Barzanò: grazie al progetto Site l'istituto comprensivo ospita Zoe, universitaria da Boston

Soffia un vento internazionale sull'istituto comprensivo di Barzanò che di recente ha aderito al progetto Site Lombardy, una partnership fra Regione Lombardia e università americane che  consente a giovani laureati di trascorrere un intero anno scolastico presso le scuole del territorio, approfondendo la conoscenza della lingua italiana e mettendo al contempo a disposizione di docenti ed alunni, preziosi spunti relattivi alla cultura del proprio Paese d'origine, oltre alla possibilità di conversare con una madrelingua a tutti gli effetti.
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Gli amministratori, i rappresentanti dell'ufficio scolastico provinciale e i ragazzi coinvolti

A questo proposito da ottobre presta servizio presso la scuola media Enrico Fermi di Barzanò la 22enne Zoe Salvato Cutter, neo laureata all'Università di Boston, che ogni settimana dedica un'ora di insegnamento a ciascuna delle classi dell'istituto, nel quale come noto sono temporaneamente ospitati anche gli alunni della primaria di Barzago (struttura interessata da importanti lavori di ristrutturazione che si protrarranno almeno sino al prossimo dicembre). 
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Un progetto interessante che sta offrendo molto agli studenti coinvolti; non a caso stamani la dirigente scolastica Viviana Patricelli lo ha voluto ufficialmente presentare agli amministratori dei comuni legati al comprensivo e al professor Adamo Castelnuovo, numero uno dell'ufficio scolastico provinciale.
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Accompagnato dalla funzionaria dell'ente, Wilma Ticozzi, il provveditore ha mostrato grande apprezzamento nei confronti del progetto portato avanti presso l'istituto barzanese, oltre che un'ottima padronanza della lingua inglese.
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Al centro da sinistra il professor Castelnuovo (ufficio scolastico provinciale) e la studentessa americana Zoe Salvato Cutter. Ultima a destra la preside Viviana Patricelli

Castelnuovo ha infatti svolto negli anni scorsi l'importante ruolo di promotore della lingua e della cultura italiana in Massachussets e negli Stati limitrofi. Un incarico che ha consentito all'attuale dirigente dell'ufficio scolastico lecchese di approfondire la conoscenza della didattica - e dei suoi meccanismi - negli USA.
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Gli amministratori comunali presenti alla mattinata: da sinistra Mirko Ceroli e Cristiano Ratti (sindaco e consigliere Barzago), Giovanni Sironi (assessore Barzanò), Ave Pirovano (sindaco Cremella), Tiziano Paschetto (vicesindaco Sirtori)

Per presentare nel concreto i primi risultati del progetto internazionale avviato, i ragazzi di classe terza hanno accompagnato il provveditore, la funzionaria e gli amministratori dei comuni di Barzanò, Cremella, Barzago e Sirtori, in una sorta di ''tour'' guidato all'interno del plesso, illustrando - rigorosamente in lingua inglese - le caratteristiche degli ambienti e degli spazi scolastici più significativi del plesso di Via Leonardo da Vinci. Dalla sala stampa all'aula di musica, passando per la biblioteca, i servizi igienici e le classi, ''cuore'' dell'attività didattica condotta quotidianamente.
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Presente alla mattinata anche l'avvocato Maddalena Reitano in rappresentanza del Rotary Club Merate, organismo che ha supportato le scuole coinvolte nel progetto Site nel reperimento di famiglie disposte ad ospitare i giovani universitari.
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Prima da sinistra Maddalena Reitano del Rotary club Merate

Zoe ad esempio, sta trascorrendo queste settimane proprio a Barzanò, grazie alla disponibilità di un nucleo residente in località Torricella. ''Mi trovo molto bene, ho già conosciuto molte persone e sono tutti davvero gentili'' ci ha detto la studentessa americana dalle origini siciliane. ''I miei bisnonni erano di Messina: emigrarono negli Stati Uniti nel secolo scorso come tantissimi altri italiani''.
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La 22enne che ha iniziato a studiare la nostra lingua a partire dalla scuola primaria, resterà in paese sino a maggio poi si concederà un viaggio prima di rientrare nel suo Paese; l'intenzione è quella di iscriversi ad un master ma questi mesi trascorsi in Brianza le consentiranno di schiarirsi le idee anche sul proprio futuro.
G.C.
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