Sirtori: rogo e processo alla Giubiana nel cuore del paese con le associazioni
Tanti i sirtoresi che nella serata di giovedì 25 gennaio hanno preso parte alla tradizionale iniziativa organizzata dal gruppo ''Non c’è Problema'' e dagli Alpini, intitolata ''Ul falò de la Giubiana''.
A partire dalle ore 20, quando i partecipanti si sono ritrovati nei pressi del bar Nuvole Barocche, ha preso il via una serata ricca di intrattenimento. I volontari di ''Non c’è problema'', con simpatici vestiti da contadini, hanno accompagnato i sirtoresi alla scoperta della tradizionale cattura della strega, conclusasi poi con il falò. Una delle protagoniste della messa in scena, ha voluto raccontare l’usanza a tutti i grandi e piccini partecipi.
''La storia narra di una vecchia strega che viveva nei boschi ed era solita uscire solamente la notte, nell’ombra, perché allergica al sole'' ha detto. ''La Giubiana si divertiva a spaventare grandi e piccini ed era un vero incubo per i contadini e le loro famiglie, perché rovinava il raccolto''.
Come ha spiegato l’attrice, l’ultimo giovedì di gennaio di centinaia di anni fa un gruppo di donne decise che era necessario tenderle un tranello prendendola per la gola. ''Decine di donne iniziarono a preparare un buonissimo risotto giallo con la luganega, che poi misero sui davanzali delle loro finestre. La Giubiana, che non aveva mai mangiato nulla di così gustoso, divorò tutti i piatti e non si rese conto che il sole stava sorgendo'' ha continuato, spiegando come, alla fine della storia, un raggio colpì la vecchia strega scatenando un grande rogo.
I contadini presenti a Sirtori, dunque, si sono occupati di acciuffare la megera, per poi trasportarla su un carro verso l’oratorio del paese, dove ad attenderla c’era un grande falò acceso.
I bambini, entusiasti dello spettacolo, hanno riso e gustato tante caramelle, mentre i più grandi hanno potuto godere di un caldo bicchiere di vin brulè preparato dagli Alpini sirtoresi. Il tutto, dunque, allietato dalla musica della banda di Ronco Briantino, che ha guidato il corteo di gente verso il falò.
Anche il sindaco Matteo Rosa, una volta giunti sul luogo ''dell’esecuzione'' si è detto a favore del rogo: ''per me è colpevole'' ha affermato.
Una volta spentosi il fuoco, i presenti hanno infine avuto modo di gustare un buon piatto di risotto con la luganega, proprio come la Giubiana.
A partire dalle ore 20, quando i partecipanti si sono ritrovati nei pressi del bar Nuvole Barocche, ha preso il via una serata ricca di intrattenimento. I volontari di ''Non c’è problema'', con simpatici vestiti da contadini, hanno accompagnato i sirtoresi alla scoperta della tradizionale cattura della strega, conclusasi poi con il falò. Una delle protagoniste della messa in scena, ha voluto raccontare l’usanza a tutti i grandi e piccini partecipi.
''La storia narra di una vecchia strega che viveva nei boschi ed era solita uscire solamente la notte, nell’ombra, perché allergica al sole'' ha detto. ''La Giubiana si divertiva a spaventare grandi e piccini ed era un vero incubo per i contadini e le loro famiglie, perché rovinava il raccolto''.
Come ha spiegato l’attrice, l’ultimo giovedì di gennaio di centinaia di anni fa un gruppo di donne decise che era necessario tenderle un tranello prendendola per la gola. ''Decine di donne iniziarono a preparare un buonissimo risotto giallo con la luganega, che poi misero sui davanzali delle loro finestre. La Giubiana, che non aveva mai mangiato nulla di così gustoso, divorò tutti i piatti e non si rese conto che il sole stava sorgendo'' ha continuato, spiegando come, alla fine della storia, un raggio colpì la vecchia strega scatenando un grande rogo.
I contadini presenti a Sirtori, dunque, si sono occupati di acciuffare la megera, per poi trasportarla su un carro verso l’oratorio del paese, dove ad attenderla c’era un grande falò acceso.
I bambini, entusiasti dello spettacolo, hanno riso e gustato tante caramelle, mentre i più grandi hanno potuto godere di un caldo bicchiere di vin brulè preparato dagli Alpini sirtoresi. Il tutto, dunque, allietato dalla musica della banda di Ronco Briantino, che ha guidato il corteo di gente verso il falò.
Anche il sindaco Matteo Rosa, una volta giunti sul luogo ''dell’esecuzione'' si è detto a favore del rogo: ''per me è colpevole'' ha affermato.
Una volta spentosi il fuoco, i presenti hanno infine avuto modo di gustare un buon piatto di risotto con la luganega, proprio come la Giubiana.