Garbagnate: ok al bilancio. Si riduce il recupero crediti

All’unanimità delle forze politiche, il consiglio comunale di Garbagnate Monastero riunito giovedì 8 febbraio ha approvato il bilancio di previsione 2024/2026. L’avanzo di amministrazione è pari a 978.000 euro suddiviso in fondo vincolato (875.000 euro), fondo accantonato (128.000 euro), fondo per investimenti (121.000 euro) e fondi liberi (523.000 euro). 239.000 euro è la somma usata per gli investimenti che verrà utilizzata per dare la quota di anticipo del 20% alla ditta che ha vinto l’appalto della mensa alla scuola primaria. 
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Sul lato delle entrate, sono previsti 4.551.374 euro, di cui 697.000 euro di Imu, e 277.000 euro la Tari, tassa sui rifiuti che un ha fondo crediti di dubbia esiguità di 22.000 euro. 40.000 euro è la quota del recupero dell’evasione tributaria, 16.584 euro quella per le sanzioni per la violazione del codice della strada. 16.507 euro è l’entrata derivante dagli affitti delle case Aler e 25.000 euro dalla riscossione della tassa pubblicitaria Tosap.
Per le opere pubbliche, il comune sosterrà l’accensione di mutui pari a 730.603 euro (clicca QUI).
Le spese del personale dell’ente pubblico ammontano a 453.000 euro. “È una spesa più alta perché sono entrate due nuove figure, tra cui un assistente sociale a 18 ore perché, dopo il Covid, sono aumentati i casi sociali. Prima il comune aveva persona a 8 ore con cooperativa sociale”. Gli incarichi di collaborazione sono pari a 5.000 euro mentre il fondo crediti dubbia esigibilità per Tari e Imu è di 35.000 euro. Il consigliere di minoranza Gianpaolo Maglia ha rilevato: “È aumentata la porzione di inesigibile? Questi crediti sono presenti da decenni e va verificato se è una questione che ha motivazioni di carattere sociale o di astuzia”. Ha risposto il responsabile dell’ufficio ragioneria Ivo Romanò: “Il recupero sui grandi evasori è andato a buon fine; restano i piccoli evasori. La quota sta diminuendo tanto che il fondo di dubbia esigibilità è sceso da 70.000 euro a 35.000 euro. Le procedure di recupero sono in essere: non possiamo fare di più. É chiaro che c’è un disagio economico per cui alcuni soggetti non possono pagare i tributi ma noi mettiamo in piedi le procedure di recupero che è quanto possiamo fare”.
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M.Mau.
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