suo scritto del 2018, poi raccontato la nostra associazione e, infine, letto due poesie, una scritta da una nostra parente e un’altra da tutti noi membri del direttivo'', ha raccontato Francesca Mantonico, presidente dell’organizzazione.
''Impostare la serata in questo modo ha permesso al coro e al pubblico di entrare nell’ottica della malattia, di rivivere le parole e l’esperienza di Alessia. Si è così creato un intreccio che teneva il pubblico in attesa di scoprire cosa venisse interpretato dopo'', ha concluso il racconto Angela Mantonico, vicepresidente dell’ODV. Inoltre, all’associazione arriverà anche un generoso contributo da parte dei dipendenti di Agrati e dell’azienda stessa, che ogni anno tiene una lotteria il cui ricavato viene devoluto a un’associazione benefica.
In Calabria, invece, sono state tre le iniziative dedicate alla memoria di Alessia e alla ricerca sulla fibrosi cistica. Il 6 dicembre la cooperativa Natë e Ditë, di cui lo zio di Alessia, Antonio Amato, è vicepresidente, ha organizzato a San Nicola dell’Alto una cena solidale, devolvendo il ricavato – al netto dei costi sostenuti – all’ODV ''Fino all’ultimo respiro''.
''Quando Alessia è venuta a mancare eravamo in piena pandemia e i nostri zii, Adriana e Antonio, non hanno potuto partecipare ai funerali perché erano in Calabria. Dal mio punto di vista hanno voluto renderle omaggio, dare il loro contributo alla causa e alla sua memoria'', ha spiegato Angela a proposito della cena, che ha visto partecipare una settantina di persone. Durante la serata, Adriana De Biasi, ha presentato l’ODV, raccontando quanto Alessia fosse affezionata alla terra calabrese, che per lei era un luogo di svago in cui passare le vacanze estive, ma soprattutto di terapia, per via dell’influenza positiva che il mare aveva sulla sua malattia.
Successivamente, il 12 dicembre a Carfizzi, sono stati realizzati i mercatini natalizi dal centro di accoglienza SAI. ''I ragazzi del centro hanno realizzato dei manufatti natalizi che sono stati venduti e il ricavato è stato destinato alla nostra associazione'', hanno spiegato le sorelle.
Per concludere, il 15 dicembre nella piazza di Cirò Marina, l’Istituto Comprensivo Casopero, dove insegna la zia di Alessia, ha venduto alcuni oggetti natalizi creati dagli alunni per devolvere il ricavato sempre all’associazione. ''Questa volta l’idea di proporre la nostra come associazione beneficiaria è venuta dalle colleghe di mia zia'', ha proseguito Angela.
Durante quell’occasione, ha preso parola Anastasia, cugina di Alessia, che ha raccontato il motivo per cui un’associazione barzaghese avesse qualcosa da dire anche al territorio calabrese. ''Per un senso del dovere e come forma di gratitudine come direttivo abbiamo pensato di devolvere una parte del ricavato alla Lega Italiana Fibrosi Cistica Calabria. Durante quell’evento sono stati raccolti oltre cinquemila euro, che a breve valuteremo come ripartire tra la Lombardia e la Calabria'', ha concluso Francesca.
Le sorelle Mantonico alla guida dell’organizzazione di volontariato pensano per il 2024 di riproporre, come eventi cardine, la ''Camminata del respiro'' e il concerto natalizio, oltre a una serie di altri eventi per cui sono propense ad accettare aiuti e idee esterni.
Il gruppo di amici di Alessia, inoltre, continua il progetto #65roseper65cime, per cui ogni anno portano su cime diverse una rosa per sensibilizzare quante più persone possibili sulla malattia: ''noi lo facciamo per Alessia in particolare, per lei sarebbe stato impossibile scalare una cima per via della malattia, per cui noi lo facciamo in suo ricordo e portiamo una rosa per tutti''.
Ha preso piede, in modo significativo, anche un altro progetto dell’ODV: la ''A'', fatta di resina e realizzata dai membri del direttivo, lo scorso anno è stata portata in oltre quaranta luoghi del mondo da iscritti e affezionati, che scattano con lei una foto davanti ai monumenti e agli scorci principali, ricordandosi di Alessia nei loro viaggi e contribuendo a diffondere consapevolezza sulla malattia.
Un gruppo affiatato di parenti e amici che, finché ci saranno cime da scalare, farà vivere il ricordo di Alessia dal nord al sud Italia, non avendo paura di sfidare le altezze perché la sua voce possa essere sentita anche da lontano.
Martina Bissolo