Barzago: con il nuovo PGT si punta a stimolare i lavori nell’area del centro storico

''È stato un lavoro lungo. Ringrazio l'architetto Confalonieri e i funzionari dell’ufficio tecnico. Ora vediamo se riusciamo a chiudere l’iter prima della fine del mandato''. C’era tanta soddisfazione ieri sera sul volto di Michele Bianco, assessore ai lavori pubblici nonché vicesindaco di Barzago.
La variante generale al PGT, presentata ai cittadini nel corso di un’assemblea pubblica svoltasi nell’aula civica di Via Cantù, era frutto di un lavoro molto complesso che l’amministrazione ha voluto rivendicare con forza.
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Il vicesindaco Michele Bianco svela il contenuto della variante al PGT

''Per adeguarsi agli strumenti urbanistici provinciali e regionali, era necessario operare una riduzione del consumo di suolo del 21% per la parte residenziale e del 20% per le altre destinazioni. Abbiamo scelto di non operare riduzioni lineare ma di incontrare i portatori di interesse per valutare come intervenire in modo puntuale nelle varie zone'' ha spiegato il vicesindaco. ''Ci siamo impegnati per snellire semplificare le normative a livello edilizio. Tutti gli operatori che nutrono delle ambizioni o hanno idee su come sviluppare il territorio troveranno da parte nostra la piena disponibilità verso lo sviluppo di ragionamenti intelligenti'' ha aggiunto il sindaco Mirko Ceroli.
Dopodiché, l’architetto Luigi Confalonieri, il professionista che ha sviluppato il nuovo PGT, ha iniziato la sua relazione. Esaurita la descrizione degli ambiti di trasformazione e di rigenerazione urbana, la discussione si è spostata proprio sulla semplificazione delle regole. 
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Il sindaco Mirko Ceroli

''Negli ambiti si è scelto di non dare indirizzi edificatori in modo da agevolare il più possibile l’esigenza dell’operatore che decide di intervenire. Fatto salvo il rispetto delle normative vigenti, agli operatori vengono dati solo dei limiti massimi oltre cui non possono andare'' ha spiegato Confalonieri. ''Dopodiché, viene introdotta una modifica al registro dei diritti edificatori sulla base di una legge del 2019. In sostanza prima era possibile, attraverso un apposito atto notarile, trasferire una quota di volumetria ad una proprietà vicina. Ora si potrà acquistare o cedere della volumetria anche a proprietà non adiacenti alla propria, fatto salvo il rispetto di tutti gli altri requisiti di intervento a partire dall’invarianza idraulica''.
Metà di questa volumetria che si va ad acquistare potrà essere destinata ad ampliamenti e metà a nuove costruzioni. ''Lo scopo di questa novità è stimolare la riqualificazione del centro storico. In molte di quelle aree c’è troppa volumetria e in questo modo gli operatori possono cederne una parte. La riqualificazione del centro storico si muoverà solo quando le operazioni saranno finanziariamente sostenibili e questa novità va proprio in quel senso'' ha precisato Bianco. ''In questi anni abbiamo incontrato tanti operatori interessati al centro storico. Vogliamo aiutare chi vuole fare operazioni serie. Abbiamo anche ragionato su un intervento pubblico per provare a dare una spinta. Magari in futuro se ne riparlerà''.
Recentemente, lo ricordiamo, in consiglio comunale è stato autorizzato l’abbattimento dell’edificio tra Via Roma e Via Verdi. ''Si tratta di un passaggio molto importante, non solo perché finalmente qualcosa si muove sul centro storico. Quell’edificio, infatti, era quello che ci dava più problemi di sicurezza assieme all’area lungo Via Pirotta. Per ora abbiamo visto solo una bozza del progetto di ricostruzione, il quale avrà sempre carattere residenziale'' ha aggiunto il vicesindaco.
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Sollecitato da alcune domande dei presenti, l’architetto Confalonieri si è espresso sulla questione dei vincoli. ''Su Villa Perego c’era il vincolo eppure si è riusciti a portare a termine un buon intervento di ristrutturazione. Il punto non è questo ma la volontà, o la possibilità, degli operatori di intervenire. La volontà dell’amministrazione è quella di stimolarli e aiutarli per quanto possibile'' ha spiegato il professionista. ''Si possono fornire degli incentivi a chi si impegna a rimuovere le coperture in amianto. La legge regionale sulla rigenerazione urbana, infine, permette di accedere a finanziamenti, riduzione degli oneri o dei costi di costruzione''.
Per quanto riguarda l’aspetto meramente agricolo, l’architetto Confalonieri ha annunciato che l’azienda agricola La Luppolina ha ricevuto l’autorizzazione a collocare delle recinzioni intorno alle proprie coltivazioni contro ''i buontemponi che vanno a distruggere il loro lavoro''.
A.Bes.
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